Gesuita (Valladolid 1538 - Siviglia 1616). Scrittore ascetico, il suo trattato in tre volumi Exercicio de perfection y virtudes cristianas (1609) ebbe larghissima fortuna (fu tradotto in latino, in tutte [...] le lingue europee e in cinese, integralmente o in compendio), tanto da essere adottato come libro formativo dei novizî nella Compagnia di Gesù e nelle congregazioni religiose maschili e femminili. ...
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Pittore (Pesaro 1825 - Firenze 1884). Allievo di G. Bezzuoli, cominciò dipingendo quadri storici (Savonarola e Lorenzo de' Medici, 1853, Torino, Palazzo reale). Si accostò poi ai macchiaioli, ma conservando [...] di costruzione e di chiaroscuro. Ebbe modo di conoscere e apprezzare G. Courbet, durante un lungo soggiorno a Parigi (1865-74). Dipinse di preferenza ritratti femminili, nella penombra d'interni borghesi; nel 1878, malato, smise di dipingere. ...
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Drammaturgo cinese (Dadu, od. Pechino, 1240 circa - forse ivi, 1320 circa). Gli viene tradizionalmente attribuita una sessantina di testi teatrali, dei quali circa una ventina giunti fino a noi. Notevole [...] situazioni drammatiche, ispirate a casi della vita sociale ed espresse con un linguaggio vicino all'uso parlato, e interessante la presenza di personaggi femminili di eccezionali doti morali e umane (per es., in Hudie meng "Il sogno della farfalla"). ...
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Mareckaja, Vera Petrovna
Vivia Benini
Attrice teatrale e cinematografica russa, nata a Mosca il 31 luglio 1906 e morta ivi il 17 agosto 1978. Fu una delle interpreti sovietiche più amate del periodo [...] guerra mondiale, in grado di animare con accenti di lirismo naturalistico ruoli di donne comuni, a un tempo femminili e combattive, tutte impegnate nella costruzione della nuova società socialista. Con la sua notevole sensibilità seppe mediare fra ...
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Drammaturgo russo (Mosca 1823 - Ščelykovo, governatorato di Kostroma, 1886). Tra i fondatori di un teatro nazionale, senza alcuna intenzione caricaturale, ma con un profondo impegno realistico, O. ha ritratto [...] russa dei suoi tempi. Meschinità, prepotenza, ignoranza vi predominano; ma queste qualità negative trovano un correttivo in figure (soprattutto femminili) in cui si afferma il bisogno di amore, di verità e di giustizia.
Vita
Iscrittosi nel 1840 alla ...
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Donna politica argentina (Los Toldos 1919 o 1922 - Buenos Aires 1952). Lavorò a Buenos Aires come attrice alla radio e nel cinema, acquistandovi grande popolarità. Sposò J. D. Perón nel 1945 ed ebbe parte [...] Collaborò sempre attivamente col marito e contribuì ad accrescerne la popolarità, intervenendo in questioni sindacali e in organizzazioni femminili e soprattutto dirigendo la Fondazione Eva Perón, creata nel 1947. Visitò nel 1947 la Spagna, l'Italia ...
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Pittore (Parigi 1767 - ivi 1828), figlio di Jean-Henri. Allievo di J.-L. David, espose regolarmente al Salon (1799-1814). Fu poi in Russia (1816-23), dove divenne ritrattista di corte. Suo allievo fu il [...] figlio Léon (Parigi 1808 - ivi 1878), amico di Fantin-Latour e B. Morisot; apprezzato dagli impressionisti per i suoi paesaggi, dipinse anche nature morte e nudi femminili (Baccante, 1855, e Angelica, 1858, entrambe a Parigi, Louvre). ...
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Wyman, Jane
Francesco Costa
Nome d'arte di Sarah Jane Mayfield, attrice statunitense, nata a St. Joseph (Missouri) il 4 gennaio 1914. Spigliata, tenace e ricettiva, a proprio agio nel genere brillante, [...] carriera ha dimostrato la sua più autentica cifra espressiva nel melodramma, cogliendo il successo come interprete di personaggi femminili dolenti e votati al sacrificio. Numerosi i riconoscimenti ottenuti, tra cui, nel 1949, l'Oscar come migliore ...
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COSTA, Alda
Alessandro Roveri
Nacque a Ferrara il 26 genn. 1876 da Vincenzo e Caterina Zaballi. Conseguito il diploma di maestra elementare, svolse a partire dal 1895 una serie di supplenze in varie [...] al concorso magistrale del 20 marzo 1897 (una prova scritta, una lezione e un esperimento di pratica nei lavori femminili di cucito), risultando idonea.
Il Consiglio comunale di Ferrara la nominò insegnante elementare il 2 giugno 1899 con decorrenza ...
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FOLLIERO DE LUNA, Aurelia
Valentina Coen
Nacque a Napoli nel 1827 dal cavalier Giovanni Folliero e da Cecilia De Luna, letterata di origine spagnola. Fu la madre a condurla nel 1837 a Parigi, dove la [...] arti, Firenze 1890, pp. 49 s.; A. De Gubematis, Piccolo diz. dei contemporanei ital., Roma 1895, p. 241; C. Villani, Stelle femminili, Napoli 1915, pp. 175 s.; E. Michel, Diz. del Risorg. naz., Milano 1930, 11, p. 696; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....