MORONE, Giovanni
Massimo Firpo
– Nacque a Milano il 25 gennaio 1509 da Girolamo e da Amabilia Fisiraga, entrambi appartenenti a illustri casati nobiliari.
Senatore, più volte ambasciatore degli Sforza, [...] intuirne la sagacia diplomatica, inviandolo più volte come nunzio papale alla corte di Ferdinando d’Asburgo a Vienna e in Boemia fra il 1536 e il 1540, di Pietro Martire Vermigli, ormai alla vigilia della fuga in Svizzera. A chiudere la vicenda fu il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I teatri delle macchine
Vittorio Marchis
L’idea del teatro
Nel 1544 Giulio Camillo (1480 ca.-1544), filosofo e umanista, maestro di retorica e di alchimia, cresciuto tra gli accoliti di Pietro Bembo, [...] tecniche di trattura, supportate anche da nuovi Regolamenti. La fuga di tecnici da Bologna continuerà e nel 1681, in da Rosberg, Cittadino Romano, Antiquario ecc. degli imperatori Ferdinando, Massimiliano e Rodolfo II, collazionò [immagini] di ogni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La matematica
Luigi Pepe
L’Italia è stata per cinque secoli al centro della ricerca e degli insegnamenti matematici. A partire dalla seconda metà del 12° sec., quando Gherardo da Cremona, Platone da [...] , come Giordano e Gregorio Fontana, e costringendo altri alla fuga o all’esilio, come Brunacci, che trascorse alcuni mesi (1798) di Brunacci, sostenuto per la stampa dal granduca Ferdinando III, trattava con originalità di metodi e di risultati un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] molto di questa visione newtoniana, ma, a differenza di Ferdinando Galiani («La gravità nella fisica è il desiderio di guadagnare Coluccio Salutati, che la vita buona è vita civile, e non fuga da questa. È, infatti, durante l’Umanesimo civile che si ...
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DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] hucusque" intercorse. Si verifica, quindi, la clamorosa fuga di Ludovica da Duino per riparare, presso il , pp. 214, 218 è, invece, suo cognato Sigismondo inviato dall'arciduca Ferdinando a Roma nel 1601); Monumenta Hungariae historica, s. 1, V,a cura ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] a far sentire la loro autorevole parola d'approvazione. Il viaggio del marzo 1611 a Roma parve ai nemici una fuga: si disse che Galileo era «disperato di poter rispondere e render buon conto delle sue asserzioni»;16 si sussurrò di dissapori ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] dei maestri. Di essi il D. poi ricordò solo Ferdinando Arias de Mesa, titolare della cattedra vespertina di diritto civile , delle minacce di morte subite e della conseguente sua fuga dalla città. Qualche traccia della sua indipendenza traspare però ...
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MASTRILLI, Marzio
Vladimiro Sperber
– Nacque il 6 sett. 1753 nell’avito castello di Ponticchio presso Nola, da Mario, duca di Marigliano, e da Giovanna Caracciolo di Capriglia. Secondogenito, poté fregiarsi [...] francesi.
Il M. fu inviato, dai reali in fuga alla volta di Palermo, a cercare aiuti urgenti ed efficaci Francia alla vigilia della guerra del 1798 in una relazione del marchese di Gallo a Ferdinando IV, in Archivi, s. 2, XX (1953), pp. 237-256; E.C. ...
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ELEONORA Gonzaga Nevers, imperatrice
Rotraut Schnitzer-Becker
Nacque a Mantova il 18 nov. 1628, primogenita di Carlo duca di Rethel (della linea dei Gonzaga Nevers) e di Maria Gonzaga, unica figlia [...] grave perdita con la morte dell'unico figlio maschio.
Il testamento di Ferdinando le aveva affidato la cura dei suoi figli e dell'arciduca Carlo Giuseppe avvenne verso la fine dell'anno. Un'altra fuga si rese necessaria nell'estate del 1683. L' ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Nasce a Venezia, attorno al 1490 da Lorenzo (1468-1527) di Giovanni e da Lucrezia di Bernardo Contarini.
Figura, sotto il profilo politico, piuttosto slavata quella del [...] dirimere a Trento, col commissario del re dei Romani Ferdinando I Niccolò di Trautsmansdorf, le questioni confinarie tra i "sapeva ogni cosa" e che viene bandito per aver agevolata la fuga di Costantino Cavazza. "Debole", si protesta, con questo la " ...
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