evoluzione aperta
Saverio Forestiero
Definizione attribuita all’evoluzione biologica per il fatto che essa è intrinsecamente incessante e con esiti largamente imprevedibili. Se osservati nella loro [...] ’evoluzione biologica è perciò quella di essere aperta a un’ampia varietà di soluzioni possibili (in pratica, di fenotipi possibili); tuttavia questi possibili cambiamenti, non essendo mai terminali, non portano ad alcuna condizione che possa dirsi ...
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Disciplina biologica di sintesi che integra campi diversi della biologia come biochimica, biologia molecolare, fisiologia, biologia cellulare, genetica, anatomia, ricerca sul cancro, neurobiologia, immunologia, [...] a usare le nuove tecnologie del DNA ricombinante per spiegare come le istruzioni genetiche guidino la formazione di fenotipi composti da tipi cellulari e organi diversi.
Abstract di approfondimento da Biologia dello sviluppo di Giuseppina Barsacchi ...
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Orologi biologici circadiani
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per esempio, dell'alternanza [...] oscillano con un periodo che si approssima alla durata di un giorno astronomico e regolano una grande varietà di fenotipi ritmici che caratterizzano il metabolismo, la fisiologia e il comportamento della maggior parte degli organismi che popolano il ...
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In genetica, l’ibridismo che interessa più coppie di caratteri allelomorfi. È poliibrido l’individuo che risulta eterozigote per più di una coppia di geni. Se i caratteri sono 2 si parla di diibridismo, [...] il numero delle coppie interessate (21=2 nel monoibridismo, 22=4 nel diibridismo, 23=8 nel triibridismo). Il numero dei fenotipi diversi è anch’esso espresso da 2n. Il numero delle combinazioni possibili è uguale al quadrato del numero delle classi ...
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minicolonna
Organizzazione delle cellule nervose della corteccia cerebrale in gruppi funzionali anatomicamente distinti, riconoscibili in strette catene di neuroni che si estendono verticalmente tra [...] , che contiene un numero di neuroni superiore di circa 2,5 volte. Le minicolonne contengono tutti i principali fenotipi cellulari dei neuroni corticali, interconnessi saldamente l’uno all’altro in senso verticale. La minicolonna si forma attraverso ...
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ritmicità biologica circadiana
Rodolfo Costa
Attività biologica che oscilla in condizioni ambientali costanti (per es., in condizioni di buio e temperatura costanti) con un periodo la cui lunghezza [...] un giorno possono essere definiti ritmi circadiani. I veri ritmi circadiani, che rappresentano, quindi, dei fenotipi generati dal funzionamento di un orologio endogeno circadiano, si distinguono dagli altri perché posseggono alcune caratteristiche ...
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penetranza
Giuseppe Novelli
Frequenza con cui, dato un certo genotipo, si manifesta il fenotipo corrispondente (per es., una malattia). I caratteri semplici hanno una penetranza alta, mentre i caratteri [...] complessi ne hanno una bassa. Un’alta penetranza è indice dell’esistenza di un gene maggiore che determina il fenotipo, mentre al contrario una bassa penetranza indica l’effetto di più geni, nessuno di essi maggiore. La penetranza determina la ...
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sociobiologia Disciplina che, partendo da una base biologico-evoluzionistica, si propone di dare un’interpretazione unificante di tutti i comportamenti sociali delle varie specie animali, fino all’uomo. [...] numerosi genetisti e biologi delle popolazioni: basterà ricordare che la selezione naturale non agisce sui geni ma sugli individui o fenotipi; che ogni singolo gene non ha valore selettivo indipendente e che la selezione opera su individui che sono l ...
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fenotipo di superficie
Mauro Capocci
Insieme delle molecole esibite dalla superficie di una cellula, e in particolare dalle proteine che ne caratterizzano l’interazione con l’ambiente circostante e [...] classe I, presenti in tutte le cellule nucleate), o caratterizzano in modo costante alcune di queste (per es., il fenotipo Rh presente sui globuli rossi). Altre molecole si modificano, invece, nel corso dell’esistenza della stessa cellula, secondo i ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] d’anni, dei circa cento del suo sviluppo, la g. ha proceduto risalendo, a ritroso e un passo alla volta, da un fenotipo unifattoriale verso il genotipo. Il problema che si è affrontato, e risolto con successo in migliaia di casi, è consistito quindi ...
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fenotipico
fenotìpico agg. [der. di fenotipo] (pl. m. -ci). – Relativo al fenotipo: caratteri f.; manifestazioni fenotipiche. ◆ Avv. fenotipicaménte, per quanto concerne il fenotipo: l’omozigote e l’eterozigote sono identici fenotipicamente...
fenotipo
s. m. [dal ted. Phänotypus, comp. di phäno- «feno-1» e del gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, il complesso delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, prodotto dall’interazione dei geni tra loro e con l’ambiente....