In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] , rilasciamento dell’utero, dell’intestino e della muscolatura bronchiale, vasodilatazione a livello dei muscoli scheletrici e del fegato.
Storicamente, il primo r. studiato, e quello meglio conosciuto, è il r. per l’acetilcolina, che interviene ...
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Anatomia e medicina
Anatomia comparata e umana
Nell’embriologia dei Vertebrati, genericamente il termine indica l’inserzione del peduncolo del sacco vitellino nel mezzo della superficie ventrale dell’embrione [...] intrafetali, invece, vanno incontro a un processo di fibrosi trasformandosi, rispettivamente, la vena nel legamento rotondo del fegato e le arterie nei legamenti vescico-ombelicali laterali.
Nella donna, subito dopo il parto, il cordone viene prima ...
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Elemento chimico di numero atomico 9, peso atomico 19,00 (se ne conosce un solo isotopo stabile, 199F). A temperatura ambiente si presenta come un gas di colore giallo pallido, capace di liquefare solo [...] alterazioni dentarie (decalcificazione della dentina e dello smalto), bronchiti e gastroenteriti croniche, degenerazione del fegato e del rene e alterazioni scheletriche (osteosclerosi, calcificazione di legamenti articolari ecc.). La cura ...
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MILZA (XXIII, p. 328)
Carlo GAMNA
Nell'ultima quindicina d'anni non sono state acquisite, intorno alla milza e alle sue malattie, nuove conoscenze di notevole rilievo. Si è piuttosto perfezionato in [...] di lesioni sclerosiderotiche (aree e noduli di Gamna), che hanno origine vascolare, ed assente o rara la partecipazione del fegato. Pure in questo gruppo si hanno forme che possono essere riferite a fattori etiologici determinati, in primo luogo la ...
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TESSUTO
Raffaele Geremia
(XXXIII, p. 703)
Biologia. - Il termine t. è usato in istologia, anatomia microscopica e in genere in biologia per definire raggruppamenti di cellule che svolgono la stessa [...] stesse a conservare la capacità di dividersi per tutta la durata della vita dell'individuo. È il caso del fegato e dell'endotelio dei vasi sanguigni. È stato dimostrato con metodi autoradiografici che le cellule epatiche differenziate si dividono ...
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Ricambio, malattie del
Francesco Beguinot
Le m. del r. costituiscono un numeroso gruppo di patologie che sono dovute ad alterazioni in diversi distretti del metabolismo. Fra queste, le malattie complesse [...] è variabile nei diversi gruppi etnici. L'insulino-resistenza compare quando le cellule dell'organismo, in particolare nel fegato, nel muscolo scheletrico e nel tessuto adiposo, divengono meno sensibili o resistenti all'insulina, l'ormone prodotto dal ...
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Negli ultimi decenni anche la terminologia attinente alla d. si è adeguata alla necessità di esprimere nuovi concetti, di definire ruoli professionali prima inesistenti e di rispecchiare certi contenuti [...] sussiste un'estrema compromissione della sintesi protidica da parte del fegato, causa prima dell'ipoprotidemia che, a sua volta, crea l'utilità degli epatoprotettori nel trattamento delle malattie del fegato) e a contenere i danni di un irrazionale ...
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SIEROTERAPIA (XXXI, p. 725)
Brenno BABUDIERI
Alfredo CURATOLO
In questi ultimi anni le indicazioni deìla sieroterapia non si sono gran che estese, anzi in qualche campo si sono piuttosto ridotte. Questo [...] dell'accesso anafilattico e della malattia da siero. Per il cosiddetto ittero da siero o ittero da siringa, v. fegato, in questa App.
Bibl.: H. Schmidt, Grundlagen der spezifischen Therapie, Berlino 1940; H.J. Parish, Bacterial and Virus diseases ...
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JEMMA, Rocco
Italo Farnetani
Nacque a Laureana di Borrello, in Calabria, il 16 ag. 1866 da Giuseppe e da Adelaide Corcione.
Terminati gli studi secondari, lo J., anziché avviarsi alle discipline giuridiche [...] -932, e in Atti della R. Accademia medico chirurgica di Napoli, LXIX [1915], pp. 151-155; Sull'ascesso del fegato, in LaPediatria, XXV [1917], pp. 129-139; Breve nota storica sull'introduzione dell'antimonio nella terapia della leishmaniosi interna ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] embrionale, la sua successiva localizzazione solo in alcuni organi (fegato, milza, linfonodi), quindi il suo confinamento, dopo la completamente non appena inizia la funzione emopoietica del fegato. Circa la natura delle leucemie, interpretò tali ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...