. La famiglia genovese degli A. compare la prima volta con Lanfranco, figlio di A. detto Barisone, eletto anziano nel 1261. Poi, la troviamo fra quelle famiglie che si dissero "popolari", o perché esercitassero [...] Alessandria. A Barnaba A., Alfonso I d'Aragona donò, in premio della sua fedeltà, il feudo di Rende in quel di Cosenza (5 marzo 1445), poi confermato al figlio Prospero da FerdinandoI. Giovanni IV Paleologo, marchese di Monferrato, per un debito non ...
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FerdinandoIdi Castiglia e di León-Asturie (27 dicembre 1065), morendo, lasciò gli stati divisi tra i suoi 5 figli: al primogenito, Sancio II, toccò la Castiglia; ad Alfonso, León; a Garcia, la Galizia; [...] a Toledo. Ma, organizzate le sue forze con aiuti dell'Aragona, della Catalogna e della Francia, mosse contro il nemico. Nella sanguinosa battaglia di Zalaca, non lungi da Badajoz, i Cristiani toccarono una sconfitta terribile (23 ottobre 1086). A. si ...
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Città della Spagna centrale (Vecchia Castiglia), posta a 1114 m. sul mare, nell'alta valle dell'Adaja, affuente del Duero, allo sbocco della valle di Ambles, 120 km: a O.-NO. di Madrid. Ebbe nel passato [...] di S. Vincenzo. Gotica è invece la chiesa di S. Tommaso, celebre per le pitture del Berruguete e per il mausoleo del principe Don Giovanni, figlio diFerdinandoAragona e la Castiglia: in tali frangenti, difese contro Alfonso IdiAragona la moglie di ...
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. In Napoli una biblioteca di corte era stata già iniziata nel 1280, con incrementi notevoli specialmente negli anni dal 1310 al 1341, ma di essa ben poco rimane per l'infelice sorte che nel 1421 ebbero [...] Biblioteca angioina. La Biblioteca aragonese ebbe origine nei primi anni della dimora di Alfonso in Italia (1442); essa fu continuamente arricchita fino alla morte diFerdinandoI d'Aragona (1494) e divenne presto una delle più celebri del suo tempo ...
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Città della provincia di Bari, capoluogo di circondario fino al 1927; conta 27.165 abitanti. Sorge su di un'altura isolata (473 m.), nel tratto più elevato delle Murge, ma guarda verso la lunga fossa che [...] , ora scomparso, è fama morisse strozzato (1463), ad istigazione diFerdinandoI d'Aragona, l'ultimo pirincipe di Taranto, Giannantonio Orsini, figlio di Raimondello.
Altamura diede i natali all'economista Luca De Samuele Cagnazzi e al musicista Fr ...
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Città dell'Italia Meridionale, capoluogo del Molise (che oggi s'identifica con la provincia di Campobasso; v. molise), posta sul declivio sud-orientale di un'altura calcarea (794 m.), che si protende su [...] , il conte Cola di Monforte, ribelle diFerdinandoI d'Aragona, ne edificò un altro, che tuttora esiste, in parte restaurato di recente per essere utilizzato come serbatoio di acqua potabile. È di pietra grigio-scura, di forma quadrata, con baluardi ...
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Città della Spagna di NE., nell'Aragona, in provincia di Saragozza, a 522 metri sul mare, nella valle del río Jalón presso la confluenza dello Jiloca, sulla ferrovia da Madrid a Saragozza, con 12.000 ab. [...] dagli Arabi e conserva tuttora le rovine delle fortificazioni del sec. VIII. Conquistata agli Arabi da Alfonso IdiAragona nel 1119, passò ai re di Castiglia nel 1362; ma ritornò alla dinastia catalano-aragonese nel 1366. Ebbe allora il titolo ...
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. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da FerdinandoI d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo [...] .
Bibl.: V. Lazari, Le zecche e le monete degli Abruzzi, Venezia 1858; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 62; A. Sambon, I "cavalli" diFerdinandoI d'Aragona re di Napoli, in Rivista italiana di numismatica, IV, Milano 1891, pp. 325-356. ...
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LACEDONIA (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Borgata della provincia di Avellino, a 87 km. di distanza da quest'ultima, situata nei monti dell'Irpinia, a 734 m. d'altezza. Si ritiene che sia l'antica [...] settembre 1486, fu giurata la congiura dei baroni contro FerdinandoI d'Aragona. Il paese fu in gran parte distrutto dal terremoto coltivato prevalentemente a cereali. Lo sbocco ferroviario di Lacedonia è la stazione di Rocchetta S. Antonio (km. 22), ...
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Il ducato d'oro di uguale bontà e peso di quello veneto, fatto coniare da FerdinandoI d'Aragona nella zecca di Napoli (1465), venne detto ferrandino dal nome del sovrano. Ferrandino venne del pari chiamato [...] il carlino d'argento, che lo stesso sovrano fece battere a Sulmona.
Bibl.: V. Lazari, Zecche e monete degli Abruzzi, Venezia 1858, p. 98; E. Martinori, La moneta ecc., Roma 1915, p. 154 ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.