GALLETTI, Domenico (Dominicus Gallettus)
Francesco Bausi
Figlio di Jacopo, nacque a Monte San Savino nel 1443 o nel 1444, come si deduce dall'epitaffio apposto sulla sua tomba, nel quale si afferma che [...] (cui dedicò un carme latino, ricordando il comune amore per la poesia), Giovan Pietro Arrivabene, vescovo di Urbino, e Tommaso Fedra Inghirami (i quali, in due lettere al Gherardi, rispettivamente del 7 febbraio e del 1° apr. 1497, la cui copia ...
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FERNO, Michele
Massimo Ceresa
Nacque da Innocenzo intorno al 1465. La forma più corretta del suo cognome è probabilmente "da (de) Ferno", come risulta, nel Vat. lat. 3966, f. 59v, della Bibl. ap. Vaticana, [...] F. al Leto, nella quale definisce quest'ultimo imperatore e dittatore perpetuo della Repubblica delle lettere, assistito da Tommaso Fedra Inghirami, e nomina vari eruditi suoi collaboratori, tra i quali Sulpizio Verulano, Antomo Volsco e Pietro Marso ...
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tragedia
Emanuele Lelli
L’uomo e i suoi problemi al centro della scena
Tra le più importanti creazioni artistiche che i Greci antichi hanno lasciato alla civiltà occidentale c’è la tragedia, genere [...] Seneca (1° secolo d.C.) sono conservate nove tragedie, incentrate sui miti greci più famosi ed esemplari (Medea, Fedra, Edipo), di carattere letterario e forse destinate alla lettura pubblica in apposite sale. L’unica tragedia di argomento storico è ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] eroine dell'antichità e dei cicli narrativi medievali (Pentesilea, Didone, Europa, Tisbe, Elena, Polissena, Medea, Isotta, Adriana, Fedra, Danae, Drusiana, Semiramide) presentano i dati salienti della loro storia: al decimo posto è inserito il primo ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] , estendendo la trattazione all'esame delle ultime opere dannunziane, completano il discorso critico, fermo, nella prima edizione, alla Fedra (1909).
In questo testo, che è l'unico saggio monografico del G., il metodo che egli era andato configurando ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] del "tragico mediterraneo" ne La nave, "tragedia della razza neolatina e cristiana", la grande virtù evocatrice della Fedra.Pienamente inserito nella vita culturale parigina, il C. visitò mostre di pittura e di scultura, ricavandone dieci ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] , p. 234) della pastorale. Il testo attiva, infatti, una riscrittura allusiva di modelli illustri della tradizione drammatica (la Fedra di Seneca, l'Ifigenia in Aulide di Euripide, l'Edipo di Sofocle), che nobilitano l'umile trama pastorale della ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] (Fasma, Il tesoro) e le traduzioni (la Cicuta di Augier, il Galileo di Ponsard e, con gli esiti migliori, la Fedra di Racine), opere tutte chiaramente riconducibili a quel recupero teorico della tradizione classica greca e latina e di quella francese ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] possibile perfino il recupero di un classico manierato come Racine, perché capace di creare dei grandi personaggi drammatici (La "Fedra" di Racine, 1856). In questo ambito, infine, si configura una delle prime, ma già precise professioni di "realismo ...
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noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...
chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità la mappa con gli scontri (nei tipi...