OVINI (dal lat. ovis)
Cesare GUGNONI
Albino MESSIERI
Denominazione con la quale comunemente si indicano la Capra e la Pecora.
I. La capra.
La capra (lat. Capra hircus L.; Ovis capra Sanson; fr. chèvre; [...] . Talvolta si ha notevole mortalità A scopo terapeutico sono stati usati con ottimo effetto diversi preparati a base di felcemaschio. Dal lato profilattico ha importanza la bonifica dei pascoli e la distruzione dei parassiti nel loro stadio larvale ...
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MEDICINALI, PIANTE
Fabrizio CORTESI
Con questo nome, e anche con quello di officinali (da officina "farmacia"), s'indicano quei vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici.
L'uso [...] saponaria, 0,320; sedano, 0,300; tarassaco, 0,220; valeriana, 0,290. - Bulbi, tuberi, rizomi: calamo, 0,250; colchico, 0,340; felcemaschio, 0,250-0,320; gramigna, o,400; imperatoria, 0,220; scilla, o, 180-0,220. - Gemme: abete, 0,385; pioppo, 0,360 ...
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TENIE (dal gr. ταινία "nastro"; lat. scient. Taeniidae Ludwig.)
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Agostino PALMERINI
Si riuniscono sotto questa voce i rappresentanti di una famiglia dell'ordine Cyclophyllidea, [...] , a digiuno, si somministra il vermicida. Fra i varî vermifughi noti, uno dei più attivi è l'estratto di olio etereo di felcemaschio, che, in capsule da 50 centigrammi, si dà alla dose complessiva di 6-8 grammi. Si fanno ingoiare le capsule alla ...
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VERMINOSI
Nino Baboni
Si chiamano così in patologia veterinaria malattie parassitarie dovute alla presenza di vermi nell'interno del corpo e molto spesso nell'apparecchio gastro-intestinale. Le verminosi [...] e alla sua localizzazione) alla kamala, kusso, noce d'areca, seme santo, emetico, acido arsenioso, felcemaschio, acido filmaronico, timolo, essenza trementina, solfato e tetracloruro di carbonio, olio di chenopodio, tetracloroetilene, liquido ...
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PROTALLO (dal gr. πρό "prima" e ϑαλλός "tallo")
Valeria Bambacioni
Con questo nome s'indica nelle piante la generazione sessuata delle Pteridofite, delle Gimnosperme e delle Angiosperme. Deriva da una [...] impiantati nella pagina inferiore su cui si localizzano anche gli organi della riproduzione sessuale, spermatangi e oangi (felcemaschio, capelvenere, ecc.) ovvero come un corpo tuberoso. In questo caso esso può essere ipogeo, e quindi incoloro ...
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KOUSSO
Alberico Benedicenti
. Droga costituita dai fiori femminili di una rosacea arborea delle montagne dell'Abissinia, la Brayera anthelmintica (o Hagenia abissinica). È un buon tenifugo, se i fiori [...] kosina, poco attiva, e la kosotossina, sostanza amorfa, attivissima, dotata di tutti i caratteri di quei composti azotati, di tipo acido, che si estraggono dal felcemaschio (R. Boehm e allievi). Coi fiori si fanno decotti, si preparano pillole, ecc. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] ’interruzione della catena di trasmissione della malattia e per il trattamento dei pazienti con estratto etereo di felcemaschio.
Contributi importanti vennero anche dallo sviluppo della virologia. Nel 1896 Giuseppe Sannarelli (1864-1940), mentre era ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] del XVIII sec., almeno a giudicare dal forte interesse che si aveva in quel periodo per gli antielmintici, quali felcemaschio, fiori di artemisia e crisantemo, e limatura di stagno. Medici e chirurghi che operavano nelle colonie, riportarono a casa ...
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PARONA, Ernesto
Maria Carla Garbarino
PARONA, Ernesto. – Nacque a Corteolona, in provincia di Pavia, il 19 novembre 1849, in una famiglia di antica nobiltà pavese originaria della Lomellina, da Angelo, [...] patologia e alla terapeutica, s. 3, vol. 72, 1881, pp. 363-365; Virtù antielmintica dello estratto etereo di felcemaschio, Firenze 1899).
Tra le altre pubblicazioni nel campo dell’elmintologia, si possono ricordare i lavori sul Botricefalo lato (Il ...
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(fr. amulette; sp. amuleto; ted. Amuleti ingl. amulet). Il termine ci viene dal latino amuletum, forse derivato da amoliri "allontanare"; assai meno probabile l'etimologia che lo riconduce all'arabo ḥimālah, [...] le corna; della volpe le unghie o la coda e il fegato del maschio, contro la tisi polmonare; della serpe la spoglia, lo scheletro, i portentosi contro le mutilazioni; i bavaresi qualche fuscello di felce imbevuto di una goccia del proprio sangue. Gl' ...
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felce
félce s. f. [lat. fĭlix (o fĭlex) -lĭcis]. – Nome con cui si indicano le varie piante di una classe delle pteridofite, che ha in ital. la denominazione di felci e in lat. scient. quella di Filicatae o Filicopsida: sono tutte perenni,...
maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i gameti maschili destinati a fecondare i...