L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] del significato sono pertinenti non solo il livello tonale degli enunciati, ma anche la segmentazione in unità prosodiche e i fenomeni legati al tempo dell’enunciato. La velocità imposta al nostro eloquio non è solo funzione di stati d’animo o ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] ed eversivo del luteranesimo e dei consensi che esso suscitava, mentre non ebbe mai chiara la dimensione religiosa del fenomeno, nè tanto meno seppe coglierne i fermenti positivi. Secondo tale modo di vedere condusse sempre ogni azione sul piano ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] morfosintattica (lui/lei soggetto, gli anche per a loro, presente per futuro, che polivalente, ecc.), dall’alta frequenza di fenomeni di messa in rilievo (frasi scisse e pseudoscisse; frasi con ➔ dislocazioni: è lui che ...; quel libro l’ho letto ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] Consolo (1933); un caso a sé è invece lo sperimentalismo linguistico di Andrea Camilleri (1925), che ha costituito il fenomeno editoriale forse più noto e discusso degli anni a cavallo tra i due secoli.
In Calabria, la letteratura dialettale inizia ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] ciò, la configurazione linguistica assicura la stabilità fenomenica del testo, condizione necessaria perché il passo, attraverso aggiustamenti e riaggiustamenti, è dato dal fenomeno della retrointerpretazione, o reinterpretazione. Esso, in una ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] «non morivano una volta risolti» (Jolles 1930; trad. it. 1980).
A partire dal Rinascimento, l’enigma viene registrato come fenomeno di costume e a volte anche biasimato come istigazione all’insincerità in trattati come Il libro del Cortegiano (1528 ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] , alcune delle accademie italiane nate alcuni secoli fa sono attive ancora oggi. Non si tratta naturalmente di un fenomeno peculiare del nostro Paese: basti pensare all’Académie française (1635), alla Real academia española (1713) e all’Accademia ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] condizionale, anch’essi rilevanti per l’organizzazione logica del testo normativo, si rinvia a Visconti (2000).
Tra i fenomeni retorici e stilistici si può segnalare la predilezione per la repetitio rispetto alla variatio, fatto comune ad altri testi ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione (➔ appellativi; ➔ convenevoli).
Sul piano morfologico, in italiano si tratta di pronomi di persona diversa:
(a) di seconda persona: sing. tu, ti; pl. voi, vi, Voi, Vi;
(b) di terza persona: sing. Lei, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] di Cartagine in rapporto alle altre aree puniche, all’ambiente etrusco e al mondo greco, ponendo a confronto due grandi fenomeni di espansione dall’Africa alla Sicilia, ossia i Fenici e i Cartaginesi nell’antichità, gli Arabi nel Medioevo, di cui ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...