Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] ' di panni carnevalescamente boccacceschi.
Nel cinema francese, Jean-Luc Godard con Masculin, féminin (1966; Il maschio e la femmina), o prima ancora L. Malle con Les amants (1958), avevano spinto la rappresentazione del desiderio e del piacere ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] 1975) di Monicelli, La terrazza (1980) e La famiglia (1987) di Scola, Tutti dentro (1984) di Sordi, Speriamo che sia femmina (1986), Parenti serpenti (1992) e Panni sporchi (1999) ancora di Monicelli, e Los negros también comen (1988; Come sono buoni ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] le temps d'un retour, 1963, Muriel, il tempo di un ritorno) e poi alcuni film di Godard (Masculin, féminin, 1966, Il maschio e la femmina; Deux ou trois choses que je sais d'elle, 1967, Due o tre cose che so di lei) e di Bresson (Au hasard Balthazar ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] orientarsi sulla routine degli attori scadenti, magari con la scusa che essi sono la maggioranza.
Il corpo finto: maschio e femmina
Nel buon attore di teatro, il corpo finto è ricostruito, architettato di bel nuovo nella sua interezza. Un esempio ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] (un noir ancora della Fox, lo studio da cui era uscito il primo mélo-noir a colori, Leave her to heaven, 1946, Femmina folle, diretto da John M. Stahl), Marilyn Monroe fugge dal marito assassino su per l'oscurità di una scala senza fine in una ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] : di richiamo medievaleggiante, a connotazione oscurantista, nella casa dell'inventore malvagio che manda in giro il suo maligno robot-femmina a ingannare gli operai e incitarli a una rivolta che si ritorcerà contro di loro; e di affermazione di fede ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] (J.-L. Godard, da À bout de souffle, 1960, Fino all'ultimo respiro, fino a Masculin féminin, 1966, Il maschio e la femmina, ne è maestro): il risultato di questo tipo di intervento è di evidenziare l'architettura su cui s'appoggiano le immagini e i ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] d'argento, 1996, di Ferreri; La notte di San Lorenzo, 1982, dei fratelli Taviani; Voltati Eugenio, 1980, di Comencini; Speriamo che sia femmina, 1986, di Monicelli; Once upon a time in America, 1984, C'era una volta in America, di Leone; La nuit de ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...