(gr. Φαίδρα, lat. Phaedra) Figlia di Minosse e di Pasifae, sorella di Arianna, diviene moglie di Teseo che l'aveva portata con sé nella fuga da Creta. Secondo l'elaborazione del mito fatta da Euripide in due tragedie (un Ippolito velato, non giunto a noi, e poi l'Ippolito coronato) F., presa da folle amore per il figliastro Ippolito, casto seguace di Artemide, e da lui respinta, si uccide accusando ...
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Fedra
Riccardo D'Anna
Il labirinto delle passioni
Personaggio mitologico della letteratura greca, Fedra è divenuta nei secoli il simbolo della passione amorosa femminile: il suo destino tragico ha colpito [...] in Euripide; tuttavia, all'annuncio della fine del giovane, Fedra rivela la verità, scagiona Ippolito e si toglie la vita buona coscienza che lo indirizzerebbe verso il bene.
Riflessi moderni
Fedra rappresenta e assume su di sé le ferite di un mondo ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] chiome in suo onore, e dove se ne venerava la tomba.
Il personaggio teatrale e letterario
La vicenda di Ippolito e di Fedra è narrata in una delle tragedie a noi giunte di Euripide, rappresentata nel 428 a. C., tragedia fortunatissima e imitata da ...
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Nome d'arte dell'attrice tragica Marie-Antoinette-Joseph Saucerotte (Parigi 1756 - ivi 1815). Figlia d'arte, esordì giovanissima alla Comédie (1772), riscuotendo enorme successo; allontanata in seguito [...] il Terrore, fu liberata nel 1794. Intelligente, originale, eccelleva nei ruoli delle eroine di grande carattere (Agrippina, Fedra, Semiramide). Napoleone le affidò la direzione delle due compagnie incaricate di diffondere in Italia il teatro francese ...
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Racine, Jean
Mirella Schino
La poesia del teatro
Jean Racine è stato poeta e autore drammatico, uno dei più grandi della storia della letteratura francese. Tuttavia, a differenza di quanto, nello stesso [...] , gonfia di passione. Racine riesce però a creare nello spettatore e nel lettore un moto di simpatia per l’incestuosa Fedra, vittima di Venere.
Racine privilegia i soggetti classici, i più adatti al pubblico raffinato, di corte, cui le tragedie sono ...
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Attrice italiana (n. Milano 1934). Si affermò in Romeo e Giulietta di Shakespeare nel 1954, imponendosi per grazia e spontaneità, doti che le hanno permesso di interpretare con molto successo nel 1957 [...] (1970); La signorina Giulia di Strindberg (1976); Zio Vania di Čechov (1978); Antonio e Cleopatra di Shakespeare (1982); Fedra di Racine (1984). Ha anche recitato, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, in diversi sceneggiati televisivi (tra i ...
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Pseudonimo del regista e teorico del teatro A. Kornbliet (Romny, Poltava, 1885 - Mosca 1950). Attore con la Kommisarževskaja, regista in varî teatri, fondò nel 1914 il Kamernyj Teatr ("Teatro da camera", [...] una linea di assoluta autonomia del teatro, rappresentò soprattutto arlecchinate e tragedie (Salomé di O. Wilde, 1917; Fedra di Racine, 1921). In seguito si avvicinò al teatro sovietico, affrontando il problema del contenuto sociale del repertorio ...
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("La commedia della pentola") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Ritenuta comunemente posteriore al 195, viene datata al 194 o al 191 a.C.; deriva il titolo da una pentola [...] piena d'oro che custodisce gelosamente nel timore che gli venga sottratta. Il giovane Liconide è innamorato della figlia di Euclione, Fedra, ma questa, non avendo una dote, è stata promessa in sposa dal padre a Megadoro, un vicino di casa disposto a ...
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Attrice tedesca (n. Flensburg 1943). Formatasi ad Amburgo con E. Marks, esordì nei teatri di Wiesbaden e Mannheim; rivelatasi in Kabale und Liebe (1967) e Torquato Tasso (1969), diretti da P. Stein, e [...] introspezione, prediletta da importanti registi come C. Peymann (Ritt über den Bodensee, di P. Handke, 1971), Stein (Orestea, 1981; Fedra, 1987), K.-M. Grüber (Geschichten aus dem Wienerwald di Ö.Horváth, 1972), R. Wilson (Orlando da V. Woolf, 1990 ...
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Attrice tragica (Cividale del Friuli 1822 - Torino 1906); figlia d'arte, esordì a 14 anni. Dal 1837 al 1840 nella Compagnia reale sarda, nel 1841 passò nella Mascherpa e nel 1846 fu con L. Domeniconi. [...] l'universale ammirazione. Ebbe parte notevole nelle vicende politiche e diplomatiche del Risorgimento. Tra le sue maggiori interpretazioni: Fedra di Racine, Mirra di Alfieri, Maria Stuarda di Schiller, Medea di G.-M. Legouvé. Autrice di interessanti ...
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noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...
chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità la mappa con gli scontri (nei tipi...