LIPARI, Pittore di
A. D. Trendall
Ceramografo principale del Gruppo di Lipari (v.). Gli si possono attribuire circa cinquanta vasi.
Tra i vasi di grandi dimensioni, le forme da lui preferite sono la [...] nella zona dei manici, per indicare il punto esatto in cui doveva essere inserito il coperchio; 4) il modo di disegnare il corpo femminile con i seni rotondi e l'ombelico a forma di mandorla, sormontato da due linee; 5) il modo di rendere i capelli ...
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EUMARES (Εὔμαρος, Εὐμάρη, Eumares)
M. B. Marzani
Pittore di Atene della metà del sec. VI a. C. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 56), fu il primo che in pittura distinse l'uomo dalla donna, forse con [...] , pensando che E. fosse, oltre che pittore, anche scultore, come Antenor, oppure ceramografo.
La distinzione delle figure maschili da quelle femminili con il colore più scuro è molto più antica di E. e, se intesa in questo senso, la notizia di Plinio ...
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PARRISH, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo campano attivo, forse a Capua, circa la metà del IV secolo. Discende dalla tradizione della bottega del Pittore di Cassandra e dei suoi seguaci. Attorno alla [...] di P. spesso fraintese.
Modico è l'uso del colore bianco aggiunto che solo raramente è impiegato per le carni femminili. Tipica è la composizione di palmette e di riccioli sotto le anse. In genere sono preferite le figure in riposo: caratteristici ...
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METUIA
S. de Marinis
Su uno specchio, già facente parte di una collezione privata a Parigi (G. Kürte, Et. Sp., v, tav. 93), il nome M. designa la figura di Medea (v.), rappresentata in piedi dietro [...] che lo renderà fatato.
Inoltre si è voluto leggere come M. invece che Menrva il nome di una delle tre figure femminili in lunga veste rappresentate danzanti fra altissimi fiori, sullo specchio pubblicato alla tav. 183 del Körte.
Bibl.: W. Deecke, in ...
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KEOS (v. vol. ii, pag. 479, s. v. Ceo)
J. L. Caskey
L'isola, la più nord-occidentale delle Cicladi, è in una favorevole posizione, trovandosi vicino al continente e sulla principale rotta dall'Attica [...] tazze, vasi a forma di cucchiaione, con aperture laterali e grandi manici sopra, semplici coppe di marmo e figurine femminili di terracotta. Lame e schegge di ossidiana sono abbondanti ovunque sul luogo. Sono stati trovati parti di strumenti di rame ...
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Vedi MONOCHROMATA dell'anno: 1963 - 1973
MONOCHROMATA (μονοχρώματα)
S. de Marinis
L'aggettivo μονοχρώματος è greco, ma soltanto in latino lo troviamo usato come termine che designa una particolare tecnica [...] , così come si pensa che il principio non sia infirmato dalla differenziazione del colore delle carni nelle figure femminili e maschili.
La Lepik-Kopaczynska distingue però dei monocromi artistici eseguiti, probabilmente, su fondo bianco a tempera o ...
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EUAINETOS (Εὐαίνετος)
L. Breglia
1°. - Forse il maggiore incisore monetale dell'antichità, per la mole del lavoro, per la compiutezza tecnica, e, soprattutto, per l'alto valore artistico della sua varia [...] infatti per questa città tre conî del dritto (per il tetradracma, il decadracma, l'ettolitro) con tre teste femminili differenti anche se ispirate tutte allo schema tradizionale della monetazione siracusana. Nel tetradracma che gli si attribuisce la ...
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Vedi AMYKLAI dell'anno: 1958 - 1973
AMYKLAI (᾿Αμύκλαι, Amçclae)
G. Bermond Montanari
Città della Laconia, sorgeva nel luogo dell'odierno Sklavochòri, a S di Sparta. Ritenuta d'origine micenea, si fa [...] era il colosso arcaico di Apollo, forse uno xòanon primitivo in legno. L'idolo era sostenuto da statue femminili, probabilmente kòrai; sulle sponde del trono erano rappresentati i Dioscuri che cacciavano alcune belve; numerosi i rilievi mitologici ...
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RECIAL
A. Bisi
Nome inciso sul manico di uno specchio bronzeo etrusco da Chiusi (secondo altri da Vulci), ora ai Musei di Berlino.
La scena principale rappresenta Minerva e Venere accompagnate da due [...] , sono stati reputati i figli dei Dioscuri, Anaxis e Mnesileos (o Mnasinoos). Nell'esergo appare il busto di una figura femminile, con collana ed orecchini, che tira posteriormente la sua veste sul corpo nudo, con l'atto di una Venere anadiomène ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] e scene di culto non offrono elementi sicuri. Statue di culto si trovano a partire dal sec. XIV: sono divinità femminili a braccia alzate, talvolta con dei serpenti: sul loro carattere si possono solo fare supposizioni. Sembra certo che Creta non ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....