Roberto, figlio di Tancredi d’Altavilla, detto “il Guiscardo” (ossia ‘astuto’ in antico francese), duca di Puglia e di Calabria, unico capo dei Normanni in Italia, famoso per la sua presuntuosa tracotanza, [...] e facesse presagire già sin dall’inizio la conclusione non felice dell’impresa. […] Anche la nave sulla quale si diressero a Costantinopoli:sapevano infatti da gran tempo che l’impero dei Romani si era ridotto a nient’altro che crapula ed ebbrezza e ...
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Il fr. 63 K.-A. dei Facchini di Ermippo – poeta comico contemporaneo di Aristofane e autore, secondo la Suda (ε 3044 Adler), di quaranta drammi, di cui sono stati tramandati 94 frammenti e 10 titoli (tra [...] V sec. a. C. determinò (per usare una felice espressione di Ehrenberg 1957, pp. 197-199) una vera and Agriculture: The Economic Impact of Devastation in Classical Greece, in «Greek, Roman and Byzantine Studies», n° 42, 2001, pp. 225-253.Torchio, M. ...
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Gianni Rodari, con le sue poesie-filastrocche sul Natale, celebrando la bellezza dell’arte, il valore della condivisione e l’incanto di questa festa, così scrisse: «Se comandasse lo zampognaro / che scende [...] , ospite dei Rev. mi Canonici Giuseppe, Michele e Felice Zamparelli, nel corso della Novena alla Beata Vergine Maria de' Ficoroni F., Le maschere sceniche e le figure comiche d'antichi romani, Roma, Stamperia di Antonio de Rossi, 1736.de Marra G., ...
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Tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di FeliceRomani, Norma debuttò il 26 dicembre del 1831 al Teatro alla Scala di Milano, inaugurando la stagione del carnevale, come già successo [...] l’anno prima con Capuleti e Montecchi. Contr ...
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Per scrivere il libretto dell’opera che avrebbe inaugurato la nuova stagione del Teatro alla Scala di Milano nel dicembre del 1831, Vincenzo Bellini decise di rivolgersi ancora al suo librettista di fiducia, [...] FeliceRomani, con cui aveva iniziato a co ...
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«Né cum altra aviditate e desiderio veniamo noi e gli altri egrotanti e oppressi da varii morbi del corpo a bere questa saluberrima aqua porretana, che se fazano le pie e felice anime al luoco del purgatorio, [...] acciò che, detersa e purgata ogni rubigi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....
Letterato e librettista (Genova 1788 - Moneglia 1865). Giornalista (diresse dal 1834 la Gazzetta ufficiale piemontese), ammiratore di V. Monti, lasciò versi (Poesie liriche, post., 1883) e racconti (Novelle e favole in prosa e in versi, post.,...
Nacque in Teo una delle dodici città della confederazione ionica dell'Asia Minore assai probabilmente circa l'olimpiade LII (572 a. C.). Il nome del padre di lui ci è tramandato sotto varie forme: Partenio, Eumelo, Aristocrito, Scitino: la più...