Fédora Dramma (1882) del drammaturgo francese V. Sardou (1831-1908) dal quale il musicista italiano U. Giordano (1867-1948) trasse l'opera Fedora (1898), su libretto di libretto da A. Colautti (1851-1913). ...
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Cantante italiana (Trieste 1920 - Firenze 2003). Allieva di G. Toffolo e G. Tess, debuttò a Firenze come mezzosoprano nel 1940. Cantò con successo nei teatri lirici d'Europa e d'America, sia come mezzosoprano, sia come contralto ...
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WALKER, Alice
Fedora Giordano
Scrittrice statunitense, nata a Eatonton (Georgia) il 9 febbraio 1944. Dopo la laurea ha pubblicato Once (1968), un volumetto di poesie in cui compaiono i temi autobiografici [...] del dramma di un aborto, di un disincantato viaggio in Africa, della scrittura come salvezza dall'oscurità interiore. Militante nelle lotte politiche e sociali dei neri del Sud, si è dedicata all'insegnamento ...
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MOMADAY, Navarre Scott
Fedora Giordano
Scrittore statunitense, di discendenza kiowa, inglese e cherokee, nato ad Anandarko (Oklahoma) il 24 febbraio 1934. Cresciuto in riserve indiane in Oklahoma, New [...] Mexico e Arizona, tra Navaho, Kiowa, Apache e Pueblo, pone questo mondo al centro della propria narrativa. Laureatosi all'università del New Mexico, in seguito a un premio per la poesia entrò alla Stanford ...
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Scrittore peruviano, nato a Cajamarca nel 1925; dal 1951 cittadino statunitense. Conseguita la laurea in psicologia e il dottorato in antropologia, acquisisce notorietà con la pubblicazione del diario della sua iniziazione allo sciamanesimo degli Indiani del Messico, guidata dallo stregone Yaqui Juan Matus, The teachings of Don Juan: A Yaqui way of knowledge (1968; trad. it. A scuola dallo stregone, ...
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REED, Ishmael
Fedora Giordano
Scrittore afroamericano, nato a Chattanooga (Tennessee) il 22 febbraio 1938. Dopo studi universitari irregolari, si unisce all'avanguardia intellettuale nera, nella quale [...] emerge sia per l'originalità della vena satirica, rivolta contro qualunque gruppo di potere, sia per la tecnica del romanzo in cui mette in gioco miti, testi e linguaggio, scomponendoli e ricomponendoli ...
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FANTACCHIOTTI, Carlo
Fedora Boco
Nacque a Cortona (prov. Arezzo) il 17 giugno 1808, da Giuseppe di Domenico, discendente di un'antica famiglia perugina, e da Anna di Michele Lucarelli. Trasferitosi [...] nel 1818 con la famiglia a Perugia, frequentò l'Accademia di belle arti dal 1824 al 1834, rivelandosi uno dei migliori allievi di Giovanni Sanguinetti. Bravo disegnatore, conseguì ben presto vari premi ...
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(CCS). – L’insieme delle tecnologie CCS. Intrappolamento naturale e stoccaggio industriale. Programmi nazionali e internazionali. Bibliografia. Sitografia
L’utilizzo dei combustibili fossili, dell’acciaio, del cemento e dei prodotti di raffinazione petrolifera ha dato un grande contributo alla conquista di un alto tenore di vita nel mondo industrializzato. Tuttavia il pressante obiettivo di ridurre ...
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Attore e commediografo francese, nato a Parigi nel 1842 e morto ivi nel 1912. Discendendo da illustre famiglia d'attori, tentò con fortuna il teatro e creò, prim'attore disinvolto, appassionato ed elegante [...] dicitore, varie opere fortunate del tempo, dal Nabab di Daudet alla Fedora e alla Tosca di Sardou. Più tardi tentò le scene anche come scrittore rivelando vivo senso del teatro. Più note anche oggi sono una sua vecchia commedia del 1865, Le bestemmie ...
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Musicista italiano (Foggia 1867 - Milano 1948). Studiò al conservatorio di Napoli con P. Serrao. Il plauso che arrise a Malavita, rappresentata quando era ancora alunno, lo incoraggiò al lavoro; nel 1894 [...] Chénier, che rese noto il nome dell'autore in tutto il mondo ed è tuttora frequentemente rappresentata. Seguirono poi: nel 1898 Fedora; nel 1903 Siberia; nel 1907 Marcella; nel 1910 Mese Mariano; nel 1915 Madame Sans-Gêne; nel 1924 La cena delle ...
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selfista
s. f. e m. Chi fa continuamente selfie, in particolare usando la fotocamera di smartphone, tablet o webcam. ♦ Location preferita dai selfisti contemporanei (dai locali thailandesi, che ormai sono social network addict, come dai turisti...
antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] Sushkov è davvero molto «russo» e il suo...