BALDRIGHI, Giuseppe
Silla Zamboni
Nacque a Stradella (Pavia) nel 1723. Compì i primi studi artistici a Firenze, sotto la guida di Vincenzo Meucci, e si recò poi a Parma, ove ben presto ebbe modo di [...] riflette anche nei ritratti di questo periodo: il Don Ferdinando dell'ospedale di Parma e il Luigi Berri della de 1749 à 1789,Paris 1928, pp. 203-206, 537; A. Sorrentino, I recenti acquisti della R. Galleria,in Aurea Parma, XII (1928), pp. 135-146 ...
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BONSIGNORE, Ferdinando
Nino Carboneri
Nacque a Torino il 10 giugno 1760 da Domenico e da Margherita Gallino: il padre, oriundo di Nervi, nel 1773 ricevette la naturalizzazione sarda. Allievo nel 1782 [...] 156 s.; Forma urbana ed architettura nella Torino barocca…, Torino 1968, a cura dell'Ist. di archit. tecnica del Politecnico di Torino, I, 1, pp. 149, 831 s.; 2, pp. 1035 s., 1331, 1370, docc. 141, 146, 147; L. Cibrario, Storia di Torino, II, Torino ...
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ALLORI, Cristofano
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 17 Ott. 1577 dal pittore Alessandro e da Maria Serbaldesi. Firmava le sue pitture aggiungendo al suo nome quello del Bronzino ("C. [...] pittura fiorentina tra gli ultimi decenni del Cinquecento e i primi del Sei quale si configura, per esempio, grandi tele dell'Ospitalità di s. Giuliano (dipinta per il granduca Ferdinando II; tradotta in arazzo nel 1653 da Pierre Lefebvre), del San ...
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ANGELINI, Costanzo
Mario Pepe
Nacque a Santa Giusta (Amatrice), il 22 ott. 1760. Trasferitosi a Roma con il fratello Lorenzo per studiare lettere presso uno zio sacerdote, si dedicò invece alla pittura [...] disegnare i vasi greci formanti la, collezione del ministro inglese (sir William Hamilton) presso Ferdinando IV , Milano-Roma 1929, pp. 15, 53, 70, 72; A. M. Comanducci, I pittori ital. dell'Ottocento, Milano 1934, p. 16; B. Croce, Aneddoti di varia ...
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AGNELLI, Federico
Anita Mondolfo
Nacque a Milano, da Giacomo Antonio, nel 1626. Morì iivi il 14 nov. 1702.
Iniziatore dell'azienda upografica intitolata dal nome della famiglia, oltre che stampatore [...] tra l'altro, ritratti fortemente incisi degli imperatori Ferdinando II e Ferdinando III e del papa Innocenzo XI (nel 1649 . Incise testate di diplomi e soggetti emblematici per i Della Rovere e per i Chigi, e fornì illustrazioni a edizioni sue e di ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] soggiorno a Firenze, P. aveva dato inizio in palazzo Pitti, per Ferdinando II, alla decorazione della Sala della Stufa con le Quattro Età. dal 1651 al 1654 per dare mano agli affreschi con i fatti di Enea sul soffitto di palazzo Pamphili a piazza ...
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Arte
Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità [...] a Verona e di F. Cospi a Bologna, celebri per i loro cataloghi a stampa; le raccolte di Rodolfo II a Praga I a Dresda. Nel castello di Ambras, presso Innsbruck, è ancora conservata una parte delle collezioni che vi aveva raccolto dal 1563 Ferdinando ...
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Pittore e incisore (Fuendetodos, Saragozza, 1746 - Bordeaux 1828). Dopo aver frequentato, dal 1760, lo studio di J. Luzán y Martínez a Saragozza, nel 1766 si recò a Madrid, dove studiò a fondo le opere [...] attraverso F. Bayeu. Lasciò l'opera incompiuta, mentre aumentavano i dissapori con il cognato. Nel 1783 aveva incominciato a dipingere ritratti. Nel 1785 divenne vicedirettore dell'Accademia San Ferdinando, di cui era membro dal 1780. Il suo amico ...
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Chevrier, Ferdinando. – Pittore italiano (Livorno 1920 - ivi 2005). Iniziò il suo apprendistato artistico fra il 1934 e il 1936 frequentando lo studio del pittore post-macchiaiolo R. Renucci. Nel 1946, [...] . Nel 1950 entrò a far parte del MAC (Movimento per l’arte concreta) seguendo di poco G. Bertini e M. Nigro. I sei anni di militanza nel MAC gli riservarono molte importanti occasioni espositive: nel 1950 espo;se alla libreria Vallerini di Pisa, nel ...
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Famiglia di commercianti di stampe ed editori d'arte e di musica, originaria di Blevio in Brianza. Iniziò l'attività Cesare (m. Vienna 1700), che, emigrato in Austria, vi esercitò il commercio ambulante [...] massimo sviluppo Domenico III (1775-1842), figlio di Francesco I, che fu per qualche tempo anche l'editore di Beethoven . n Un altro ramo della famiglia A., facente capo a Ferdinando (Blevio 1781 - ivi 1843), nipote di Giovanni Casimiro, sviluppò ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.