CARONNI, Felice
Nicola Parise
Nato a Monza nel 1747, si risolse giovanissimo ad abbracciare lo stato ecclesiastico. Entrò, allora, al Carrobiolo, la casa che i barnabiti avevano a Monza, e vi compì [...] Livorno, non poté ritornare a Milano come desiderava, per il diffondersi di un'infezione di febbregialla, che lo costrinse a restare in quarantena sino al 18 febbr. 1805.
Delle vicende occorsegli e della sua residenza forzata a Tunisi e a Livorno il ...
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GIRARDET, Giorgio Antonio
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Nacque a Roma il 2 luglio 1829 da Anthony John, inglese, e da Clotilde Pochon, romana di nascita ma di padre svizzero, che gestiva una locanda [...] vinto un concorso presso la Scuola di belle arti di Rio de Janeiro.
Il G. morì a Rio de Janeiro il 26 febbr. 1892 di febbregialla.
Un suo cammeo a due facce con al dritto il Ritratto di Giuseppe Mazzini e al rovescio l'Allegoria dell'Unità d'Italia ...
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BORGOMAINERIO, Luigi
Luciano Caramel
Nacque a Como il 5 nov. 1834 da Giovanni e Rosa Rainoldi. Nel 1848 fu inviato dal padre a Milano, presso uno zio. Qui seguì i corsi di pittura dell'Accademia di [...] di disegno dell'Accademia di Belle Arti. Cominciava a raccogliere i frutti del suo lavoro quando, a Rio de Janeiro, colpito dalla febbregialla, morì il 3 marzo 1876.
Bibl.: Necrologio in L'Illustrazione italiana, I (1876), p. 379; C. E. Accetti, Il ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...