La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Gallicciolli fa uscire, tradotte dal greco, le lettere di s. Ignazio d'Antiochia, di s. Clemente I papa, di s. Barnaba apostolo e le la storia ecclesiastica di Claude Fleury, il profilo di Federico II di Prussia, di Amedeo Svaier (un luterano di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] 1240 e il 1256), i quali furono anche al servizio dei sovrani siciliani Federico II (al potere dal 1198 al 1250) e suo figlio Manfredi ( concentrò sulle opere teologiche di Damasceno, di Ignazio d'Antiochia e di Massimo il Confessore; egli fornì una ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] occupata dal luterano e coniugato margravio Gioacchino Federico di Brandeburgo. Si trattò di un successo , del più alto esponente della Chiesa siro-giacobita, il patriarca d'Antiochia Ignazio Na῾mattalah, accese le speranze di un ritorno all'unione ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] della sala Regia affidati a Giorgio Vasari e Federico Zuccari, quelli della volta della sala di Costantino del più alto esponente della Chiesa siro-giacobita, il patriarca d'Antiochia Ignazio Na'mattalah, accese le speranze di un ritorno all' ...
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HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] ventidue anni al padre. Lo stesso vale per Federico di Antiochia (m. 1256), che come vicario generale in seguito della sconfitta di Tagliacozzo cadde nelle mani del suo nemico Carlo d'Angiò e dopo aver subito un processo fu decapitato a Napoli ...
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Uberti
Arnaldo D'addario
Antichissima e potente consorteria fiorentina, ricordata da D. come esempio di stirpe tradizionalmente nobile (Cv IV XX 5), ma ormai in via di decadenza per lor superbia (Pd [...] attacchi sferrati dai guelfi contro il duro governo esercitato da Federico di Antiochia. Nella notte di Candelora del 1248, i Bagnesi, e compagni di fazione, si adattò a implorare il perdono di Carlo d'Angiò; il re ne riammise in Firenze le mogli e i ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] concretamente di emanare una normativa per l'amministrazione del Regno d'Italia ‒ ed è un aspetto del suo doversi limitare e al figlio Enzo (ibid.), e nel 1246 al figlio Federico di Antiochia, vicario generale della Tuscia (Regesta Imperii, V, 1, nr ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] anche i suoi più importanti collaboratori, come Giorgio d'Antiochia, Filippo di al Mahdia, il cancelliere Roberto 1158 i due capi si ritirarono in Lombardia al seguito di Federico I, rimasto unico referente per i rivoltosi, dopo gli accomodamenti di ...
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Magia e divinazione
SStefano Rapisarda
Per quanto sovente assimilate nel sentire comune, magia e divinazione sono due pratiche in realtà 'epistemologicamente' assai differenti. La magia mira a modificare [...] riportato dal cronista Rolandino da Padova. Le truppe di Federico II sono accampate in una città di nuova fondazione che precisa imputazione di responsabilità, ma il sospetto cade su Teodoro d'Antiochia, alla luce di un altro errore umano che si ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] soggiorno del figlio e vicario generale, Federico di Antiochia, dal 1247 al 1250, starebbero a dans l'Italie méridionale, Paris 1903; I.E. Supino, Il castello di Prato, "Rivista d'Arte", 2, 1904, pp. 149-159; G. Giani, Prato e la sua fortezza ...
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