Figlio (m. Altamura 1463) di Raimondo Orsini del Balzo e di Maria di Enghien, contessa di Lecce, ebbe i beni paterni solo dopo la morte di Ladislao, re di Napoli, che aveva sposato Maria occupandone i [...] a connestabile e a duca di Bari. Alla morte di Alfonso si ritirò a Taranto ove si mise a capo dei baroni ribelli a Ferdinando in favore di Giovanni d'Angiò, figlio di Renato (1459). Sconfitto dopo lunga lotta e alterne vicende, si riconciliò con ...
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Barone napoletano (m. Napoli 1487), nato da modesta famiglia di contadini (de Petruciis), fu chiamato da Alfonso I d'Aragona a far parte della regia cancelleria, e ottenne poi dal re e dal successore Ferdinando [...] il Vecchio uffici delicati e lucrosi tra i quali quello di presidente della sommaria (1460). Segretario di re Ferdinando, ne ebbe tutta la fiducia, il titolo di cavaliere, terre e feudi (Policastro, Carinola). Entrato nel baronaggio, P. si preoccupò ...
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Figlio (n. 1451 - m. Varese Ligure 1479) di Francesco I duca di Milano e di Bianca Maria Visconti. Ricevette in dono (1464) dal re di Napoli Ferdinando d'Aragona il ducato di Bari con Palo e Modugno. Confinato [...] nel suo ducato dopo il fallimento della congiura dei primi del 1477 contro la cognata Bona di Savoia, mosse (1479) contro di questa con truppe fornitegli dal re di Napoli e dal Sanseverino, ma morì lungo ...
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PIO IV papa
Giovanni Battista Picotti
Giovanni Angelo Medici, nato a Milano il 31 marzo 1499, aveva veduto rovinare per la conquista francese la fortuna della sua famiglia patrizia (1515); aveva tuttavia [...] da Roma, con le istruzioni inviate dal Borromeo, i lavori del concilio; e, spiegando insieme energia, temperanza e disinvolta accortezza, facendo dipendere dall'adesione di Ferdinando alla conclusione del concilio la conferma di Massimiliano II ...
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GALLUPPI, Pasquale
Augusto Guzzo
Filosofo, nato a Tropea il 2 aprile 1770 dal barone Vincenzo, studiò prima nel Seminario arcivescovile di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea con G.A. Ruffa e [...] libertà di stampa, e della libertà per i cittadini areligiosi di unirsi in matrimonio puramente civile. Ritirata la costituzione, riprese a tacere. Inneggiò nel 1831, e non fu il solo, al nuovo e giovane re Ferdinando II. Poi tacque di nuovo su ogni ...
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SANTARÊM (lat. Scalabis o Praesidium Iulium; A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Federico PFISTER
Joao BARREIRA
Città del Portogallo centrale, nell'Estremadura, capoluogo del distretto omonimo, situata [...] gotico simile a quello di Batalha, e un coro costruito dal re Ferdinando verso la metà del sec. XIV e destinato a essere sua tomba dagli Arabi e dopo pochi anni riconquistata da Fruela I re delle Asturie. Nell'824 cadde nuovamente in potere ...
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GALLO, Marzio Mastrilli, marchese, poi duca di
Giuseppe Paladino
Nacque il 6 settembre 1753 nel castello di Ponticchio (Nola), morì il 4 febbraio 1833 a Napoli. Entrò in diplomazia e fu ministro a Torino [...] II. Durante la permanenza del G. a Vienna, furono conchiusi i tre matrimonî austro-napoletani, che suggellarono l'alleanza dei Borboni con gli Asburgo. Il G. rappresentò poi Ferdinando IV nelle trattative iniziali della pace con la Francia (1796) e ...
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RICCIARDI, Francesco
Giuseppe Paladino
Nacque a Foggia il 12 giugno 1758, morto a Napoli il 17 dicembre 1842. Studiò a Napoli, dove ebbe a maestro, fra gli altri, Giacomo Martorelli. Avviatosi alla [...] Gran giudice, ossia ministro di Giustizia, e come tale pubblicò i nuovi codici. Da re Giuseppe accettò un seggio nell'Accademia incontra nel tentativo che fu fatto nel 1831 per indurre Ferdinando II a modificare il suo sistema di governo. Tre anni ...
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MARTINELLI, Tristano
Attore, figlio di comici, nativo di Mantova, vissuto tra i secoli XVI e XVII; morì nel 1630.
Il M. fu uno dei migliori arlecchini; egli portò la celebre maschera in Spagna (1588), [...] dal proprio fratello Drusiano; passò poi in quella di "Pedrolino", indi a Mantova (1596) e a Piacenza (1597), protetto da Ferdinando de' Medici. Nel 1599 il duca di Mantova gli affidava la propria compagnia teatrale, che invano fu richiesta da Enrico ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da FerdinandoI. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] giugno 1458.
Bibl.: Per le fonti e la bibliografia relativa ad Alfonso d'Aragona si veda quanto è indicato in A. Boscolo, FerdinandoI e Alfonso il Magnanimo nella storiografia, in Medio Evo Aragonese, Padova 1958, pp. 151-165, a cui vanno aggiunti ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.