UGOLETO, Angelo
Andrea Canova
(Angelus Ugoletus, Angelus de Ugoletis). – Figlio di Ilario, a sua volta figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Parma in una data imprecisata, ma entro il 1449, visto [...] testamento, mentre Gasparina era incinta: se il nascituro fosse stato maschio sarebbe divenuto erede universale; se fosse stata femmina avrebbe ricevuto la proprietà della casa paterna e denaro: il resto dei beni sarebbe andato agli eventuali figli ...
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orsi, panda e orsetti lavatori
Giuseppe M. Carpaneto
Nel mondo dei plantigradi
La famiglia degli Ursidi comprende i più grossi rappresentanti dell’ordine dei Carnivori, caratterizzati però da una dieta [...] l’allevamento dei piccoli. Essendo privi di istinto paterno, i maschi rappresentano un pericolo per i loro stessi figli e le femmine devono spesso difendere i cuccioli dal loro appetito. L’organo di senso più sviluppato è senza dubbio l’olfatto, come ...
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GUARINI, Alfonso
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara intorno al 1487 da Battista, figlio del celebre umanista Guarino. Ebbe sei sorelle e due fratelli; il fratello maggiore Alessandro fu segretario nella [...] dalla preoccupazione di trovare marito a Issiphile, figlio in realtà maschio che la moglie del mercante ha spacciato per femmina pur di evitarne la forzata partenza per Cordova, imposta da Vesufilo a tutti i figli affinché imparino l'arte ...
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sembiante (sost.)
Alessandro Niccoli
Vocabolo proprio della tradizione lirica provenzaleggiante e stilnovistica; ricorre in tutte le opere di D., compresi il Fiore e il Detto; è usato al singolare e [...] divinità mitologiche: Rime LXXXIII 104 cotante / persone... / sembiante portan d'omo; If XX 40 Tiresia... mutò sembiante / quando di maschio femmina divenne; Lucifero è la creatura ch'ebbe il bel sembiante (XXXIV 18); in Fiore XVII 5 sono ricordati i ...
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SODERINI, Niccolò
Vieri Mazzoni
di Geri. – Nacque non più tardi del secondo decennio del Trecento, se già prima del 1343 aveva svolto funzioni dirigenziali nella compagnia degli Acciaiuoli: cresciuto [...] -78) – tra Firenze e la Chiesa.
Così si esprime infatti il cronista: «nel detto anno addivenne che in Firenze avea una femmina, la quale avea nome Caterina [...]. Questi, che mestavano alla Parte, molto la vedeano volentieri, ed infra gli altri erano ...
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Aurenche, Jean
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore francese, nato a Pierrelatte (Drôme) l'11 settembre 1904 e morto a Bandol (Var) il 29 settembre 1992. Nella sua lunga carriera scrisse più di settanta [...] ) da Aymé, tutti diretti da Autant-Lara; Gervaise (1956) di Clément, tratto da É. Zola; La femme et le pantin (1958; Femmina) di Julien Duvivier da P. Louÿs. Nel 1956 A. firmò insieme a Jacques Prévert la riduzione cinematografica del romanzo di V ...
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comportamento sociale
Augusto Vitale
La trasmissione culturale
Apprendere socialmente rappresenta un’alternativa, o una scelta parallela, all’imparare individualmente basandosi sulla propria esperienza. [...] Macaca fuscata) nell’isola di Koshima. Questo comportamento, messo in atto per la prima volta da una giovane femmina particolarmente creativa, si è propagato ad altri membri della popolazione mediante processi di apprendimento sociale. Una differenza ...
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Sizii
Arnaldo D'addario
Antica consorteria fiorentina, ricordata da Cacciaguida, insieme con gli Arrigucci, tra le casate i cui membri nel sec. XII già eran tratti / a le curule (Pd XVI 107-108), partecipando [...] chiesa di San Tommaso. Questo Giovanni fu l'ultimo della sua stirpe, non avendo avuto figli maschi ma solo una femmina.
Bibl. - Gli eruditi e i genealogisti fiorentini dei secoli XVI - XVIII non hanno dedicato molta attenzione a questa casata, che ...
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viti, chiodi e incastri
Marina Carpineti
Strumenti per fare... e per disfare
Avvitare, inchiodare e incastrare: tanti modi per costruire. Nel loro uso più comune, viti, chiodi e incastri servono per [...] si ottiene inserendo una parte sporgente, detta maschio, in una parte concava, sagomata in modo da accettare il maschio e bloccarsi, detta femmina. La geometria di un incastro dipende da vari fattori, tra cui l’uso che se ne deve fare e il materiale ...
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BARTOLOMEI, Niccolosio (Niccolò)
Guido Pampaloni
Mercante e uomo politico, di famiglia lucchese, nacque a Venezia nel 1311, dove il padre Gardo si era recato poco prima (1309-1310) coi suoi e con altre [...] Diversi dei Quartigiani da Lucca, altra famigha rifugiatasi a Venezia negli anni 130913io, dalla quale ebbe tre figli, una femmina e due maschi, con uno dei quali, Stefano o Stefanino, si estinse nel Quattrocento questo ramo della famiglia Bartolomei ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...