Piccola città della provincia di Cremona con 4749 ab., situata a 25 m. s. m., sulla riva sinistra del Po. Poderose arginature la difendono dalle continue minacce del fiume. Le vie corrono parallele al [...] e da Filippo II concessa in feudo nell'anno stesso a Francesco Ferdinando d'Avalos, marchese di Pescara, venne redenta nel 1618 a , p. 28; G. Manzoni, Annali tipografici dei Soncino, I, Bologna 1883, p. 90; Fumagalli, Lexicon, Firenze 1905, p. 69. ...
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Nato a Rouen il 20 agosto 1625, morto a Les Andelys l'8 dicembre 1709. Fratello del grande Pierre C., studiò, come lui, da avvocato, e come lui si dedicò alle lettere e al teatro, dove esordì nel 1647 [...] decina di tragedie furono tradotte e recitate sui teatri italiani, a cominciare dal Timocrate, opera tragicomica, trad. in prosa da F. Merelli (Bologna 1696); del Comte d'Essex si ha una versione anch'essa in prosa, attribuita a Vincenzo M. Orsoni ...
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Nato a Bologna il 5 novembre 1666, morto nel 1740 (in Spagna?). Appartiene a un ramo spurio della famiglia Ariosti, estintasi nel 1786. Entrato nei Serviti di Santa Maria nel 1688 assunse il nome di frate [...] Leibniz, intrigo alimentato probabilmente dalla gelosia del compositore Ferdinando Chiaravalle, mantovano. Di poi (1715-16), Händel. nel campo dell'opera (v. bononcini). Rientra a Bologna nel 1728. Nella composizione di opere teatrali (prima opera la ...
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Comune agricolo della Sicilia occidentale, in provincia di Trapani, con 5672 ab., agglomerati nel centro su una collina a 439 m. s. m., a 15 km. a SE. di Alcamo. Il paese fu fondato nel 1744. Il suo territorio [...] spettante dal 2 agosto 1665 alla famiglia Beccadelli di Bologna, trapiantatasi in Sicilia ai primi del Trecento. , il B. si vide costretto a lasciare il potere nel 1786. Ferdinando IV gli conservò tuttavia gli assegni di cui godeva, e Carlo III da ...
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Nacque di cospicua famiglia in Bologna il 29 gennaio 1501. Conseguì il dottorato in diritto civile e canonico; ma l'amicizia con Giovanni Della Casa, con i cardinali Contarini, Pole e Bembo, ai quali servì [...] dal duca di Toscana Cosimo I per dirigere l'educazione di Ferdinando suo figliolo, poi nel 1564 fu chiamato dal duca alla Molte altre opere si conservano manoscritte nelle biblioteche di Bologna e nella Vaticana, dalle quali notevole materiale trasse ...
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Poeta umanista trentino del sec. XV. Nacque ad Arco (Trentino) il 3 dicembre 1479, di nobile famiglia che aveva giurisdizione feudale su Arco e sul territorio limitrofo. Mandato dal padre, Odorico, come [...] all'università di Pavia, ove compose versi d'amore, a Bologna ove contrasse amicizia col Flaminio, a Padova e in altre poté ritornare in patria per l'aiuto prestatogli dall'imperatore Ferdinando, riebbe i suoi beni, ma nel novembre o dicembre ...
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Architetto, nato probabilmente a Bologna nel 1627, e ivi morto dopo il 1687. Anche suo padre, G. Battista, e suo fratello, Fra Pellegrino (1628-1706), si dilettarono di architettura: nessun'opera però [...] recò in Germania, dove gli fu affidata, dall'elettore Ferdinando Maria di Baviera, la costruzione della chiesa di S rimaneggiata e ingrandita nel 1702 da G. Antonio Viscardi).
Tornato a Bologna dopo il 1675, l'artista vi compì varî lavori: primo fra ...
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. L'ermellino, simbolo di candore, fu una delle imprese di Ferdinando d'Aragona, re di Napoli (1458-1494), che la fece imprimere su una moneta d'argento, del valore di mezzo carlino, detta perciò armellino. [...] continuò a stampare sotto i successori, Alfonso II e Ferdinando II (1494-1496).
Armellino si disse ufficialmente nelle , Le imprese nella numismatica aragonese di Napoli, Napoli 1912; G. A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., I e III, Bologna 1775 e 1777. ...
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. Famiglia triestina, le cui origini risalgono al secolo XIII e forse al XII. Ebbe notevolissima parte nella vita comunale, specialmente durante il XIV e il XV secolo. Dei suoi membri, sono più degni di [...] di Trieste, di cui si servirono Federico III, Massimiliano e Ferdinando d'Austria nei più alti uffici politici, e che fu (1509-1518); Giovanni, rettore delle arti nel 1575 a Bologna, ricordato da un'iscrizione di quell'Archiginnasio; Giuseppe Andrea ( ...
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. Così era detta la lira di Mantova coniata durante il principato dei duchi Vincenzo I, Francesco IV e Ferdinando Gonzaga (1587-1626). Al dritto portante lo stemma e il nome dei principi univa nel rovescio [...] a qualche specie di ducatoni che allora si coniavano con tanta frequenza.
Bibl.: Affò, in G.A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., III, Bologna 1783; Corpus Nummorum Italicorum, IV (Lombardia, Zecche Minori), Roma 1913, p. 324 segg. e tav. XXVI, 9, 10. ...
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casiniano
s. m. e agg. Chi o che si richiama alla linea politica di Pier Ferdinando Casini, esponente cattolico di centro. ◆ Quelli del Cdu, sistemati intorno all’antico e salutare Scudocrociato, fiutano l’aria e nicchiano. «Un manipolo di...