SALINAS, Antonino
Fabrizio Vistoli
– Nacque a Palermo il 19 novembre 1841, secondogenito di Emanuele, modesto funzionario della burocrazia borbonica, e di Teresa Gargotta, nobildonna termitana dagli [...] archeologici. Di tali esplorazioni e dell’attività ricognitiva compiuta in parallelo nei territori dei centri greci e fenicio-punici di Selinunte, Tindari, Palermo, Solunto, Lilibeo, Salemi, Mozia e Agrigento pubblicò solo scarni rapporti, tutto ...
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Vedi SARDA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SARDA, Arte
G. Lilliu
Le prime manifestazioni plastiche e grafiche in Sardegna si presentano nell'età eneolitica.
Si tratta di rilievi e statuette e di ornati [...] iconografici abbiano influito, all'origine e nel corso del suo sviluppo (gusto orientalizzante, di probabile importazione fenicio-punica), sulla produzione dei bronzetti nuragici; sia, infine, che un sedimento estetico di primitività barbarica, in ...
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SIGILLO
L. Breglia
Il s., da sigillum diminutivo di signum, corrispondente al greco: σϕραγίς (donde sfragistica la disciplina che li studia), ha origini antichissime ricollegandosi alla necessità pratica [...] dal 350 al 249 circa con tipi semplici provenienti forse da s. in bronzo, a Tharros in Sardegna interessanti per l'ambiente fenicio, ed a Cirene. Più che le immagini di oggetto o di animali o le scene figurate tratte da soggetti mitologici interessa ...
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L'etruscologia
Mauro Cristofani
La disciplina, che ha come oggetto d'indagine la civiltà degli Etruschi, si è affrancata dallo studio dell'antichità classica, di cui costituiva un settore collaterale, [...] Pyrgi, Gravisca e Spina), spesso con scoperte clamorose, come quella delle lamine auree inscritte in etrusco e fenicio rinvenute nel santuario di Uni a Pyrgi (1964), la prospettiva eminentemente regionalistica si è ampliata grazie ai rinvenimenti ...
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SANTORINO (gr. Θήρα, e anche Σαντορήνη; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Doro LEVI
Gruppo di isole vulcaniche nell'Egeo; sono, a parte alcuni isolotti, le più meridionali delle Cicladi. Santorino (nome [...] costituiscono, insieme con quelle di Creta e di Melo, alcune delle più antiche testimonianze dell'introduzione dell'alfabeto fenicio in Grecia e delle prime sue trasformazioni e adattamenti secondo le necessità della lingua greca. Il dialetto di Tera ...
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Vasta regione della Spagna meridionale, a mezzodì della Sierra Morena. È bagnata dall'Atlantico (dalla Punta Marroqui alla foce del Guadiana) e dal Mediterraneo (dalla Punta predetta ad Águilas), ed è [...] del genere.
Si è generalmente attribuito a Cadice, fondata dai Fenici, il nome di Tartessos; ma lo Schulten, a cui dobbiamo miele.
La rovina di Tiro segnò per Tartesso la riscossa dal giogo fenicio: la città tornò libera nel 700 a. C. A tale epoca ...
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TIRANNI
Gaetano De Sanctis.
. Col nome tiranno (τύραννος, lat. tyrannus), d'origine probabilmente anatolica, d'etimologia incerta, i Greci designano, contrapponendoli all'antica monarchia legittima, [...] ed esterni. Allora sorse un nuovo tiranno di Siracusa, Agatocle, che difese gloriosamente nell'isola l'elemento greco contro il fenicio e portò perfino la guerra in Africa precorrendo Scipione. Alla sua morte (289), dopo un nuovo intervallo di lotte ...
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È il nome corrente della unità monetaria principale presso i popoli ellenici dell'antichità. Dal punto di vista ponderale è un centesimo della mina (v.), e si compone di 6 oboli (v.). Secondo Plutarco [...] solita testa di Cerere e il cavallo galoppante; è del peso normale di gr. 46,78, basato quindi sulla dramma del sistema fenicio. Si riconoscono per dodecadrammi i pezzi di oro di circa gr. 42,85 di Berenice II coi soliti tipi, qualora si considerino ...
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ETRURIA
M. Bonamici; F. Ceci; M. Celuzza
La trattazione che segue, per ragioni di carattere pratico, è articolata in due capitoli, concernenti rispettivamente i due grandi distretti dell'E., quello [...] trattò fin dall'età arcaica di una barriera impenetrabile, come dimostra tra l'altro l'assenza di qualsiasi stanziamento straniero (fenicio o greco) sul suolo etrusco, dal punto di vista del commercio e dello scambio culturale si trattò invece di una ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] Coo (460 ca.-377/360) avrebbe appreso la medicina a Menfi, in Egitto; sarebbe stato poi Cadmo, figlio di un re fenicio e fratello di Europa, ad aver inventato e introdotto la scrittura in Grecia (l'alfabeto greco deriva in effetti dalla scrittura ...
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fenicio
fenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera del Mediterraneo orient. corrispondente...
fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.