CANDIDA, Giovanni (Jean) di
Remy Scheurer
Chierico napoletano, era originario della diocesi di Avellino e apparteneva all'antica famiglia dei Filangieri, ma incerto rimane il nome dei suoi genitori. [...] Da Losanna venne poi inviato presso il conte delPalatinato che si era appena offerto come mediatore tra C. aveva commesso l'imprudenza di lamentarsi dell'imperatore FedericoIII e del figlio Massimiliano, che si erano mostrati molto poco solleciti ...
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ALESSANDRO da Ales
Alberto Monticone
Diplomatico cappuccino del sec. XVII; conterraneo del p. Giacinto da Casale, essendo nato ad Alice nel Monferrato, lo seguì nel 1621 in Germania con alcuni altri [...] delPalatino, intento solo a raggiungere un accordo utile con la S. Sede. Di ritorno dall' Inghilterra A. si recava all'Aia, ove otteneva da Federico 146-152; Bullarium Ord. FF. Min. S. Francisci Cap.,III, Romae 1745, pp. 248-250; B. de Meester, ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] portale e all'interno della chiesa a Otterberg in Renania-Palatinato (Cadei, 1978a; 1980). Accanto all'autentico crochet, Cadei, Fossanova e Castel del Monte, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, "Atti della III Settimana di studi di storia ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] 1512-17) e durante il pontificato di Paolo III (con G. Contarini, V. Colonna, R la Confessio Belgica, 1541; nel Palatinato il Catechismo di Heidelberg; in Dalla Prussia di Federico II, che rimase il modello ammirato del cosiddetto principe illuminato, ...
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