Astronomo (Zurigo 1886 - Oakland, California, 1956); emigrato negli Stati Uniti, lavorò dapprima all'osservatorio di Allegheny (1915-19), quindi all'osservatorio Lick in California (1919-38); fu poi prof. [...] (1938-51). Studiò i moti proprî stellari e gli ammassi aperti, che classificò secondo uno schema utilizzato ancora oggi. Nel 1930 scoprì il fenomeno della estinzione interstellare, rivelando così la presenza di materia diffusa negli spazî galattici. ...
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Critico d'arte e pittore italiano (Trieste 1910 - Milano 2018). Personalità tra le più poliedriche del panorama artistico-culturale contemporaneo, dopo una fertile fase di sperimentazione in campo artistico [...] studi di estetica e alla critica d'arte, interessandosi al problema dell'avanguardia, al rapporto fra arte e industria e al fenomeno del gusto nella civiltà contemporanea. Nella visione di D. l’estetica si occupa della cultura nel suo insieme, cui ...
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Biochimico statunitense (n. St. Louis, Missouri, 1947), figlio di Arthur. Laureatosi presso la Harvard University (1967), ha in seguito conseguito il dottorato a Stanford (1972) dove è professore di biologia [...] negli eucarioti, organismi le cui cellule hanno un nucleo ben definito, come nel caso dei mammiferi. Il fenomeno della trascrizione rappresenta il meccanismo fondamentale perché l'informazione genetica del DNA sia trasferita nelle cellule: l'aspetto ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] . Decisamente avverso alla metafisica, giudicò perniciosa l'accettazione della filosofia greca da parte del cristianesimo, e fenomeno di "ellenizzazione acuta" lo gnosticismo; dal quale si sforzò di distaccare Marcione, il cui atteggiamento ...
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Sonno e sogno
Antonio Giuditta
Nella maggioranza delle lingue occidentali sonno e sogno sono indicati con parole diverse; non così nella lingua spagnola, dove esiste un medesimo termine, sueño, per [...] dopo che questi si è risvegliato e, dunque, ha interrotto sia l'uno che l'altro. Il rapporto tra i due fenomeni non è dissimile da quello che nella veglia raccorda una palese oggettività a una diversa qualità di coscienza. Il paragone serve a ...
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BARCA, Alessandro
Nacque a Bergamo, da Andrea e da Marina Bolis, il 26 nov. 1741. Iniziati gli studi nella sua città, presso i gesuiti, li proseguì nel collegio convitto di Monza. A soli 15 anni entrò [...] 418; Seconda memoria di introduzione ad una nuova teoria di musica, ibid., II, Padova 1789, pp. 329-363; Memoria sopra un fenomeno osservato dal Sig. Bergman, e le supersaturazioni chimiche, ibid., III, 1, Padova 1794, pp. 89-103; Di una nuova teoria ...
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Filologo classico e storico delle religioni (Weilburg 1834 - Bonn 1905), prof. nelle univ. di Berna (1861-63), Greifswald (1863-66), Bonn (dal 1866); è stato una delle grandi figure della storia delle [...] relativa alla formazione dell'idea di Dio attraverso le tappe del "dio momentaneo" (Augenblicksgott), legato all'esperienza del fenomeno singolo, e del "dio di categoria" (Sondergott), frutto della prima capacità d'astrazione, fino al dio personale ...
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Fisico (Schloss Waldstein, Stiria, 1883 - Mount Vernon, New York, 1964); prof. nell'univ. di Graz e, dal 1938, alla Fordham University, New York. Accademico pontificio dal 1961. Proseguendo ad alta quota [...] , iniziati da A. Gockel, poté stabilire, nel 1911, con ascensioni in pallone fino a 5300 m di altezza, che il fenomeno persisteva identico di giorno e di notte, dimostrando così, per la prima volta in modo sicuro e definitivo, l'esistenza di una ...
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Fisico e matematico (Salisburgo 1803 - Venezia 1853); prof. alla scuola tecnica di Praga (1835), passò nel 1847 a Chemnitz e l'anno seguente all'università di Vienna, dove nel 1851 ebbe la cattedra di [...] dell'istituto fisico. Il D. è noto per la previsione e la teoria, che egli stabilì nel 1842, di un interessante fenomeno noto appunto come effetto D. o anche come principio di D. o principio diD. - Fizeau (per le applicazioni che questo ultimo ...
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Medico (Vlotho, Renania, 1819 - Hildesheim 1868). Si dedicò allo studio dell'otorinolaringologia, poi della neuropsichiatria. A lui si deve l'ideazione di una prova semiologica (prova di R.) rivolta a [...] esterno, poi direttamente a contatto della mastoide, un diapason vibrante, la risonanza di questo viene percepita meglio per via aerea se la lesione è a carico dell'orecchio interno (fenomeno di R. positivo), per via ossea se è leso l'orecchio medio ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...