GIUDEA (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Raimondo Bacchisio MOTZO
Nome storico, rimasto tuttavia nell'uso fino al presente, col quale si designa la parte meridionale dell'altipiano interno della Palestina [...] alcune isole cristiane, come Betlemme. La recente colonizzazione ebraica ha trovato poco campo di espandersi, per la scarsezza le speranze messianiche e il proposito della riscossa. La fede religiosa, dopo un periodo di smarrimento, intervenne a ...
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GIROLAMO, santo
Angelo FICARRA
Anna Maria CIARANFI
, È una delle figure più rappresentative e complesse nella storia della Chiesa e dell'antica letteratura cristiana.
È ricordato sempre col solo [...] e fecondi del suo genio multiforme, tutti consacrati al servizio della fede e della scienza. Questo è il tempo in cui egli pubblicò i suoi lavori biblici, le traduzioni dall'ebraico e i commentarî su molte parti dell'Antico e del Nuovo Testamento ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
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. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] allo sviluppo preso dall'astrologia caldea nel mondo ellenistico. È detta anche Ebraica; il suo nome è Saba o Sambete.
I libri sibillini in Roma mondo ellenistico e poi romano la loro fede monoteistica. Tale diffusione, anzi la conversione totale ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] non soltanto il Pentateuco, ma tutta o quasi tutta la Bibbia ebraica era allora tradotta in greco. Quanto al tempo, il secolo dell'Antico Testamento. S. Paolo illustra la sua dottrina sulla fede commentando la versione greca di Genesi e di Abacuc (cfr ...
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SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] scritte per la maggior parte in arabo, e per minor parte in ebraico, quella che ha avuto di gran lunga la più ampia diffusione è nel campo esegetico Sa‛adyāh contempera armonicamente la fede nella rivelazione con le esigenze dell'indagine razionale. ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] preceduto sempre (salvo I Cronache, XXI, 1) dall'articolo ebraico, l'Avversario, l'Accusatore per eccellenza, e designò un ; XVI, 11) fece considerare la paura di S. come debolezza di fede, sicché ne risero o, almeno, ne sorrisero, talvolta, i santi; ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] e nel Morgante dello stesso Pulci (c. XVIII: professione di fede di Margutte). Queste sono certamente le più antiche testimonianze d'un " sono di origine greca; alcune voci sono di origine ebraica, p. es. tarif "putrido", tafüs "prigione"; altri ...
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SAMARITANI
Giuseppe Ricciotti
Quando, nel 721 a. C., la città di Samaria fu distrutta dagli Assiri, gli abitanti israeliti della città e del regno omonimo furono deportati in massima parte in Assiria [...] celebrano la Pasqua in maniera che ha notevoli divergenze dall'analogo rito ebraico. Sembra che nei tempi antichi la Pasqua fosse celebrata da loro inediti e di difficile accesso. Base della loro fede è la Legge (Pentateuco), che ha ricevuto tuttavia ...
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VOLGATA (o Vulgata)
Alberto Vaccari
Con questo aggettivo sostantivato è designata la versione latina della Bibbia in uso nella Chiesa cattolica. Per il nome, la formazione, le vicende, la tradizione [...] della celebre visione di Giacobbe, sono così narrati secondo lo stile ebraico alla lettera: "E Giacobbe partì da Bersabea e andò verso Haran preseritto a senso del Concilio, a ciò che riguarda la fede e la morale.
Dagli atti del Concilio e dal tenore ...
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GIOVANNI Battista, santo
Leone TONDELLI
Raffaele CORSO
È il profeta immediato precursore di Cristo. G. era di famiglia sacerdotale: la sua nascita fu dall'angelo Gabriele preannunciata a suo padre, [...] l'amico dello sposo - il "paraninfo" delle feste nuziali ebraiche - il quale gode di veder festeggiato lo sposo. La del prigioniero. Antipa fu contrariato dalla richiesta; ma, volendo tener fede al giuramento, mandò un boia a tagliare la testa a G ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...