Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] ruolo decisivo nei mesi dell’occupazione e al momento della fuga dei tedeschi, proprio per evitare distruzioni nella città. Eugenio rapporti con Gedda, padre Riccardo Lombardi, monsignor Ferdinando Baldelli, monsignor Pietro Palazzini e il principe ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] , alcuni Ebrei si stabilirono in Egitto, specie dopo la fuga dai Babilonesi (II Re, XXV, XXVI); nell'epoca catastrofe per gli ebrei spagnoli, allorché Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona decretarono nel 1492 la loro espulsione dal regno ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] V e Costantino
Erede dell’imperatore Massimiliano, dei re cattolici Ferdinando e Isabella e, per parte di madre, del ducato vinces, di una scena di guerra in cui Costantino metteva in fuga i suoi nemici proprio grazie a uno stendardo ornato di una ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] neoguelfa, l’equivoco del papa liberale, dopo l’ignominiosa fuga del pontefice da Roma, e diventata quindi impossibile la strada , il fatto che, come scrisse Giustino Fortunato, citando Ferdinando Petruccelli della Gattina: «L’Italia è. Gli italiani ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] III e Giulio III (contro il volere dell'imperatore Ferdinando e dei Francesi), fu il G. a farli recedere d'Isabella d'Este, Torino 1903, passim; E. Solmi, La fuga di Bernardino Ochino secondo i documenti dell'Archivio Gonzaga di Mantova, in Bull ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] dai cattolici cinesi in vista della possibilità di una fuga del debitore o di una notevole dilazione nella restituzione arcidiacono di fiducia imperiale, che provvedeva, dai tempi di Ferdinando II (1628) al disbrigo dei correnti affari ecclesiastici, ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...] VI, negli anni 1383-85 L. rimase con sua madre a Napoli. Dopo la fuga di Urbano VI dal Regno nell'agosto 1385 e all'assassinio a Buda di Carlo III con Genova, Siena e il re d'Aragona Ferdinando I e si mostrò disponibile a riconoscere papa Benedetto ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] giungeva a lambire uno dei cardinali più autorevoli, Ferdinando Gonzaga (che di lì a poco avrebbe tuttavia abbandonato IV, ibid. 1955, coll. 912-926; A. Ghislanzoni, La genesi storica della fuga, in Riv. mus. italiana, LII (1950), pp. 42-54; W. Apel, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] seppur in modo diverso, scrivono che la felicità va cercata nella fuga dalle creature e dalla città, e che la vita in comune delle loro visioni dell’uomo e della società, Genovesi, o Ferdinando Galiani, non potevano negare che Hobbes e ancor più l ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] IV e, vedova di questo, nel 1568, il duca di Gravina Ferdinando Orsini). Sino a che punto G. - al quale durante questo suo F. Barocci "un quadretto da camera", con la Vergine che, nella fuga in Egitto, si riposa, da G. commissionato. E protetto da G. ...
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