Pathé Frères
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione, distribuzione ed esercizio francese, fondata a Parigi nel 1896 da Charles Pathé con i fratelli Théophile, Jacques ed Émile.Charles (1863-1957), [...] ; Il silenzio è d'oro) di Clair e, negli anni Sessanta, in coproduzione, La dolce vita (1960) di FedericoFellini e Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti. Successivamente la società si sarebbe occupata prevalentemente di distribuzione e produzione ...
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Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] relazione con Cinecittà artisti e personalità che magari vi hanno operato saltuariamente. Fiorito da solo, il mito ha avuto in FedericoFellini il suo celebrante più accreditato. Nel libro Fare un film (1980) il regista racconta la sua prima andata a ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] Francesco Rosi. L'esperienza della G. italiana non ha avuto lunga vita (1978-1983), ma ha prodotto opere di registi come FedericoFellini (La città delle donne, 1980; E la nave va, 1983), Ettore Scola (Il mondo nuovo, 1982) e Michelangelo Antonioni ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] rosselliniani come quelli dei "Cahiers du cinéma", inchinarsi a Michelangelo Antonioni (lo faccio volentieri), ammettere FedericoFellini (altra gioia) purché con sufficienza, idolatrare Jean-Luc Godard (obbedisco) e adorare i fratelli maggiori ...
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SALVALAGGIO, Nantas
Franco Contorbia
– Primo di sei fratelli, nacque a Venezia nel quartiere di Cannaregio il 17 settembre 1923 da Ernesto e da Dirce Ferron.
Dopo gli studi liceali, Salvalaggio si trasferì [...] satirico Marforio, nella cui sede incontrò Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Steno (Stefano Vanzina) e il giovane FedericoFellini. Una provvisoria fase di collaborazioni casuali e desultorie precedette il primo stabile rapporto di Salvalaggio con il ...
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RANDONE, Salvatore
Leonardo Spinelli
RANDONE, Salvatore (Salvo). – Nacque a Siracusa il 25 settembre 1906, secondogenito di Pasquale, funzionario statale di una famiglia della buona borghesia isolana, [...] visionario Militina di La classe operaia va in paradiso (1972). Meno soddisfacente fu invece per lui l’esperienza con FedericoFellini (Tre passi nel delirio, 1968, e Satyricon, 1969) di cui non apprezzò i metodi registici. L’ultima apparizione sul ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] della sua destinazione e il suo carattere autoreferenziale (l'esempio classico è quello di 8 ¹/₂, 1963, di FedericoFellini). Di qui l'importanza, per il film, della nozione di sguardo. Interessarsi all'enunciazione filmica, significa interessarsi ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] di un cinema sbilanciato sul versante della stilizzazione. Per lui lo studio (un po' come sarebbe stato più tardi per FedericoFellini) è la scatola magica in cui ambientare una realtà fantastica, tra scenografie visionarie e luci usate in funzione ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] successivo a Germania anno zero (1948) e a FedericoFellini, che tuttavia furono considerati, con Renato Castellani corso degli anni Sessanta l'attenzione fu rivolta a registi quali Fellini e Robert Bresson, Alain Resnais e Ingmar Bergman, Antonioni ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] c. acquistano addirittura un valore emblematico e metaforico in opere come La dolce vita (1960) e 8 1/2 (1963) di FedericoFellini e negli accenti amari dell'apologo di Pier Paolo Pasolini La ricotta (1963, episodio di RO.GO.PA.G., diretto anche da ...
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felliniano
agg. – Relativo al regista cinematografico Federico Fellini (1920-1993) e alla sua opera, soprattutto con riferimento alle particolari atmosfere, situazioni, personaggi dei suoi film, caratterizzati da un forte autobiografismo,...
dolcevitaiolo
agg. Che ricorda, si richiama ai tempi e alle atmosfere della Dolce vita degli anni Sessanta. ◆ Contro di lui [Gianfranco Miccichè], stando alle voci dei corridoi forzisti, gioca soltanto il carattere scanzonato, irruento e dolcevitaiolo....