L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] 1818 con il Regno delledueSicilie, da cui Pio VII qualche salvataggio, come S. Ferdinando. Più incisivo fu l’ Milano 1998, pp. 15-24; G. Colombo, A. Ferrari, G.B. Montini, I. Schuster, Discorsi sull’arte, a cura di L. Crivelli, Milano 2005, pp. 9- ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] Regno delleDueSicilie, la persecuzione dell’intellighenzia liberale e l’ormai cronica debolezza delle 1845. Quindici anni di vita scientifica sotto Ferdinando II, Cuen, Napoli 1989.
P. Villari, I mali dell’Italia. Scritti su mafia, camorra e ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] forzando la mano a re Ferdinando, ottenessero l’immediata applicazione della medesima carta anche alle DueSicilie. La decisione di emulare 1789, doveva il proprio auspicio di eguaglianza; per i cattolici la discesa in campo del popolo era il ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] barone Ferdinando Dal Pozzo, che era stato ministro dell’Interno i territori soggetti all’Impero asburgico), vuoi per dimensioni ridotte (il Granducato di Toscana), vuoi per insipienza dei sovrani e dei gruppi al potere (il Regno delleDueSicilie ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] i funzionari che passarono nella nuova amministrazione unitaria – mentre non bisogna dimenticare che il Regno delleDueSicilie aveva figlio di un alto magistrato, già ministro della Giustizia di Ferdinando II, aveva subito aderito al nuovo regime ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] «a fuggire il lusso, i banchetti, i balli, i dadi, i giochi e qualsiasi altro disordine Concordato del 1818 con il Regno delledueSicilie. Nel 1743 le diocesi del Sud le Relazioni sul governo della Toscana per l’erede Ferdinando III. E nelle Postille ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] al Nord: a Torino e a Modena.
Nel Regno delleDueSicilie il Concordato del 1818, con il suo giurisdizionalismo moderato, . FerdinandoI esercitò un ruolo decisivo nella selezione dell’episcopato, nel quale i campani e in particolare i napoletani ...
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La rappresentazione del territorio
Claudio Cerreti
Per capire come si sono costituite le immagini condivise – e quindi le rappresentazioni, discorsive e grafiche – relative al territorio oggi italiano, [...] il ferro; la canapa (per i cordami) nella valle del Po e il pesce nel Regno delleDueSicilie (peraltro ormai estinto, ma così , Istituto geografico militare, Firenze 1993.
V. Valerio, Ferdinando Visconti. Carteggio, 1818-1847, Olschki, Firenze 1995. ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] la maggior parte dei religiosi viveva nell’ex Regno delledueSicilie, dove costituiva una percentuale molto alta della popolazione cittadina. Complessivamente, il 2,87‰ della popolazione siciliana era costituita da religiosi, dediti soprattutto all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] è Paese in Europa dove più si fatichi, e certe volte si stenti, delledueSicilie» (p. 730).
Il modello genovesiano consiste dunque in una teoria dell’evoluzione secolare della società e del cambiamento strutturale, trainati, l’una e l’altro, dagli ...
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bomba2
bómba2 s. f. [voce onomatopeica, come il lat. bombus «rumore sordo»; cfr. anche bombo1]. – 1. Involucro cavo, carico di esplosivo, munito di dispositivo di scoppio; a seconda dell’uso specifico cui è destinato, ha forma, costituzione...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...