Scultore svizzero (Berna 1880 - Zurigo 1950). Studiò pittura a Monaco e a Stoccarda; a Roma (1905) cominciò a scolpire. A Parigi fu in contatto con le più vive correnti dell'arte contemporanea. Nel 1915 [...] formale di saldezza plastica senza rinunciare alla sensibilità luminosa della superficie modellata. Le opere migliori sono nudi femminili (Donna dormiente, 1929, Zurigo, Kunst haus) e ritratti (Marie Laurencine, 1920, Berlino, Musei di Dahlem ...
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Critico e poeta (Firenze 1837 - Ardenza 1896), attento studioso delle letterature straniere, particolarmente dell'inglese, che contribuì a divulgare in Italia; scrisse saggi critici (Saggi critici di lett. [...] , dal 1879, del Fanfulla della Domenica; dal 1883 prof. di lett. italiana al magistero di Firenze, raccolse nei Medaglioni (1885) delicati profili femminili. Le Poesie (1880) sono l'immagine della sua anima chiusa nella meditazione dell'umano dolore. ...
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Sociolinguista italiana (n. Gyöngyös 1975). Laureata in sociolinguistica presso l'università di Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca in linguistica presso la stessa università. Ha collaborato [...] LUMSA a Roma. Specializzata in comunicazione digitale e nei linguaggi giovanili, tra le ultime pubblicazioni si ricordano: Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (2019), Potere alle parole. Perché usarle meglio (2019), Prima l'italiano ...
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Pittore, scultore e architetto (Gradisca 1890 - Torino 1958). Si formò a Gorizia guardando alle esperienze della secessione viennese e al movimento futurista. Insegnò disegno a Idria (1921-23) per poi [...] con disegni al Selvaggio, alla Gazzetta del Popolo e all'Illustrazione del Popolo. Le sue opere (nudi femminili, nature morte, arlecchini, ecc.) che rivelano suggestioni espressioniste, tendono, nel secondo dopoguerra, a una progressiva astrazione ...
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Pittrice (Bourges 1841 - Parigi 1895), dopo studî rigorosi di disegno, si avvicinò a H. Fantin-Latour e a J.-B.-C. Corot, con il quale cominciò a dipingere a diretto contatto con la natura. Cognata e ammiratrice [...] , Musée d'art moderne), dal 1870 si orientò verso una pittura più ariosa e dipinse paesaggi, vedute e ritratti femminili utilizzando pennellate fluide, nervose e sfumate (Il Ballo, 1879, Parigi, Louvre; Julie Manet, 1893, Parigi, Musée Marmottan; L ...
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Mangano, Silvana
Serafino Murri
Attrice cinematografica, di padre siciliano e di madre inglese, nata a Roma il 21 aprile 1930 e morta a Madrid il 16 dicembre 1989. Tra le interpreti più importanti del [...] film fantascientifico d'autore diretto dal visionario David Lynch, e lasciò un ultimo, indelebile ricordo della sua malinconica dolcezza femminile in Oči čërnye (1987; Oci ciornie), che il sovietico Nikita S. Michalkov trasse da alcuni racconti di A ...
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DEL BON, Angelo
Lidia Reghini Di Pontremoli
Nacque il 12 apr. 1898 a Milano, da Giovanni, pellicciaio, e Idalide Abbrighi, insegnante di conservatorio. Opponendosi ai desideri paterni, entrò giovanissimo [...] Ritratto della sorella Anita (coll. Garelli, Milano) del 1923.
L'esordio fu a Monza, nel 1924, alla mostra del ritratto femminile contemporaneo, ove il D. espose il Ritratto della sorella Pina (cat., p. 59) eseguito lo stesso anno (oggi coll. Garelli ...
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Attrice statunitense (n. Los Angeles 1945), figlia del regista J. Farrow (1904-1963) e dell'attrice M. O'Sullivan. Divenuta nota per l'interpretazione di Rosemary's baby (1968) di R. Polanski, e dopo aver [...] (The great Gatsby, 1974) e altri, dagli anni Ottanta ha raggiunto una notevole maturità espressiva come interprete di ruoli femminili ora intensamente drammatici ora comici, soprattutto in film diretti dal suo terzo marito W. Allen, tra i quali: A ...
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BASSI, Luigi
Ada Zapperi
Nato a Pesaro il 4 sett. 1766 da agiata famiglia, si trasferì presto a Senigallia, dove si suppone studiasse con P. Morandi (l'unica prova è data dal fatto che nel 1780 il B. [...] dell'opera Comala del Morandi, rappresentata a Senigallia e cantata appunto da suoi allievi); di fatto risulta che cantò in parti femminili fin dall'età di tredici anni.
Nel 1783 si trasferì a Firenze, dove studiò col cantante P. Laschi, che lo fece ...
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GIARRÈ (Giarré), Marianna
Fulvio Conti
Nata a Firenze il 10 luglio 1835, ereditò dal padre, professore di calligrafia, la passione per l'insegnamento. Fu perciò allieva maestra nelle scuole normali [...] . sup., Personale insegnante, II versam., I serie, b. 29. La bibliografia è molto scarna. Si vedano: O. Greco, Biblio-biografia femminile ital. del XIX secolo, Venezia 1875, p. 257; G. Carducci, Opere, II, Bologna 1889, pp. 449, 452; C. Catanzaro, La ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....