CAMMARATA, Federico Abbatelli Cardona conte di
Giuseppe Scichilone
Appartenne a famiglia nobile di origine toscana il cui cognome nelle carte della fine del Quattrocento non ha ancora grafia stabile [...] e del 1511 fu eletto deputato del Regno. Con privilegio di re Ferdinando del 15 sett. 1509, esecutoriato in Palermo il 10 genn. 1510 , quella dimensione che invece aveva trovato sotto i re d'Aragona.
È da notare che, nonostante la dura condanna subita ...
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LUNA, Antonio de, conte di Caltabellotta
Marcello Moscone
Nacque da Artale e Margherita Peralta, il cui matrimonio, stipulato nel 1404, si inseriva nelle strategie politiche e di controllo territoriale [...] Giovanni II aveva introdotto in Sicilia il figlio Ferdinando, nato dall'unione con Giovanna Henríquez. Pietro società mediterranea all'epoca del Vespro. XI Congresso di storia della Corona d'Aragona, Palermo-Trapani-Erice( 1982, a cura di F. Giunta - ...
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CONTARINI, Zaccaria
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1452 da Francesco di Nicolò e da Contarina Contarinì di Giovanni. Il padre, giureconsulto e letterato apparteneva al ramo della famiglia detto [...] più partì.
La restaurazione sul trono napoletano di Ferdinando II comportava una serie di problemi e risvegliava a Cambrai si era stipulata un'alleanza tra Luigi XII, Massimilianoil re d'Aragona, il papa, i quali "hanno etiam convenuto, che niun de ...
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GUIDOBONI, Antonio
Francesca M. Vaglienti
Nacque da Cavalchino, probabilmente a Tortona - della cui piena cittadinanza si fregiava - intorno al primo decennio del XV secolo.
La famiglia Guidoboni era [...] delicata missione per conto del re di Napoli, Ferdinando I d'Aragona, che chiedeva allo Sforza di intervenire per riscattare G. avrebbe dovuto poi coadiuvare lo Sforza nella ricerca di uomini d'affari, a Milano o a Firenze, disposti ad accettare la ...
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GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] quale si narrano le vicende riguardanti l'ultimo dei dieci anni di assedio che il re spagnolo Ferrando d'Aragona (Ferdinando il Cattolico) mise alla città, ultimo baluardo degli infedeli in Spagna. La trama risulta oltremodo intrecciata, complicata ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giovan Girolamo (Giangirolamo)
Elena Fasano Guarini
Nacque nel 1600 da Giulio e da Caterina, figlia ed erede di Belisario Acquaviva, duca di Nardò, ed oltre ai titoli di conte di [...] Pappacoda. Queste vicende avrebbero portato ad una sfida senza seguito tra il duca d'Andria e l'A., alla fine del 1647 o all'inizio del 1648 tempo.
Intervenne a favore dell'A, l'imperatore Ferdinando III, con una lettera al suo ambasciatore a Madrid ...
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DE MARINIS (De Marino), Ubertino
Salvatore Fodale
Non si hanno notizie sulle sue origini. R soltanto una supposizione che egli abbia fatto parte della omonima famiglia baronale siciliana e abbia avuto [...] nel giugno dall'assemblea di delegati valenzani e aragonesi riuniti a Caspe (Saragozza), di Ferdinando di Castiglia a re d'Aragona. Allora il D., pur essendo arcivescovo, continuava a svolgere attività giudicante, al di fuori dell'esercizio della ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] questo capitolo, con il quale il re Federico d'Aragona nel 1296 aveva dispensato i feudatari siciliani dall usi, e leggi feudali relative alla prammatica emanata dall'augusto Ferdinando IV per la retta intelligenza del capitolo Volentes (Napoli 1788). ...
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DELLI MONTI (De Montibus), Francesco
Pietro Messina
Primogenito di Nicola Antonio, gentiluomo capuano regio funzionario e magistrato, e di Giacoma Monforte, nacque probabilmente nella prima metà del [...] nel 1490, il D. fu ambasciatore in Ungheria presso Beatrice d'Aragona, figlia di Ferdinando e moglie del re Pastor, Storia dei papi, III, Roma 1912, p. 883; A. Berzeviczy, Béatrice D'Aragon, reine de Hongrie, II, Paris 1912, pp. 131, 171 s., 176, 178 ...
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MACEDONIO, Lancillotto
Francesco Storti
Nacque presumibilmente all'inizio degli anni Trenta del XV secolo da nobile famiglia napoletana afferente al "sedile" di Porto, risalente ai Normanni e influente [...] accolse la preghiera del M. di tornare in patria (novembre 1464) e senz'altro, e caldamente, lo raccomandò al re Ferdinando I d'Aragona. Il rientro a Napoli coincise con la morte di Leone Macedonio e non è escluso che tra le ragioni addotte dal M ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.