leishmaniosi
Malattia dovuta ai protozoi del genere Leishmania, con serbatoio elettivo nell’uomo stesso, nel cane, nei roditori. Ne sono vettori ciclici dei piccoli insetti alati ematofagi, i flebotomi [...] viscerale e quella cutanea. La leishmaniosi viscerale, in Italia causata da Leishmania infantum, si manifesta con febbre molto irregolare, epatomegalia, splenomegalia progressiva (fino a un peso della milza di vari chilogrammi), progressiva anemia ...
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Corpo allungato di origine mesonefrica situato sul margine postero-superiore del testicolo; costituisce il tratto delle vie spermatiche compreso tra i condottini efferenti della rete testis di Haller e [...] . La forma più nota è l’ epididimite gonococcica o blenorragica. Insorge acutamente, con notevole tumefazione scrotale, dolore, febbre, e altre manifestazioni della blenorragia . Lasciata a sé, persiste per alcune settimane e regredisce lasciando un ...
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Processi morbosi respiratori derivanti da interessamento tracheobronchiale secondario a linfopatie ilomediastiniche. La pervietà del sistema tracheobronchiale viene alterata dalla linfopatia per fenomeni [...] .). La sintomatologia è estremamente variabile e può anche essere del tutto assente. I sintomi più frequenti sono febbre o febbricola, dolori toracici, tosse con espettorato mucopurulento o emorragico, dispnea, anoressia e scadimento delle condizioni ...
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Affezione di natura molteplice (infiammatoria, infettiva, tossica ecc.) che colpisce simmetricamente più tronchi nervosi interessando sia le fibre motorie sia le sensitive. Ne possono essere responsabili: [...] generale dell’organismo. La sintomatologia varia a seconda dei nervi colpiti. L’inizio può essere acuto, con febbre e sintomi generali, o lento e progressivo; la diffusione dell’affezione è variabile (ascendente o discendente). È caratterizzata ...
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Malattia endemica degli erbivori (detta anche carbonchio), causata dal Bacillus anthracis; può essere trasmessa anche all’uomo per inoculazione diretta, attraverso ferite superficiali o abrasioni della [...] via inalatoria, l’a. dà luogo al carbonchio polmonare, che se non identificato provoca la morte in un breve lasso di tempo. I primi sintomi sono febbre, tosse, affaticamento; quando compaiono disturbi più gravi qualunque trattamento è ormai inutile. ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'epidemiologia e la medicina di Stato
Antoinette Emch-Dériaz
L'epidemiologia e la medicina di Stato
Come mostrano già le più remote testimonianze della storia [...] patologia umorale e avevano lo scopo di proteggere la salute del paziente ed evitare una reazione eccessiva all'inoculazione, con febbre molto alta e numerose pustole. L'idea su cui si fondavano era che la reazione del paziente sarebbe stata tanto ...
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VACCINAZIONE (XXXIV, p. 873)
Vittorio PUNTONI
Nell'ultimo decennio le vaccinazioni profilattiche hanno segnato un notevole incremento sia dal punto di vista tecnico sia da quello regolamentare.
Mentre [...] cimurro cerebrale, e la vaccinazione anti-amarillica, valendosi di cervelli di topolini infettati con il virus della febbre gialla. Il virus influenzale e la rickettsia agente del tifo esantematico, insufflati nell'albero respiratorio del topolino ...
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Sigla di farmaci antinfiammatori non steroidei, medicamenti dotati di attività farmacologica simile a quella dell’aspirina (detti anche aspirinosimili), che si esplica nei tre effetti fondamentali: antiflogistico, [...] responsabili dell’anatomia patologica e della sintomatologia delle manifestazioni infiammatorie: vasodilatazione, edema, eritema, dolore, febbre.
I FANS sono impiegati come sintomatici nel programma terapeutico di varie malattie infiammatorie, quali ...
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Genericamente, insieme di norme e di metodi intesi a evitare o prevenire il diffondersi di malattie. In particolare, le norme e i provvedimenti che si devono adottare, collettivamente o da parte di singoli, [...] regolata da leggi e ordinamenti sanitari applicati in ambito nazionale e per particolari malattie (colera, vaiolo, febbre gialla, peste), da provvedimenti internazionali deliberati dall’OMS.
Norme della p. delle malattie infettive sono: disinfezione ...
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tularemia Malattia infettiva acuta molto diffusa nei roditori e trasmissibile all’uomo, sostenuta da Francisella tularensis, piccolo bacillo pleiomorfo, immobile, asporigeno, aerobio, gramnegativo. Endemica [...] da laboratorio. Il quadro clinico, dopo un breve periodo di incubazione (2-5 giorni), comincia bruscamente con febbre elevata, brividi e profuse sudorazioni, cefalea, vomito, prostrazione. La forma ulcerosa, la più frequente, è caratterizzata dalla ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...
febbre aviaria
loc. s.le f. Malattia infettiva trasmessa da volatili, caratterizzata da febbri molto alte. ◆ [tit.] Allevamenti lombardi alla prova delle epidemie / Torna la paura per l’afta. In dodici anni quattro malattie infettive hanno...