Genomica
EEDOARDO BONCINELLI
di Edoardo Boncinelli
Genomica
sommario: 1. Introduzione. 2. Dalla genetica alla genomica. 3. Evoluzione del concetto di gene. 4. L'analisi dei genomi. a) Individuazione [...] in microprovette diverse. Dopo aver immerso il chip in un bagno contenente l'RNA estratto, ad esempio, da una cellula di fegato, si va a osservare a quali macchioline questo si è legato, che rappresentano altrettanti geni che sono attivi in quella ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] e gli Adenovirus enterici. I Papovavirus possono invece interessare il tratto distale dell’intestino. Il coinvolgimento del fegato può occasionalmente avvenire nel corso di infezioni da vari v., detti appunto v. epatitici minori per differenziarli ...
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tenia anatomia Denominazione comune a molte formazioni anatomiche nastriformi, dette anche benderelle o strie: t. del colon, ciascuna delle 3 formazioni di tessuto muscolare che percorrono il colon in [...] l’epitelio intestinale, migra per via sanguigna o linfatica e raggiunge la sua sede definitiva (muscoli, peritoneo, fegato ecc.). Ivi si trasforma nello stadio larvale incistato (forma cistica), o cisticerco, la cui membrana interna germinativa ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...]
Per le regioni HI, HII ➔ gas.
Biologia
In biochimica, vitamina H, o antiseborroica o biotina: è contenuta nel tuorlo d’uovo, nel fegato ecc.; la sua carenza provoca seborrea. È reperibile in due forme: α e β.
I simboli H1 e H2 indicano i recettori ...
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Difese contro le infezioni virali
Pietro Pala
(Department of Respiratory, Medicine National Heart and Lung Institute at St Mary 's, Imperial College School of Medicine, Londra, Gran Bretagna)
Tracy [...] utilità futura per l'ospite si moltiplicano ed escono dal timo; circolano poi attraverso i linfonodi, la milza, il fegato, l'intestino, la cute e altre regioni, cercando nuovi complessi MHC/peptide sulla superficie delle cellule ospiti. Una volta ...
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In biochimica, composto costituito da 4 gruppi pirrolici (designati con le lettere A, B, C e D) collegati ad anello mediante ponti metinici =CH−:
Non è presente in natura ma forma il nucleo di composti [...] da deficit dell’enzima emesintetasi e nota come protoporfiria eritropoietica. Alla porfiria epatica, così detta perché ha nel fegato la sede del difetto metabolico appartengono: a) la porfiria acuta intermittente, che insorge in adolescenti e giovani ...
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urico, acido Acido organico, triossiderivato della purina; è una sostanza bianca, cristallina, pochissimo solubile in acqua, solubile in alcoli e in glicerina; si decompone a caldo sviluppando acido cianidrico. [...] alimentari.
L’uricotelismo è il particolare orientamento del metabolismo dei composti azotati per il quale il fegato protegge l’organismo dall’ammoniaca liberatasi dalla deamminazione degli amminoacidi delle proteine, trasformandola in acido urico ...
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Schistosomatidi Famiglia di Platelminti Trematodi Digenei con 10 generi cosmopoliti che, parassiti dei vasi sanguigni di Uccelli e Mammiferi, determinano gravi forme morbose (schistosomiasi). Il genere [...] nell’Estremo Oriente, le femmine del parassita (Schistosoma japonicum; v. .) si localizzano invece prevalentemente nei vasi del fegato, della milza, dell’intestino e del polmone: le uova vengono eliminate con le feci o rimangono nella compagine dei ...
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Escrezione
Francesco Figura
L'escrezione (dal latino excretio, "vagliatura", derivato di excernere, "vagliare, evacuare") è il processo mediante il quale gli organismi viventi sono in grado di eliminare [...] umano sono presenti anche altri cataboliti, quali, per es., acido urico, sali di ammonio e creatinina.
Il fegato elabora alcuni prodotti di escrezione, soprattutto colesterolo e pigmenti biliari. La bilirubina, il principale di questi, deriva dalla ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] organi di senso. L’entoderma dà origine agli elementi epiteliali di gran parte del canale digerente, delle ghiandole annesse (fegato e pancreas) e degli organi respiratori. Il terzo foglietto forma un cordone massiccio di grosse cellule: la corda ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...