Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA
L. Breglia
R. Grousset
J. Auboyer
Una storia della o. antica manca ancora, né è ancora possibile tracciarla nonostante che, da un decennio circa a [...] del re Zer ad Abido (I dinastia, agli inizi del III millennio circa) ci restituisce i bracciali di una principessa (splendido fra una nota di ricchezza discreta e raffinata; ma ancora più felice è una seconda collana - anche essa una catena - cui ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] ; ''Capitelli di mitologia''. Da un tempio romano alla chiesa di San Felice in Pisa, un reimpiego e un restauro, a cura di S. 18; L. de Lachenal, Spolia. Uso e reimpiego dell'antico dal III al XIV secolo, Milano 1995; V. Pace, Arte federiciana e arte ...
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Vedi CELTICA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CELTICA, Arte
P.-M. Duval
Red.
P.-M. Duval
P.-M. Duval
Con questa espressione si designano quelle forme di arte e quel gusto che si son manifestati nel corso [...] delle invasioni barbariche che, come disse con felice espressione Albert Grenier, col loro avvento portarono Lantier - J. Hubert, Les Origines de l'Art Français, Parigi 1947, I, parte, III: L'art de l'âge du Fer; R. Joffroy, La tombe de Vix (Côte-d' ...
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NEGRO
G. Becatti
Tra le varie popolazioni barbariche del mondo antico, la negra ha più d'ogni altra attratto l'interesse degli artisti che ne hanno dato vivaci caratterizzazioni. Sebbene sotto il nome [...] a rana in uno dei frammenti. Al Medio-Minoico III appartiene invece un frammento di rilievo in stucco dipinto raffigurante creazione ionica del VI sec., che trova la più felice e umoristica formulazione nella nota idria ceretana a Vienna. Nella ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] XVI, Firenze 1958, pp. 313-320; Ch. Mitchell, FeliceFeliciano antiquarius, in Proceedings of the British Academy, XLVII (1961), di S. Mostaccio, in Caterina Vigri. La santa e la città, III, Firenze 2001, pp. XXXI-XXXVIII; P. Tosetti Grandi, G. M ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] stessa chiesa dalla più complessa composizione dell'arca dell'arcivescovo Felice (m. nel 725) che si rifà al tipo 'arrivo dei Normanni, in Storia d'Italia, a cura di G. Galasso, III, Torino 1983, pp. 3-126; F. Burgarella, Bisanzio in Sicilia e nell ...
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Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO (aquae ductus)
G. Carettoni
Quasi tutti i popoli mediterranei, raggiunto un certo grado di evoluzione civile, hanno provveduto all'incanalamento e alla [...] , allorché l'acqua Vergine, col nome di Acqua Felice, fu restaurata da Niccolò V (1453). I successori Thouvenot, Volubilis, 1949, p. ii, 32, 45 s.), Zama Maior (Gauckler, iii, p. 147 s.).
Grecia e Oriente: Aspendos (a. ad arcate sovrapposte, con ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (ἡ Ηϕεσος, Ephésus)
P. Romanelli *
P. Romanelli
L. Guerrini
Città dell'Asia Minore, originariamente centro indigeno e sede assai venerata di un culto [...] le foci del Piccolo Meandro, il Caistro degli antichi, felice per la sua posizione sulle rive di un golfo profondo un orologio nel centro. L'ultima ricostruzione è della prima metà del III sec. d. C. Altri portici, sul tipo delle stoài ellenistiche, ...
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GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] felix l., la quale significa che il liberto Felice ha dedicato questa erma al G. del suo del 7 a. C. Musei Vaticani, Sala delle Muse, n. 516 a: G. Lippold, Vat. Kat., iii, p. 63 ss., tav. 31. - G. Caesaris su un altare a Napoli: I. Scott Ryberg, ...
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MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] Hera e di Atena, si era innamorata di Giasone, l'eroe superò felicemente tutti i pericoli e conquistò il vello d'oro. In seguito M. di Ecate, la spettrale regina di ogni magia (Apoll. Rhod., iii, 251 ss.). Sui vasi delle Peliadi (Simon, 207) della ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...