PICCOLOMINI, Ottavio
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Ottavio. – Nacque a Pisa il 9 novembre 1599, terzogenito di Enea Silvio, patrizio di Siena e signore di Sticciano, e Violante Gerini.
Il padre [...] e aveva poi servito il granduca Ferdinando I dei Medici come maestro di camera, istruttore di scherma e generale della artiglieria. Uno fu di nuovo in Boemia, richiamato in difesa della città di Praga e della Baviera e infine insignito del grado di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rinnovamento dell’architettura è sostenuto per buona parte dalle richieste delle [...] famiglia dei Galli da Bibiena, in particolare da Ferdinando Maria, autore dell’Architettura civile preparata sulla geometria per gli interni, ad esempio nel castello di Pommersfelden (1714-1718) in Baviera, costruito da Johann Dientzenhofer e da ...
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BARATTA, Giovanni
Hugh Honour
Figlio di Isidoro, nacque a Carrara il 13 maggio 1670. Allievo di G. B. Foggini a Firenze, pare che abbia studiato anche con M. Soldani, probabilmente per apprendere l'arte [...] il B. lavorava a statue e bassorilievi per la chiesa di S. Ferdinando a Livorno. Di essi il più importante è il gruppo sull'altar maggiore raggiunte nella scultura del Settecento, fuori della Baviera; il rapporto quasi scherzoso tra le singole figure ...
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CIFARIELLO, Filippo Antonio
Felicita Cifarelli
Figlio diFerdinando e di Giovanna Rutigliano, nacque a Molfetta (Bari) il 3 luglio 1864, Il padre, mediocre artista poliedrico, trasferì più volte la [...] fino all'anno 1905, salvo per una parentesi - a cavallo del secolo - di cinque anni a Passau, in Baviera, come direttore della fabbrica Lench, e conseguente ideatore di modellini floreali in biscuit. Nel 1890 fu presente alla Prima Esposizione della ...
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CACCIANIGA, Francesco
Antonhy M. Clark
Figlio del pittore Paolo, nacque a Milano il 6 ag. 1700. Studiò con Pietro Giraldi, suo parente, che si era formato a Roma, e dal 1717 lavorò a Bologna, dove prese [...] Ma solo dopo la morte del Furietti (gennaio 1764), il C. ottenne commissioni ufficiali nella città di Roma: si ricorda, per esempio, quella per la tomba di monsignor Baviera in S. Andrea delle Fratte, da lui disegnata nel 1766.
Dal 1735 il C. abitava ...
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Strasburgo
Città della Francia orient., in Alsazia. L’antica Argentorate (o Argentoratum) fu forse, in origine, città dei vangioni. Fu sede di castrum munitissimo fin dall’età augustea. Nel 357 Giuliano [...] Ferdinando II, università. Tiepida alleata di Francesco I contro Carlo V, S. si oppose alle pretese di Enrico II e divenne un centro di (Geisenfeld, Baviera, 1892-Berlino 1934). Vicino a Hitler dal 1920, partecipò al Putsch fallito di Monaco (1923 ...
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Württemberg Regione storica della Germania, estesa quasi totalmente nel Giura di Svevia. Costituita in Stato al tempo della Repubblica di Weimar (20.656 km2), oggi fa parte del Land del Baden-Württemberg [...] estromesso il duca Ulrico, e lo trasmise a suo fratello Ferdinando, ma nel 1534 Ulrico ne rientrò in possesso. Fu Baviera, che nel 1833 costituì, con l’unione doganale prussiana, lo Zollverein tedesco. Politicamente invece il W. aderì al piano di ...
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Gesuita (Nimega 1521 - Friburgo, Svizzera, 1597). Vissuto in pieno clima di Riforma e Controriforma, prese parte attiva al Concilio di Trento. Si distinse per la profondità della sua cultura teologica, [...] una roccaforte della Controriforma. Di lì egli estese la sua iniziativa riformatrice non solo in tutta la Baviera, ma anche in diFerdinando I allora re dei Romani); della sua opera di polemista antiprotestante si ricordano, contro i centuriatori di ...
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Poeta tedesco (Melrichstadt, Baviera, 1539 - Heidelberg 1602). Negli anni 1560-64 fu a Vienna, dove cantò in latino le lodi dell'imperatore Ferdinando e del suo successore Massimiliano II, ricevendone [...] 1577-80 e quindi ancora in Francia e in Inghilterra, dal 1586 fino alla morte diresse la biblioteca ducale di Heidelberg. Scrisse poesie in latino (raccolte in Schediasmata, 1574), aderendo alla tradizione umanistica; passò poi al tedesco, seguendo ...
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Pittore (Napoli 1682 - Madrid 1752). Formatosi sull'esempio di L. Giordano, e in ambiente veneziano, lavorò in prevalenza presso le varie corti europee, salvo qualche più lungo soggiorno a Venezia (1740-47). [...] Baviera (1717-27) eseguì numerosi affreschi decorativi (cappella abbaziale di Ottobeuren; castelli di Schleissheim e Nymphenburg), oltre che pale d'altare, come quelle della Frauenkirche didi Moore Park. A Madrid dal 1747, lavorò per Ferdinando VI ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....