Figlio (m. Zamora 1072) primogenito di FerdinandoI di Castiglia e di León. Ereditò (1065), alla morte del padre, la Castiglia. Il suo regno fu una serie di continue guerre, delle quali peraltro non si [...] hanno notizie sicure. Battuto dal re di Navarra, poi da quello di Aragona, dovette lottare anche contro il re moro di Saragozza. Mosse contro il fratello Alfonso re di León e delle Asturie, che dovette ...
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Figlia (sec. 11º-12º) di FerdinandoI di Castiglia e di León e di Donna Sancha, ebbe alla morte del padre (1065) il protettorato dei monasteri del regno, col feudo di Zamora, che difese contro il fratello [...] Sancio II il Forte. Nei diplomi è detta regina di Zamora, titolo forse elargitole dall'altro fratello Alfonso, la cui elevazione al trono ella favorì, probabilmente anche con la sua complicità nell'uccisione ...
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Figlio (Linz 1529 - Innsbruck 1595) dell'imperatore FerdinandoI e di Anna Jagellone d'Ungheria e di Boemia. Fratello minore dell'imperatore Massimiliano II, fu strenuo sostenitore del cattolicesimo e [...] prese parte alla guerra di Smalcalda (1547). Viceré di Boemia (1548-64), divenne alla morte del padre (1564) reggente ereditario del Tirolo e dell'Austria Anteriore, dove appoggiò la Controriforma. Aveva ...
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Figlio secondogenito (Sofia 1895 - ivi 1945) di re FerdinandoI di Bulgaria, con la morte di Boris III (1943) esercitò la reggenza assieme a B. D. Filov e al gen. N. Mikov, accanto al minorenne zar Simeone. [...] La Bulgaria anche sotto la reggenza continuò nella politica di alleanza con la Germania. Con l'ingresso delle truppe sovietiche, Cirillo e gli altri reggenti furono destituiti (1945), condannati a morte ...
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Figlio (m. 1082 o 1090), di FerdinandoI di Castiglia, ebbe nel 1065 la corona di Galizia e Portogallo, fino allora unita al regno di León, ma la perse nel 1072 e, dopo un tentativo per riottenerla, fu [...] vinto dal fratello Alfonso VI di Castiglia e tenuto prigioniero fino alla morte ...
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Nato a Linz il 14 giugno 1529, morto a Innsbruck il 24 gennaio 1595, secondo figlio dell'imperatore FerdinandoI e di Anna Jagellone di Ungheria e di Boemia. A differenza di suo fratello maggiore, l'imperatore [...] uomo di polso e anche duro verso gli Stati e i vescovi, ma soprattutto verso coloro che avevano abbracciato la nuova il 14 maggio 1582, Anna Caterina Gonzaga, figlia di Guglielmo I. Il paese soffrì per le spese richieste dal mantenimento della corte ...
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Figlio (Sos, Aragona, 1452 - Madrigalejo 1516) di Giovanni II d'Aragona e di Giovanna Henríquez. Promosse una politica di espansione nel Mediterraneo e particolarmente in Italia e fu l'animatore delle [...] erede del trono di Castiglia. Alla morte di Enrico IV di Castiglia fratello di Isabella (1474), F. dovette difendere i diritti della moglie contro Alfonso IV di Portogallo, fautore di Giovanna la Beltraneja, figlia discussa di Enrico IV; la lotta ...
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Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale [...] che si rivelò pernicioso.
Vita e attività
Nel 1827 divenne capitano generale dell'esercito e l'8 nov. 1830 salì al trono. In un primo periodo, alcuni mutamenti di ministri, riforme amministrative, atti ...
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Figlio (Firenze 1610 - ivi 1670) di Cosimo II; successo al padre nel 1620 sotto la reggenza della nonna Maria Cristina e della madre M. Maddalena d'Austria, subì la loro influenza anche dopo la maggiore [...] italica) e un'eccessiva pressione fiscale, che inaridì l'industria, già insidiata al pari dell'agricoltura dalla peste e dalla carestia; favorì invece i traffici marittimi. Pur avendo consegnato Galileo al S. Uffizio, lo difese durante il processo. ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.