CATELLACCI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a San Casciano Val di Pesa da Pietro e da Regina Catellacci il 28 sett. 1753 (Vannucci) o nel 1759 (Lippi). Poiché l'anno della laurea è certo (1776), la prima [...] del volume anatomico si era interessato di epidemiologia, scrivendo in collaborazione con L. Morelli una Memoria sulla febbregialla (Pisa 1804).
Questa sorpassava di molto i confini della specializzazione anatomica, offrendo una analisi accurata del ...
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FRANCESCHI, Giacomo
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 2 marzo 1776 a Parezzana, presso Lucca, da Giovan Domenico, locale chirurgo condotto formatosi a Montpellier, e da Vittoria Giusti. Dopo aver compiuto [...] In tema di malattie infettive e di misure atte a prevenirle pubblicò ancora: Compendio di un trattato sulla febbregialla del dottor Gullielmo Currie (ibid. 1804), arricchito di originali annotazioni e di personali consigli per arrestare l'epidemia ...
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BANDI, Ivo
Mario Crespi
Di antica famiglia toscana, nacque nel 1867 a Tagliacozzo, ove il padre Giuseppe, scrittore ed ex garibaldino, era stato inviato in missione col grado di maggiore dell'esercito [...] di San Paolo; durante la sua permanenza in Brasile, fu anche inviato in missione a Rio de Janeiro per combattere la febbregialla. Nel 1902 conseguì la docenza in igiene sperimentale e batteriologia. Tornato in Italia, nel 1904 fondò a Siena, in ...
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CANALIS, Pietro
Mario Crespi
Nacque a Osilo (Sassari) il 27 ott. 1856 da Giovanni e da Vittoria Campus. Vincitore di una borsa di studio delle province sarde e piemontesi, nel 1881 si laureò in medicina [...] alle sue esigenze, mettendo così in opera quel sistema adottato poi dopo il 1900 in Amerìca per debellare la febbregialla consistente nel, porre le città colpite sotto la reggenza assoluta di un commissano sanitario. Per incarico del governo nel ...
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BERTINI, Giuseppe
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Nacque a Firenze il 15 sett. 1772 dal medico Anton Francesco e da Maria Maddalena De Mari. Laureatosi in medicina a Pisa nel 1794 e insignito della matricola nel Real Collegio medico [...] nel 1804 venne inviato, dal governo della Reggenza borbonica in Toscana, a Livorno, dove era scoppiata una epidemia di febbregialla. Nell'anno 1805, quando il governo istituì la cattedra di "Istoria filosofica della medicina" presso l'ospedale di S ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] sue intrinseche caratteristiche, la l. può essere bianca, gialla, rossa, verde, azzurra ecc., livida, o fosforescente più gravi si hanno flittene e bolle, con o senza febbre. Per azione protratta si possono avere dermatosi eczematoidi croniche, ...
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Anatomia e medicina
Organo della respirazione. I p. sono organi pari, simmetricamente disposti nella gabbia toracica, separati dal mediastino e in essi ha luogo l’ossigenazione del sangue.
Anatomia
I [...] finché l’essudato si colliqua per fluidificazione autolitica (epatizzazione gialla) e si riassorbe. La polmonite è più frequente seguito a ingestione di farmaci. Si ha modica febbre, tosse con espettorato, lieve leucocitosi con notevole eosinofilia ...
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MALARIA (XXI, p. 987)
Giulio Raffaele
Nell'ultimo quindicennio sono stati conseguiti progressi assai notevoli, che riguardano principalmente: a) la biologia del parassita; b) l'insetto vettore; c) la [...] il primo giorno e di g. 0,30 nei due giorni successivi farebbe scomparire febbre e parassiti dal sangue. Ha anche il vantaggio di non dare la colorazione gialla della cute che si ha con la somministrazione degli acridinici.
Paludrina. - Questo nuovo ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] delle uova, costituiscono il tuorlo o vitello (la parte gialla dell'uovo di gallina), che è formato da placchette vitelline iperlavoro (anche all'inizio della ipertrofia vicariante), nella febbre, ecc. (significato di maggior impegno funzionale).
Al ...
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Vicino Oriente antico. La cura del corpo
Marten Stol
Danielle Cadelli
Lucio Milano
La cura del corpo
La medicina: il trattamento terapeutico
di Marten Stol
L'espressione 'medicina babilonese' è comunemente [...] indisposizioni provocate dal "calore del sole", soprattutto le febbri. Altri disturbi avevano origine dai "soffi di vento il blu (con o senza diluente bianco), il rosso (ematite), il giallo (ocra in toni caldi, in un caso goethite, in un altro ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...