Figlio di Luigi XI e Carlotta di Savoia, nacque ad Amboise, il 30 giugno 1470. Fin da giovane si rivelò malaticcio e debole; il padre, tutto preso dagli affari del regno, lo vide raramente. Così, C. divenuto [...] a Napoli avrebbe comportato grossi rischi, data l'aperta ostilità, verso Carlo, di Massimiliano, re dei Romani, di Enrico VII d'Inghilterra e di Ferdinando il Cattolico. Bisognò cedere a Massimiliano la Borgogna, l'Artois, il Charolais e Noyon ...
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Città del Gloucestershire, in Inghilterra, situata su un'altura presso la Severn, in quella parte della valle detta Valle di Berkeley, su una diramazione della linea ferroviaria interna. Nel 1921 aveva [...] , e conte maresciallo e marchese di B. da Enrico VII. In cambio egli fece molte cessioni alla corona, che luogotenente d'Irlanda, mostrò la sua parzialità verso i cattolici. Federico Augusto, quinto conte, sposò la figlia di un negoziante nel ...
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SIGISMONDO, imperatore
Eugenio Dupré Theseider
Figlio di Carlo IV e fratellti di Venceslao, nacque il 15 febbraio 1361, e fu l'ultimo della casa di Lussemburgo. Fin dal 1378 aveva ereditato il margraviato [...] nel 1415 egli infeudò la Marca di Brandenburgo a Federico di Hohenzollern burgravio di Norimberga, che gli fu König Sigmunds Kirchenpoilitik 1404-13, in Studien aus dem Collegium Sapientiae, VII, Friburgo in B. 1902; W. Berger, Johannes Hus und König ...
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Dei quattro marchesi di Monferrato con questo nome, i primi due furono di casa aleramica, gli altri appartennero alla dinastia dei Paleologi.
Bonifacio I, marchese di Monferrato e re di Tessalonica (1192-1207). [...] strappò loro le terre perdute. Sposò Margherita figlia di Amedeo VII, il Gran Marchese. Fu sepolto in S. Maria di romanza, VIII (1901).
Su Bonifacio IV: S. Davari, Federico Gonzaga e la famiglia Paleologo del Monferrato, in Giornale ligustico, XVIII ...
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Nacque tra il 1015 e il 1020 da nobilissima famiglia, congiunta per sangue alla dinastia principesca. Nato dopo alcuni fratelli, fu destinato al sacerdozio; iniziato nelle sacre dottrine, nella celebre [...] si stabilì a Montecassino (1056). Quivi con Desiderio e con Federico di Lorena contribuì efficacemente alla gloria che l'abbazia si acquistò concilio romano del 1074.
Poi, costretto Gregorio VII ad allearsi coi Normanni e da questi assediata ...
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. Narra la cronaca della Novalesa che due fratelli, Rogerio ed Arduino (figli, a quanto sembra, di un primo Arduino, di stirpe comitale), vennero dai loro sterili monti in Italia, e furono accolti da Rodolfo [...] La marca di Torino passò allora al genero di Pietro, Federico di Montbéliard. Ma in realtà, durante tutti questi anni e presente, insieme alla figlia Berta imperatrice, all'incontro tra Gregorio VII ed Enrico IV a Canossa, e in quel conflitto tra il ...
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LANDI
Natale CAROTTI
. Famiglia piacentina d'origine feudale.
Secondo il Musso i L. proverrebbero da Bobbio, ove erano vicedomini del vescovo: di là si sarebbero trasferiti in Piacenza due fratelli, [...] morì nel 1298. I successori tennero fede all'Impero sotto Arrigo VII e Lodovico il Bavaro. La politica dei L. muta con con le Caselle del Po; a Corrado la contea di Rivalta; a Federico la fortezza di Bardi e la rocca delle Ferriere. Di qui la ...
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, Fu uno dei primi e più celebri compagni di S. Francesco. Sarebbe nato verso il 1171, secondo altri verso il 1182, ad Assisi, o a Cortona. Secondo Salimbene, sarebbe stato un Buonbarone, d'umile famiglia; [...] di E. può anche avere contribuito la sua ammirazione per Federico II, al quale egli era stato mandato da Gregorio IX E. Buonaiuti, Gioacchino da Fiore ed Elia da Cortona, in Ricerche religiose, VII (1931), p. 53 segg.; L. Mirri, Fr. Elia da Cortona, ...
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MÉRIDA (A. T., 37-40)
Federico PFISTER
Giuseppe CARACI
Nino CORTESE
È l'antica Emerita Augusta. Già capitale della provincia romana di Lusitania, è oggi capoluogo di partido judicial nella provincia [...] di S. Eulalia; il gran ponte sulla Guadiana, lungo 79 m., a 60 arcate, di età augustea ma con evidente rifacimento del sec. VII; l'altro ponte a 4 archi sull'Albarregas; i tre grandiosi acquedotti, due dei quali, quello de los Milagros e quello di S ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] maggiore e miglior parte, da Fabio Chigi che fu papa Alessandro VII, e continuata dai tre cardinali suoi discendenti che tutti portarono il librerie dei suoi amici letterati Celso Cittadini e Federico Ubaldini: altri gli furono donati, o acquistò ...
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