ACCROCCIAMURO, Lionello
Michele Manfredi
Capitano, vissuto nel sec. XV, formatosi alla scuola di Giacomo Caldora, militò per Isabella e per Renato d'Angiò. Nell'ottobre del 1436 gli capitò d'esser sorpreso [...] , nel 1452, quando Alfonso volle ricevere onorevolmente l'imperatore FedericoIII, mandò l'A. con altri nobili a Roma a lasciando due figli, Ruggerone e Isabella, andata sposa a Guglielmo del Balzo, conte di Montescaglioso e duca di Andria.
Fonti ...
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AGNESE di Poitiers
Anna Maria Patrone
Nacque dal conte di Poitiers e duca di Aquitania Guglielmo VII, e da Agnese di Borgogna; era nipote quindi dell'imperatrice madre Agnese, vedova di Enrico III. [...] combinato per rinsaldare i legami tra la corte imperiale e la casa sabaudo-piemontese, nacque un'unica figlia, Agnese, moglie di Federico, conte di Montbéliard. Nel 1078 A. rimase vedova e il 26 ottobre dello stesso anno, in suffragio dell'anima del ...
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ALAGONA, Artale
Francesco Giunta
Successo nel 1355 al padre Blasco come gran giustiziere e nel comando della parzialità catalana di Sicilia, conte di Mistretta, fu tutore di Federico IV e seppe ridare [...] , quando avvenne il rapimento della regina da parte di Guglielmo Raimondo Moncada, che la consegnò a Pietro IV d' del 1389.
Fonti e Bibl.: G. Cosentino, Codice diplomatico di FedericoIII d'Aragona, Palermo 1885, passim; G. Zurita, Anales de la ...
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FORESTERIUS
BBeatrice Pasciuta
Magistratura già esistente in età normanna e probabilmente importata, anche nella terminologia, dal vocabolario franco e anglosassone, i foresterii normanni erano gli [...] in età fridericiana sono in parte tratte dalla legislazione normanna. Nella Const. III, 55, Cum per partes Apulie, recependo un'assisa di Guglielmo II del 1172, Federico stabiliva che in ogni contrata, sia demaniale che feudale, non vi fossero ...
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ARAGONA, Guglielmo d'
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Figlio terzogenito di FedericoIII di Sicilia e di Eleonora d'Angiò, dopo il 9 nov. 1317, alla morte del fratello Manfredi, divenne duca d'Atene e Neopatria, ma affidò l'effettivo [...] XII vollero consentire ad un matrimonio che avrebbe rafforzato i legami fra FedericoIII e l'Aragona.
Nel testamento di FedericoIII (cfr. G. La Mantia, Il testamento di Federico II Aragonese, p. 23) risulta indicato come erede, dopo la morte della ...
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ARAGONA, Vinciguerra d'
Francesco Giunta
Figlio di Sanciolo d'Aragona e di Lucia Palizzi, nipote perciò del grande Matteo, cominciò ad avere attività pubblica al tempo del re Federico IV, che lo impiegò [...] inviò a Patti con due alti personaggi della corte, Guglielmo Rosso e Corrado Spadafora, nominandolo anche, più tardi, 1792, pp. 60, 64-65; G. Cosentino, Codice Diplomatico di FedericoIII di Aragona re di Sicilia (1355-1377), I, Palermo 1885 e segg ...
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BOUVINES, BATTAGLIA DI
Il 27 luglio 1214 si scontrarono nei pressi di Bouvines, villaggio della Francia settentrionale, gli eserciti di Filippo II Augusto, re di Francia, e dell'imperatore scomunicato [...] Rinaldo, conte di Boulogne, Ferdinando di Fiandra e Guglielmo di Salisbury, mentre Ottone riuscì a fuggire. L' imperiale, lasciando il campo libero a Federico II e favorendo così il gioco di papa Innocenzo III, che dal canto suo aveva segretamente ...
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Figlio (Monaco 1493 - ivi 1550) del duca Alberto IV e di Cunegonda, figlia dell'imperatore FedericoIII, fu duca dal 1508. Contrario alla riforma protestante, avversò egualmente la politica degli Asburgo, [...] di cui temeva il predominio in Germania. Fautore della Controriforma, affidò (1542) ai gesuiti l'università di Ingolstadt ...
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Figlio (1120-1166) di Ruggero II d'Altavilla e della sua prima moglie Elvira di Castiglia, alla morte del fratello Tancredi ebbe il principato di Taranto, poi (1144) il principato di Capua e il ducato [...] suo padre associato al regno senza chiedere il consenso del papa Eugenio III. Morto Ruggero II (1154), G. restò unico re di servendosi come cancelliere di Maione di Bari. Ostile a Federico Barbarossa, cercò l'alleanza dell'Impero bizantino, del ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...