ROTIFERI (lat. scient. Rotatoria; ted. Rädertierchen; ingl. wheel animalcules)
Pasquale Pasquini
Scoperti probabilmente da J. Harris nel 1696 e descritti più ampiamente da Eichhorn prima (1761), da C. [...] " o d' "inverno", resistenti cioè a condizioni sfavorevoli; quelle partogenetiche, in certe condizioni, possono dare origine a maschi e a femmine e sono di dimensioni diverse, più piccole quelle maschili, più grandi le femminili. In molte specie vi è ...
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Genere di Mammiferi della sottofamiglia dei Suini (v.), il quale comprende animali di grossa o media statura, con coda di media lunghezza, e con 6 paia di capezzoli. Formula dentaria
Gl'incisivi inferiori [...] nei campi di patate, bietole, frumento, granturco e legumi. Dopo una gravidanza variabile secondo l'età da 16 a 20 mesi, la femmina partorisce da 4 fino a 12 piccoli, che sono tenuti nascosti per circa 2 settimane e poi seguono la madre agilissimi e ...
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SHAKERS ("scuotitori")
Con questo nome furono designati anche i seekers ("cercatori") inglesi, precursori dei quaccheri (v.) e anche, talvolta, costoro; ma il nome fu dato soprattutto a un gruppo di quaccheri [...] e il peccato di Adamo come un'impurità sessuale: della divinità, in quanto maschio, si ebbe la rivelazione con Gesù; in quanto femmina, con Ann Lee. Pertanto con essa si ebbe il secondo avvento del Verbo, e i credenti in esso sono come nel Regno di ...
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HUGGINS, Charles Brenton
Claudio Massenti
Chirurgo, nato a Halifax (Canada) il 22 settembre 1901. Conseguito il M.D. a Harvard nel 1924, ha svolto la maggior parte della sua attività di chirurgo nell'università [...] della mammella e riuscì a dimostrare che tale condizione caratterizzava i cancri della mammella indotti nel ratto femmina dagl'idrocarburi cancerogeni (1959) e dalle radiazioni ionizzanti (1963). Sulla base dei risultati ottenuti con questo test ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] sono di fatto l’unico modo che l’italiano abbia per designare una certa realtà: ad es., per dire «la femmina del camoscio» si deve usare il settentrionalismo camozza, che pur tuttavia è familiare soltanto ai parlanti valdostani, piemontesi o trentini ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] dal carcere (come da lettera a Federico Badoer) e dalle malattie (come da lettera ad Anton Giacomo Corso). Padre di una femmina, che il marito, Fortunato Martinengo, lodò in una lettera al suocero, e di un Marcello, di cui lo stesso D. dette ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] da un'ampia fessura del palato; si presenta in un caso su 2500 nascite ed è molto più frequente nelle femmine che nei maschi; sembra essere legata a un fenomeno di ereditarietà multifattoriale (interazione tra fattori genetici e ambientali) ed è ...
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Coppia
Corrado Pontalti e Bruno Callieri
Il termine coppia deriva dal latino copula, "legame, congiunzione". La coppia, nel significato di due persone legate da un rapporto, per es. quello amoroso fra [...] comprensibile come la mitopoiesi universale abbia tematizzato la differenza fondando tutti i miti di origine sulla relazione maschio-femmina, immagine rappresentativa ultima di tutte le differenze in cerca di unità e non di lacerazione. La coppia è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il graduale regresso della peste non è dovuto solo alla ridotta virulenza del bacillo, [...] esige, comunque, che i figli contraggano matrimoni convenienti e che a loro volta generino figli maschi. La nascita di una femmina è spesso un grosso dispiacere, anche se, con opportune nozze, e portando congrue doti, dà la possibilità di effettuare ...
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MALATESTA (de Malatestis), Ferrantino
Anna Falcioni
Figlio di Malatesta detto Malatestino dall'Occhio e di Giacoma dei Rossi, nacque in una data imprecisabile da collocare intorno alla metà dell'ottavo [...] con il matrimonio tra il M. e Belluccia, sorella di Tano, avvenuto prima del 1307 e dal quale nacquero una femmina, Samaritana, e due maschi, Malatestino Novello e Pandolfino.
Progressivamente il M. godette di una sempre più larga autonomia in seno ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...