Bertini, Francesca
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Elena Vitiello, attrice teatrale e cinematografica, nata a Firenze (secondo altre fonti a Prato) il 5 gennaio 1892 e morta a Roma il 13 ottobre [...] fatali e infelici (La signora dalle camelie e Diana l'affascinatrice, diretti nel 1915 da Serena; Odette, 1916, di De Liguoro; Fedora, 1916, di De Liguoro e Serena; Il processo Clémenceau e Malìa, 1917, entrambi di Alfredo De Antoni; Tosca e Frou ...
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Knef, Hildegard (propr. Hildegard Frieda Albertine)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e teatrale tedesca, nata a Ulm il 28 dicembre 1925 e morta a Berlino il 1° febbraio 2002. Bella, bionda, ironica [...] stile, e vincendo negli Stati Uniti il premio Mark Twain per il libro Das Urteil (1975). Notevole infine la sua apparizione in Fedora (1978) di Billy Wilder, nel ruolo di una diva che, per prolungare il suo mito, fa recitare al suo posto la figlia ...
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Diamond, I.A.L.
Patrick McGilligan
Nome d'arte di Itek Dommnici, sceneggiatore romeno, naturalizzato statunitense, nato a Ungheni (Romania) il 27 giugno 1920 e morto a Los Angeles il 21 aprile 1988. [...] di C. MacArthur e B. Hecht (già trasposta da Lewis Milestone e da Hawks), con Jack Lemmon e Walter Matthau. Con Fedora (1978), interpretato da William Holden e Marthe Keller, D. e Wilder fecero vibrare con una nota forte la loro filmografia: il ...
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Holden, William
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di William Franklin Beedle Jr, attore cinematografico statunitense, nato a O'Fallon (Illinois) il 17 aprile 1918 e morto a Santa Monica (California) il 16 [...] a favore delle specie in pericolo, H. tornò a segnalarsi come protagonista nella parte del produttore Barry Detweiler di Fedora (1978), complesso e affascinante progetto sul cinema di quello stesso Wilder ‒ ormai settantenne ‒ che lo aveva consacrato ...
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MANFRINI, Luisa (Luisa Ferida)
Jacopo Mosca
Nacque a Castel San Pietro Terme, presso Bologna, il 18 marzo 1914, da Luigi e da Lucia Parini (o Pansini). Figlia unica, crebbe nella campagna romagnola, [...] anche Amore imperiale di A. Wolkoff (Volkov) e Nozze di sangue, un pesante melodramma di G. Alessandrini. Nel 1942 fu Fedora, dall'omonimo dramma di V. Sardou, un ruolo da grande tragica che interpretò con disinvoltura; fra i suoi migliori film Fari ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] figurò nella parte semplice e bonaria dell'ingegnere Tito Sacchi. Nel 1942 s'imposero almeno quattro film di accurata fattura, Fedora di C. Mastrocinque, in cui fu un Loris Ipanov umano e misurato, Bengasi di A. Genina, opera di propaganda bellica ...
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Fonda, Henry (propr. Henry Jaynes)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Grand Island (Nebraska) il 16 maggio 1905 e morto a Los Angeles il 12 agosto 1982. All'esordio a Hollywood [...] La battaglia di Midway, di Jack Smight; Home to stay, 1978, Una casa per sempre, film per la televisione di Delbert Mann; Fedora, 1978, il testamento artistico di B. Wilder; Wanda Nevada, 1979, di Peter Fonda) o nella crepuscolare prova di On golden ...
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selfista
s. f. e m. Chi fa continuamente selfie, in particolare usando la fotocamera di smartphone, tablet o webcam. ♦ Location preferita dai selfisti contemporanei (dai locali thailandesi, che ormai sono social network addict, come dai turisti...
antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] Sushkov è davvero molto «russo» e il suo...