Poliziano, Angelo
Carlo Dionisotti
Umanista e poeta (Montepulciano 1454 - Firenze 1494). Minimo e marginale l'influsso di D. nell'opera sua, come anche risulta dal paragone con uomini che gli furono [...] III, Milano 1966, 524; E. Bigi, La cultura del P. e altri studi umanistici, Pisa 1967, 152 nota. Per l'epistola a Federicod'Aragona: M. Santoro, P. o il Magnifico?, in " Giorn. Ital. Filologia " I (1948) 139-149. Il passo della selva Nutricia in Le ...
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Ecclesiaste
Guy Dominique Sixdenier
La parola non è altro che una trasposizione dal latino e dal greco, e corrisponde all'ebraico Qohelet, " chi chiama per far venire a un'adunanza ". È il titolo (e [...] infine 10, 16-17 citato due volte: in Cv IV VI 19 per rivolgersi severamente a Carlo d'Angiò e a Federicod'Aragona; e XVI 5, ove D. compara le scuole filosofiche: l'autorità di Aristotele, come l'autorità dell'imperatore, è necessaria.
La saggezza ...
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Regno costituito nell'11° sec. dai normanni. Successivamente governato da varie dinastie, fu in alcune fasi aggregato al Regno di Napoli come Regno delle Due Sicilie, denominazione che si impose definitivamente [...] angioini e aragonesi.
Gli asburgo di spagna
Dopo la Pace di Caltabellotta (1302), che attribuì temporaneamente la Sicilia a Federicod'Aragona con il titolo di 're di Trinacria', si scatenò un lungo conflitto tra angioini e aragonesi, condotto con ...
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Stato sorto in seguito alla conquista di Costantinopoli durante la 4a crociata (1205). Attica e Beozia furono assegnate a Bonifacio marchese di Monferrato, che le infeudò a Ottone de la Roche. Questi assunse [...] II (1287) e Gualtieri (1308), ucciso (1311) dai mercenari catalani da lui assoldati. Il ducato fu offerto a Federicod’Aragona, alla cui dinastia rimase, finché nel 1388 Neri Acciaiuoli, signore di Corinto, s’impadronì di Atene, ottenendo nel 1394 ...
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Soldato di ventura (m. 1307). D'origine tedesca, cresciuto alla corte sveva, con il sopravvento degli Angioini entrò nell'ordine dei Templari; lo lasciò per porsi a capo d'una sua compagnia di catalani [...] fu assoldata negli ultimi anni della guerra del Vespro da Federicod'Aragona, il quale se ne sbarazzò temendo la sua crescente potenza. Passato al servizio dell'imperatore d'Oriente Andronico II Paleologo, ma fattosi prepotente e pericoloso, Ruggero ...
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Nome dato all’antica città greca di Ipata con la costituzione dell’Impero latino d’Oriente (1204). Da essa prese nome il Ducato di N., comprendente la Locride, la Tessaglia e la Ftiotide, fondato (1319) [...] da Alfonso Federicod’Aragona e dipendente dal re aragonese di Sicilia. Alla morte di Federico III (1377) passò al re di Aragona Pietro IV. Se ne impadronì poi la famiglia fiorentina degli Acciaiuoli, che lo resse dal 1390 fino alla conquista ...
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Architetto e ingegnere (n. Settignano 1451 - m. 1522), figlio di Giorgio. Costruì (1487) la chiesa e il convento di S. Giusto alle Mura in Firenze (distrutto nel 1529); lavorò (1489) al castello a Gaeta [...] e dal 1494 divenne architetto maggiore a Napoli al cui risanamento attese sotto Federicod'Aragona. Nel 1509 eresse un arco di trionfo per l'ingresso di Ferdinando il Cattolico in Napoli. ...
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Nobile napoletano (sec. 16º); ambasciatore in Spagna per concludere il matrimonio tra il primogenito di re Federicod'Aragona e la figlia di Ferdinando il Cattolico; più tardi combatté per Carlo V contro [...] i Francesi e fu fatto prigioniero. Viceré in Sicilia (1516-35), ebbe buon nome per la sua opera di pacificazione ...
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VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] Giacomo, e continuarono la guerra ch'ebbe alterne vicende. Le ostilità cessarono il 1302 col trattato di Caltabellotta: Federicod'Aragona conservava, col titolo di re di Trinacria, il possesso della Sicilia, che, alla sua morte, doveva tornare agli ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] , Storia della regina Giovanna II, Lanciano 1904; id., Stor. della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renato d'Angiò, Lanciano 1908; L. Volpicella, Federicod'Aragona, Napoli 1908; M. Schipa, Masaniello, Bari 1925; id., Il regno di Napoli sotto i ...
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genitrice
s. f. [dal lat. genĭtrix (o genĕtrix) -icis; v. genitore]. – Colei che genera o ha generato, quindi la madre: la Vergine g., la Madonna; mia bella figlia, genitrice De l’onor di Cicilia e d’Aragona (Dante), Costanza, figlia di Manfredi...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...