LANDI, Ubertino
Enrico Angiolini
Nacque prima del 1220 da Giannone figlio di Guglielmo.
Stirpe di antica nobiltà fondiaria, già vassalla dei vescovi piacentino e bobbiese e titolare di cospicui beni [...] L., fino a sovrapporla alla figura di Isabella d'Aragona, ritenuta a sua volta erroneamente imparentata con gli Svevi. L'ipotesi più probabile rimane quella per cui, essendo Manfredi figlio naturale di Federico II e di una Bianca Lancia, l'Isabella ...
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MALASPINA, Saba
Berardo Pio
Nacque, probabilmente a Roma, nella prima metà del secolo XIII.
L'origine romana è confermata dallo stesso M. che nell'explicit della sua cronaca si dice "de Urbe", nel corso [...] la cura e l'amministrazione "spiritualiter et temporaliter" della diocesi di Larino. La ripresa delle ostilità a opera di Federico III d'Aragona, che nell'estate 1296 si impadronì di buona parte della Calabria, può aver indotto il M. ad abbandonare ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] delle opere dell'Aretino, cinque di Tullia d'Aragona, sette di Giulio Camillo Delminio, sedici . Per l'affitto pagato dal Torresani v. C. Marciani, Il testamento di Federico Torresani, p. 169. Circa la busta Duca di Rivoli e la singolare origine ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] luglio 1450 con la mediazione del cognato del re d'Aragona, Lionello d'Este.
Neppure due anni dopo, in sintonia principali del trattato, in Marino Sanuto, I diarii, XXXII, a cura di Federico Stefani et al., Venezia 1892, coll. 255 s.
127. Si v., ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] sempre congiunte tra loro per essere, davvero, «utilissime e pienissime . .. d'ogni vigore»; e «miseri» sono quei prìncipi mondani (come Carlo II d'Angiò, re di Napoli, e Federico II d'Aragona, re di Sicilia, e altri signori e «tiranni»), i quali ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] tavola stilata a Barcellona nel 1362 per conto del re d'Aragona, e che le armille siano state alla base delle osservazioni nell'opera di Danco, quanto nel Moamin, come nel trattato di Federico II e in quelli di diversi autori in volgare si trova il ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] il 1256), i quali furono anche al servizio dei sovrani siciliani Federico II (al potere dal 1198 al 1250) e suo figlio Manfredi di Valencia (1238) da parte di Giacomo I d'Aragona non produssero nessuna scoperta di biblioteche importanti, comparabili ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] contro Firenze all'interno di una coalizione nella quale militavano papa Sisto IV, il duca di Calabria, Alfonso d'Aragona, e Federico da Montefeltro, il duca di Urbino, le cui truppe erano guidate dal figlio Antonio. Non abbiamo notizie precise ...
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Venezia e la politica italiana: 1454-1530
Michael E. Mallett
Pace e guerre, 1454-1494
I negoziati per la pace, e per un concordato che risolvesse i contenziosi che dividevano gli Stati italiani, si [...] e nel corso dell'inverno sia Niccolò V che Alfonso d'Aragona accettarono di entrare in una coalizione generale. Il 25 marzo al principio del Cinquecento, Napoli 1934, pp. 24 ss.
77. Federico Seneca, Venezia e il papa Giulio II, Padova 1962, pp. 17 ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] balestra in previsione della guerra tra Firenze e Alfonso d’Aragona, ma dovette assentarsi subito dopo, se la confraternita del duca. Benché non guardino che davanti a sé, Battista e Federico si trovano in un luogo elevato che si affaccia su di un ...
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genitrice
s. f. [dal lat. genĭtrix (o genĕtrix) -icis; v. genitore]. – Colei che genera o ha generato, quindi la madre: la Vergine g., la Madonna; mia bella figlia, genitrice De l’onor di Cicilia e d’Aragona (Dante), Costanza, figlia di Manfredi...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...