Tosi, Piero
Marco Pistoia
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927. Avvalendosi di una solida preparazione culturale e di un gusto raffinato, ha offerto [...] film cui ha offerto il suo importante contributo), entrambi di Franco Zeffirelli, altro regista con cui ha spesso collaborato. Nel sua carriera ha lavorato anche con Vittorio De Sica, Federico Fellini, Liliana Cavani. Da alcuni anni insegna storia del ...
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Steno
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Stefano Vanzina, nato a Roma il 19 gennaio 1917 e morto ivi il 13 marzo 1988. La sua filmografia è sterminata, con una particolare propensione per il cinema comico [...] umorista corrosivo e innovativo, seguendo l'iter di Federico Fellini e di molti registi e sceneggiatori italiani. A noi piace freddo…!!, 1960) e l'altro fortunato duo FrancoFranchi-Ciccio Ingrassia (Un mostro e mezzo, 1964), dirigendo anche Renato ...
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Ingrassia, Ciccio (propr. Francesco)
Stefano Della Casa
Attore cinematografico, nato a Carini (Palermo) il 5 ottobre 1922 e morto a Roma il 28 aprile 2003. Tra i comici più popolari degli anni Sessanta, [...] in ruoli seri, a film importanti quali Amarcord (1973) di Federico Fellini, in cui è lo zio matto Teo, il metaforico i grandi successi internazionali. I. riapparve talvolta in coppia con FrancoFranchi, al cinema (per es. in Kaos, diretto nel 1984 ...
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Borboni, Paola
Melania G. Mazzucco
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Golese (Parma) il 1° gennaio 1900 e morta a Bodio Lomnago (Varese) il 9 aprile 1995. Tra le principali interpreti teatrali [...] da registi come Orazio Costa, Luchino Visconti, Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli e si impose fra l'altro nel monologo, un (1952) di Giuseppe De Santis a I vitelloni (1953) di Federico Fellini, o Terza liceo (1954) di Luciano Emmer. Nel 1953 ...
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Ustinov, Sir Peter (propr. Peter Alexander)
Roy Menarini
Attore e regista teatrale e cinematografico inglese, di origine russa, nato a Londra il 16 aprile 1921 e morto a Bursins (Svizzera) il 29 marzo [...] suo Erode per il Gesù di Nazareth, 1977, di Franco Zeffirelli), nonché a impegnarsi attivamente nell'ambito dell'UNESCO e , liberatore) diretto da Eric Till nel ruolo del principe Federico il Saggio.
Bibliografia
Ch. Warwick, The universal Ustinov, ...
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Vukotic, Milena
Stefano Masi
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 23 aprile 1938. Rappresentativa di una femminilità sommessa, fragile e talvolta dolente, ricca di poesia, nella sua carriera [...] Gian Burrasca, 1964, diretto da Lina Wertmüller a Un medico in famiglia, 1998, di Riccardo Donna e Anna Di Francisca). Sebbene Federico Fellini l'avesse scelta per una piccola parte in Giulietta degli spiriti (1965), il film che la fece conoscere al ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] cinematografi, e restringere l’esercizio, com’è ora in Francia, a pochi giorni la settimana?»12, osservano i padri il cinema, cit., p. 492.
29 A questo proposito vedi il saggio di Federico Ruozzi in quest’opera.
30 D.E. Viganò, Pio XII e il cinema, ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] anni dalla divulgazione della scoperta di Daguerre, furono eseguiti in Francia, secondo stime d'epoca, centomila ritratti in dagherrotipo, si calcola Una menzione a parte merita l'opera di Federico Fellini nei cui film l'ossessione del corpo ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] è diversa da quella che poi uscirà nelle sale. Federico Fellini per es., sotto la pressione del produttore Goffredo Lombardo Langlois; il fatto che si tratti di opere riunite in Francia le rende patrimonio nazionale che come tale va salvaguardato.
A ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] Piero della Francesca ritrae nel 1465 il duca Federico da Montefeltro proponendoci l'immagine di un uomo e il 17° secolo nella zona delle Fiandre (Paesi Bassi, Belgio e Francia del Nord) dove i pittori, detti fiamminghi, operano una vera e propria ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
uomo-cerniera
(uomo cerniera), loc. s.le m. Chi assume il ruolo di mediatore tra due o più parti o situazioni, divise o contrapposte, intrattenendo con entrambe relazioni diplomatiche o amichevoli. ◆ In realtà, la lotta fra le correnti è stata...