Primogenito (Firenze 1663 - ivi 1713) del granduca Cosimo III, fu raffinato mecenate, in rapporto con letterati e artisti e radunò una notevole collezione di strumenti musicali. Non avendo avuto figli dalla moglie Violante Beatrice di Wittelsbach, ed essendo incapace ad averne il fratello Gian Gastone, con la sua morte sorse il problema della successione al trono granducale di Toscana ...
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Figlio minore (Firenze 1549 - ivi 1609) di Cosimo I. Cardinale a quattordici anni, si stabilì nel 1571 a Roma, successe nel 1587 al fratello Francesco I e mostrò subito di voler perfezionare i disegni [...] in moglie (1600) al re Enrico IV la propria nipote Maria de' Medici; ma poi, colpito dal trattato di Lione (1601) che tutti, nel risanare il paese (bonifiche), nel coltivare la mercatura, nel mantenere il tradizionale mecenatismo di casa Medici. ...
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Figlio (Firenze 1610 - ivi 1670) di Cosimo II; successo al padre nel 1620 sotto la reggenza della nonna Maria Cristina e della madre M. Maddalena d'Austria, subì la loro influenza anche dopo la maggiore età, commettendo numerosi gravi errori, tra cui la rinuncia al ducato di Urbino (1634) e l'inutile partecipazione alla guerra di Castro. Esercitò una fiacca politica estera (notevole il fallimento del ...
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DE TORRES, Cosimo
Pietro Messina
Nacque a Roma nel 1584 da Giovanni, discendente da una famiglia nobile di origine spagnola, e da Giulia Mattei dei Papareschi dei duchi di Giove. Laureato a Perugia, [...] 21 maggio e partì ai primi di agosto. Durante il viaggio rese visita al granduca di Toscana Ferdinandode' Medici ed al duca di Mantova Ferdinando Gonzaga. A Vienna si abboccò col nunzio pontificio Carlo Carafa per trattare, secondo le istruzioni, di ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] , altamente apprezzate da nobili, ecclesiastici e borghesi bolognesi e da insigni principi, come Eugenio e Amedeo di Savoia e Ferdinandode' Medici: S. Antonio tentato dai demoni (1690, Bologna, S. Nicolò degli Albari); Achille e Chirone e Enea e la ...
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Letterato (Lecce 1531 - Firenze 1601), studiò legge a Napoli, poi fu a Roma, Venezia, Lecce, dove fondò l'Accademia dei Trasformati, di nuovo Napoli; stabilitosi infine a Firenze (1569), per incarico del [...] altri suoi scritti: la commedia I trasformati (1561); un'opera sulle Famiglie nobili napoletane (1580) dedicato a Ferdinandode' Medici e illustrante quarantacinque ceppi nobiliari; i Discorsi sopra Cornelio Tacito (1594 e poi più volte ristampati ...
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Pittore (Venezia 1659 - Londra 1713). Allievo del padre, Giovanni Francesco (n. Cassana, Genova - m. Mirandola 1690), un pittore della cerchia di B. Strozzi, C. si dedicò prevalentemente al ritratto, mantenendosi [...] nell'ambito del naturalismo seicentesco. Lavorò per Ferdinandode' Medici, anche come copista e restauratore (Cosimo III, Ritratto di cacciatore, La cuoca, Uffizi; La congiura di Catilina, da S. Rosa, Pal. Pitti). Nulla rimane della sua attività a ...
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Musicista (Roma 1550 circa - ivi 1602). A Roma allestì musiche per solennità quadragesimali dell'Arciconfraternita del Crocifisso a S. Marcello (1578-1584), caratterizzate da uno spirito umanistico in [...] , si trovò a lavorare, in mezzo agli umanisti, poeti, musicisti della Camerata fiorentina, agli intermedî per le nozze di Ferdinandode' Medici e Cristina di Lorena; nel 1590 produsse - primo fra tutti i musicisti moderni - una musica rappresentativa ...
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LEONE XI, papa
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 da Ottavio di Lorenzo e da Francesca di Iacopo Salviati. Non si sa molto sulla sua infanzia e sull'adolescenza. [...] sforzi di questo.
Dopo l'elezione del Boncompagni (Gregorio XIII) sia Concini sia il cardinale Ferdinando si attribuirono ogni merito. Alessandro de' Medici era rimasto apparentemente in secondo piano, ma si era conquistato un accesso privilegiato al ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] consistente nucleo iniziale, successivamente accresciuto, fu ceduto nel 1574 dal nipote Antonio, figlio di Orazio, al granduca Ferdinandode' Medici). In questi disegni - che lo stesso C. sembra abbia cominciato ad ordinare, a titolare e a mettere ...
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pezza
pèzza s. f. [dal celt. *pettia, da cui anche il fr. pièce]. – 1. a. Pezzo di tessuto adibito a varî usi: una p. di lana, di flanella, di cotone; pulire il pavimento con una p. umida; fasciare provvisoriamente la ferita con una p. pulita;...
rosalina
roṡalina s. f. [der. di ròsa]. – Moneta emessa (1665) dal granduca di Toscana Ferdinando de’ Medici, detta anche pezza delle rose: è una piastra d’argento, con la figura di una pianta di rose, dello stesso peso e valore del pezzo...