Sacro Romano Impero
Antonio Menniti Ippolito
Apoteosi e declino degli imperatori della cristianità
La notte di Natale dell’800 papa Leone III incoronò imperatore Carlomagno nella basilica di S. Pietro. [...] la superiore potestà papale. Gli si era opposto l’imperatore Federico II diSvevia (della dinastia degli Hohenstaufen), protagonista, così come suo nonno Federico I Barbarossa, di un ambizioso progetto universalistico, che svanì con la sua morte ...
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L'Aquila
AAlessandro Clementi
A metà del sec. XIII si verificò nella vallata amiternino-forconese un fenomeno rilevante di sinecismo per cui un numero cospicuo di castelli diede vita a una civitas nova, [...] prende posizione sull'appello rivoltogli dalle popolazioni dei due contadi per essere liberate dal pesante vassallaggio a Federico II diSvevia. Gregorio IX concesse che nelle terre donate alla Chiesa dall'imperatore Ottone I con il privilegio del ...
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Commercio
Giuseppe Petralia
In tutti e tre i momenti intorno ai quali si addensano le principali testimonianze relative all'azione diFederico II come rex Siciliae ‒ la dieta di Capua del 1220, lo slancio [...] -280, 367-369, 438-440, 593-594, 701-703, 810.
G. Paolucci, Le finanze e la corte diFederico II diSvevia, "Atti della Reale Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti di Palermo", ser. III, 7, 1902-1903, pp. 4-52, in partic. pp. 16-32.
A. Schaube ...
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Ancona
Alberto Meriggi
Nelle vicende storiche che contrassegnarono la politica degli Svevi in Italia, la città di Ancona ha sempre occupato una posizione di rilievo. Essa, grazie ai suoi antichi rapporti [...] XII raggiunse uno sviluppo notevole nei commerci, nella navigazione e nell'organizzazione amministrativa comunale. Nell'età diFederico II diSvevia, Ancona con il suo porto continuò ad essere al centro delle vicende politiche del tempo. Fondamentale ...
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Caccia
Baudouin van den Abeele
"L'arte della caccia", scrive Federico II nel prologo al De arte venandi, "è la ricerca degli insegnamenti che permettono all'uomo di catturare per il suo uso degli animali [...] avec les oiseaux'. Le traité de fauconnerie De arte venandi cum avibus, a cura di A. Paulus-B. van den Abeele, Nogent-le-Roi 2000.
A.L. Trombetti Budriesi, Federico II diSvevia. De arte venandi cum avibus, Bari 2000.
M.S. Calò Mariani, L'arte al ...
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Aquisgrana
Ludwig Falkenstein
Due motivi indussero Federico II a recarsi ad Aquisgrana per cercare l'appoggio della città: tutti i sovrani dell'Impero medievale dovevano farsi ungere, incoronare (rex [...] aquensi si erano schierati a fianco di Filippo diSvevia. Tuttavia, dopo l'assedio di Ottone IV, i cittadini erano nr. 1645; Aachener Urkunden, 1972, nr. 92).
Dopo il 1215 Federico non tornò più ad Aquisgrana. Gli Staufen furono privati dei loro punti ...
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Ottone IV, re di Germania e imperatore
Egon Boshof
Nacque probabilmente nel 1175 o 1176, terzogenito di Enrico il Leone duca di Baviera e di Sassonia, della casa guelfa, e di Matilde, figlia di re Enrico [...] electis argomentò le ragioni del suo duplice rifiuto, che accomunava sia Federico Ruggero, figlio di Enrico VI ed eletto re già nel 1196, sia Filippo diSvevia. In questa circostanza egli espresse la sua condanna contro gli Hohenstaufen dipingendoli ...
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Parma
Francesca Roversi Monaco
Per Federico II "Parma fuit causa totius ruine": così Salimbene de Adam introduce nella sua Chronica (1966, p. 499) il ruolo da ultimo rivestito dalla città nel conflitto [...] podestà imperiale, il pisano Enrico Testa, che perì sul campo. Occuparono poi Parma senza incontrare resistenza a causa dell'assenza di Enzo diSvevia, cui Federico aveva affidato la custodia della città, essendo impegnato in quel momento al castello ...
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Acri
Jean Richard
Situata a nord del golfo di Haifa, allo sbocco di una fertile piana, Acri (l'odierna Akko in Israele), occupata dai crociati nel 1104, era diventata il porto più attivo del Regno di [...] impegnò gli imperiali nella battaglia di Casale Imbert che pose fine all'assedio di Beirut.
Federico II, che si era riconciliato a ottenere una tregua.
Acri, dopo la morte di Corradino diSvevia (1268), aveva riconosciuto l'autorità del nuovo re ...
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(ted. Welfen) Con i nomi di guelfi e ghibellini si suole designare i due partiti sorti in Germania dopo la morte di Enrico V (1125), il primo guidato dai G., l’altro capeggiato dagli Hohenstaufen, signori [...] e duchi diSvevia. Sotto Federico II i g. sostennero una politica di accordo con i pontefici, mentre i loro avversari si suggerendo per gli avversari, anticlericali e ostili al dominio temporale dei papi, la denominazione di neoghibellini. ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
federiciano
agg. – Relativo a personaggi storici di nome Federico, e in partic. all’imperatore Federico II di Svevia (1194-1250): legislazione f.; l’architettura f.; studî f. (relativi alla sua opera); o al re di Prussia Federico II il Grande...