MANETTI, Angelo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 15 dic. 1432 da Giannozzo, importante scrittore e uomo politico fiorentino, e da Alessandra di Tommaso di Giacomino Tebalducci. Sotto la guida del padre [...] al 1473 il M. aggiunse un Proemio all'opera per donarla a Federico da Moltefeltro (l'esemplare di dedica è il ms. vaticano Urb. primo mandato, al M. fu chiesto di restare in Francia per raccogliere informazioni presso la corte, ma a seguito dei ...
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BAGLIONI, Rodolfo
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Perugia il 1° luglio 1518 da Malatesta e da Monaldesca Monaldeschi di nobile famiglia orvietana. Nel 1529, allorché Malatesta entrò al servizio della [...] sferrare le truppe mediceo-imperiali: mentre a Federico da Montauto era affidato il compito di F. Bonaini, ibid., passim; G. Canestrini-A. Desjardins, Négociations diplomatiques entre la France et la Toscane, III, Paris 1865, pp. 67, 96, 98, 100, ...
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CAPUTO, Michele Carlo
Maria Angela Cappelli
Nato a Napoli il 22 luglio 1838 da Raffaele e Giulia Paoli, studiò nella sua città, dove si diplomò in pianoforte, canto e composizione al conservatorio S. [...] divenendo amico di Arrigo Boito, Giovanni Bottesini, Franco Faccio, Giovanni Mariotti ed altre note personalità del insegnamento del canto (musica di B. Carelli, Napoli 1871); Federico Froebel, bozzetto drammatico (1884); La leggenda di Pisa, cantata ...
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De Laurentiis, Dino (propr. Agostino)
Alessandra Levantesi
Produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Torre Annunziata (Napoli) l'8 agosto 1919. Tra i maggiori produttori del mondo, [...] ; e, rispettivamente nel 1957 e nel 1958, i capolavori di Federico Fellini La strada (1954) e Le notti di Cabiria (1957), 'estasi, di Carol Reed; La bisbetica domata, 1967, di Franco Zeffirelli), Dinocittà segnò l'apogeo della carriera italiana di D. ...
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CASINI
Anchise Tempestini
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Famiglia di artisti fiorentini la cui attività si svolge dalla seconda metà del sec. XVI ai primi decenni del secolo successivo.
Dei due figli di Giovanni Battista di Matteo, [...] go facce, con lettera dedicatoria, datata 21 genn. 1583, a Federico Zuccari, chiamato "patron mio oss.mo". Essa fu recitata in maestro sarebbe stato D. Passignano, ma ben presto Valore, "franco pennello e fedel copista d'ogni lineamento" (Lanzi), si ...
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CARACCIOLO, Troiano
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Nacque verso la metà del sec. XV, primogenito di Giovanni, duca di Melfi, e di Sveva Sanseverino.
Quando, nel 1487, il padre fu condannato a morte per aver partecipato alla congiura [...] gran dolore alla morte del sovrano. Egli rilevò quindi Federico a Gaeta e gli recò l'invito ufficiale dei baroni 1417; L. Volpicella, Federico d'Aragona, Napoli 1908, pp. 39 s., 44, 54, 63 s.; P. Pieri, La guerra franco-spagnuola nel Mezzogiorno, in ...
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BUCCINO, Giuliano
Roberto Zapperi
Cortigiano di re Ferrante d'Aragona, non si conosce la data della sua nascita che dovette cadere nella seconda metà del sec. XV. Forse napoletano, servì gli Aragonesi [...] Doveva consegnare anche copia di recenti avvisi giunti dalla Francia e notificare l'intenzione reale di concludere al più altra di 400 ducati ancora sulla bagliva di Atella. Da re Federico gli fu forse donata anche la città di Bisaccia, venduta ...
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POLO, Enrico
Renato Ricco
POLO, Enrico. – Nacque a Parma il 18 novembre 1868, da Giuseppe e da Anna Piccoli.
Di famiglia modesta, Polo iniziò giovanissimo gli studi di violino e composizione presso [...] e Torino, fino alla chiamata, da parte di Franco Faccio, nell’orchestra della Scala di Milano. Grazie 7 Divertimenti o Sonate, op. 18 di Bartolomeo Campagnoli; 36 Studi di Federico Fiorillo; 24 Capricci di Niccolò Paganini; 12 Capricci, op. 3 e ...
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Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] consulenze a collaborazioni più importanti, in particolare quella con Federico Fellini. Per i suoi soggetti vincitore più volte porta consiglio) di Marcello Pagliero, cui fecero seguito Fuga in Francia (1948) di Mario Soldati, e nel 1951 Parigi è ...
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BRACCIOLINI, Iacopo
Cesare Vasoli
Terzo figlio di Poggio e di Vaggia de' Buondelmonti, nacque il 13 nov. 1442. Suo padrino fu il cardinale Ludovico Scarampi.
Educatolo negli "studia humanitatis" il [...] già tradotta in latino dal padre, che dedicò a Federico d'Aragona re di Sicilia, con una prefazione encomiastica tra Inghilesi e Franciosi ad Carolum Guasconium (o La Pulzella di Francia:edita dal Doni a Firenze nel 1547, quindi dal Molini, ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
uomo-cerniera
(uomo cerniera), loc. s.le m. Chi assume il ruolo di mediatore tra due o più parti o situazioni, divise o contrapposte, intrattenendo con entrambe relazioni diplomatiche o amichevoli. ◆ In realtà, la lotta fra le correnti è stata...