La dinastia dei H., così chiamata dal castello da loro costruito (1070) al centro del Württemberg, nel Giura svevo, a 864 m. s. m., ebbe come capostipite il cavaliere svevo Federicodi Büren (m. prima [...] 97), poi l'altro figlio Filippo (1198-1208), quindi il figlio di Enrico VI, Federico II (1212-50). La successione di quest'ultimo fu raccolta dal figlio Corrado IV e, solo per il regno diSicilia, che era stato acquistato alla dinastia dal matrimonio ...
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VENTIMIGLIA
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
. Storica famiglia siciliana, discendente da un Guglielmo, conte di Ventimiglia (1242), da cui Enrico, primo conte di Geraci, signore, dal 27 giugno 1258, [...] 1338; un altro Francesco, conte di Geraci, stratigoto di Messina nel 1355, che cercò invano di impedire a FedericoIIIdi sposare Costanza d'Aragona, e fu gran camerario e uno dei quattro vicarî che governarono la Sicilia per Maria d'Aragona; Antonio ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] Apostolica; inoltre la Chiesa temeva da Federico un'unione tra l'Impero e il Regno diSicilia e, di conseguenza, un accerchiamento dello Stato della Chiesa. A favore di Ottone, secondo le parole di Innocenzo III, parlava l'appoggio della maggioranza ...
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Monetazione
Lucia Travaini
Federico II lasciò una traccia molto importante nella monetazione del Regno diSicilia, visibile specialmente nel controllo della produzione e della circolazione della moneta [...] , Kunst, Kultur, III, Aufsatze, Stuttgart 1977, pp. 87-102.
F. D'Angelo, Denari inediti di epoca federiciana in Sicilia, "Sicilia Archeologica", 36, 1978, 11, pp. 60-62
Id., Denari bucati diFederico II diSicilia, "Archeologia Medievale", 6 ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] a Pisa) e, soprattutto, con il Regno diSicilia. Federico II, impegnato in un'aggressiva politica commerciale volta aveva più volte proposto un negoziato di pace, sempre respinto dall'inviato di papa Innocenzo III, Pelagio. Poco dopo i crociati ...
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PERALTA, conti di Caltabellotta
Maria Antonietta Russo
PERALTA, conti di Caltabellotta. – Famiglia originaria di Ribacorça (in Catalogna), dove era titolare della baronia di Peralta, si insediò in Sicilia [...] Historia Sicula, ibid., pp. 286 ss., 291 ss., 299 ss.; Codice diplomatico diFedericoIIIdi Aragona re diSicilia (1355-1377), a cura di G. Cosentino, I, Documenti per servire alla storia diSicilia, s. I, IX, Palermo 1885, pp. 24, 92 ss., 103 ss ...
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GRAFFEO (Grafeo), Giorgio
Salvatore Fodale
Si ignorano data e luogo di nascita e nomi dei genitori; è noto, invece, il nome del fratello, Benvenuto. Le prime notizie che lo riguardano sono in relazione [...] c. 23v; I Capibrevi di G.L. Barberi, a cura di G. Silvestri, in Documenti per servire alla storia diSicilia, s. 1, IV, 3, Palermo 1879, p. 198; Codice diplomatico diFedericoIIIdi Aragona re diSicilia (1355-1377), a cura di G. Cosentino, ibid., s ...
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SIMONE da Lentini
Guido De Blasi
SIMONE da Lentini (Simuni da Lentini, Symon de Leontino). – Nacque in data imprecisata nella prima metà del XIV secolo, in Sicilia, da genitori di cui non si conosce [...] l’edizione della Conquesta alle pp. 1-114); Codice diplomatico diFedericoIIIdi Aragona, re diSicilia (1355-1377), a cura di G. Cosentino, Palermo 1885-1907; La conquesta di Sichilia fatta per li Normandi translatata per frati Simuni Da Lentini ...
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DEL BALZO, Francesco
Franca Petrucci
Figlio di Bertrando, conte di Montescaglioso e duca di Andria e di Margherita d'Aulnay, seconda moglie di Bertrando, nacque probabilmente intorno al 1332 (la maggior [...] da vincoli di parentela con il D., concepì il disegno di dare in isposa a Federico re diSicilia la figlia bibl.); C. De Frede, Da Carlo I d'Angiò a Giovanna I, in Storia di Napoli, III, Napoli 1969, pp. 285 ss., 309 s.; B. Candida Gonzaga, Mem. delle ...
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notare [note, in rima, indic. pres. n singol.; come partic. pass., anche l'aggettivo verbale noto]
Antonietta Bufano
Pur nelle sue non numerosissime occorrenze, praticamente esclusive del Convivio e [...] dall'accostamento a scrittura: a dare ad intender quanto [Federico II diSicilia] è poco, / la sua scrittura flan lettere mozze da notare che, sì come dice Boezio...; IV VII 3 e XXX 4; III XI 5 Per che vedere si può che... per che notare si puote che ...
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