Cinema d'essai
Callisto Cosulich
In Italia si definiscono cinema d'essai le sale cinematografiche che informano la programmazione a criteri di qualità artistica e d'interesse culturale. La prima che [...] degli anni Sessanta il pubblico italiano compì una radicale inversione di tendenza: film quali La dolce vita di Federico Fellini e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, entrambi del 1960, salirono in vetta alla classifica degli incassi; la ...
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Kezich, Tullio
Bruno Roberti
Critico cinematografico e sceneggiatore, scrittore e drammaturgo, nato a Trieste il 17 settembre 1928. Intellettuale poliedrico, il cui talento si è esplicato in diversi [...] continuato con il volume biografico Fellini (1987), con Fellini del giorno dopo con alfabetiere felliniano (1996) e con Federico Fellini, la vita e i film (2002), ma anche, indirettamente, con la 'monografia dialogata' Giulietta Masina (1991). Tra ...
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Citti, Sergio
Edoardo Bruno
Regista, soggettista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 30 maggio 1933. Il percorso dei suoi film si inoltra in una dimensione atemporale, con una scrittura [...] il lavoro nel cinema come collaboratore ai dialoghi, per Federico Fellini (Le notti di Cabiria, 1957), Mauro Bolognini ricotta (episodio del film collettivo RO.GO.PA.G., 1963) a I racconti di Canterbury (1972), e sceneggiatore (con Pupi Avati) per ...
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Zapponi, Bernardino
Serafino Murri
Sceneggiatore e scrittore, nato a Roma il 4 settembre 1927 e morto ivi l'11 febbraio 2000. Il suo stile fortemente ironico con ampie incursioni nel popolaresco, attraversato [...] da una cupa visionarietà di stampo letterario, caratterizzò negli anni Settanta il cinema di maestri come Federico Fellini, per il quale scrisse I clowns (1970), Roma (1972), La città delle donne (1980). Sceneggiò inoltre film come Vedo nudo (1969 ...
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Parrish, Robert
Federico Chiacchiari
Regista e montatore cinematografico statunitense, nato a Columbus (Georgia) il 16 gennaio 1916 e morto a Southampton (New York) il 16 dicembre 1995. Entrato negli [...] di fantascienza Doppelgänger (1969; Doppia immagine nello spazio). Prima di ritirarsi per dieci anni, continuò a cimentarsi con i generi più disparati realizzando A town called bastard, noto anche come A town called hell (1971; Una città chiamata ...
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Senza pietà
Riccardo Ventrella
(Italia 1948, bianco e nero, 95m); regia: Alberto Lattuada; produzione: Carlo Ponti per Lux; soggetto: Tullio Pinelli, Federico Fellini da un'idea di Ettore M. Margadonna; [...] sceneggiatura: Federico Fellini, Alberto Lattuada, Tullio Pinelli; fotografia: Aldo Tonti; montaggio: Mario Bonotti; amata defunta in una scarpata.
Nel novero dei vari modi con i quali il cinema italiano del primo dopoguerra si avvicina alla realtà ...
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Delvaux, André
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico belga, nato a Heverlee (Lovanio) il 21 marzo 1926 e morto a Valenza (Spagna) il 4 ottobre 2002. È stato uno dei protagonisti della rinascita [...] Dopo le prime esperienze in ambito televisivo (serie su Federico Fellini, sul cinema polacco ecc.), ebbe la possibilità rasé del 1965, che lo pose all'epoca in prima fila tra i giovani cineasti emergenti. La storia (tratta da un romanzo di Daisne) ...
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Clémenti, Pierre
Serafino Murri
Attore e regista cinematografico francese, nato a Parigi il 28 settembre 1942 e morto ivi il 28 dicembre 1999. La sua figura esile, il bel volto dai lineamenti irregolari [...] lit de la vierge (1968), che C. preferì all'offerta di Federico Fellini per Fellini Satyricon (1969), e La cicatrice intérieure (1971). Fu Jancsó. Sempre in quell'anno fu il protagonista di I cannibali, diretto da Liliana Cavani, in cui disegnò la ...
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Becce, Giuseppe
Lorenzo Dorelli
Compositore e direttore d'orchestra, naturalizzato tedesco, nato a Lonigo (Vicenza) il 3 febbraio 1877 e morto a Berlino Ovest il 5 ottobre 1973. Pioniere della musica [...] S. Kracauer segnano il punto d'incontro dei film di montagna con i film nazionalistici ‒, Das blaue Licht (1932; La bella maledetta) di Righelli (Orizzonte di sangue, 1942), Giulio Antamoro e Federico Sinibaldi (L'angelo bianco, 1943). Nel secondo ...
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Nazzari, Amedeo
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Salvatore Amedeo Buffa, attore cinematografico, nato a Cagliari il 10 dicembre 1907 e morto a Roma il 7 novembre 1979. Interprete significativo del cinema [...] recitativo, il fascino, l'eleganza, la voce profonda) tra i divi più celebrati. Protagonista di alcuni famosi film degli anni a lui stesso in Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini e fu se stesso in Melodrammore (1978) di Maurizio Costanzo ...
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eVTOL (evtol) Sigla di electric Vertical Take-Off and Landing, (‘velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale’), che indica, come s. m. inv., un tipo di velivolo caratterizzato dalla capacità di decollare e atterrare lungo una linea...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...