ARRIGHETTI, Niccolò
Antonella Dolci
Nacque a Firenze, l'11 nov. 1586, da Francesco e Fiammetta Ginori. Fu membro delle principali Accademie fiorentine: nell'Accademia della Crusca recitò alcune fortunate [...] ibid. 1621; Orazione recitata al ser.mo Granduca di Toscana Ferdinando II, nell'esequie della Granduch. sua madre, la Ser a spiegar Platone, al Ser.mo Principe Leopoldo di Toscana (in Prose fiorentine,I,2, num. VIII).
L'A. morì a Firenze il 29 maggio ...
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AGNELLI (Maffei), Scipione
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova nel 1586 dal conte Lepido e da Girolama Pavese. Educato fin da fanciullo nelle corti di Mantova e del Monferrato, si dedicò ben presto alle [...] , laureandosi inoltre in teologia e in diritto civile e canonico. Acquistò fama presso i suoi contemporanei quale oratore e poeta, teologo e storico. Dal duca Ferdinando Gonzaga fu proposto ad Urbano VIII per coprire la sede vescovile di Casale ...
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GIORDANO, Fabio
Piero Doria
Di nobile e antica famiglia originaria di Venafro (Isernia), nacque a Napoli nel 1539 da Magno Antonio (Minieri Riccio, p. 151), o Fabio (Fusco, p. 13), e da Laura De Anna [...] latino, scrisse inoltre tre poemi in latino, pubblicati tutti a Napoli per i tipi di G. Cacchi. Il primo, Proteus, del 1571, tratta ; il secondo, Uranie, del 1572, tratta della nascita di Ferdinando di Spagna, figlio di Filippo II, ed è dedicato al ...
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BAZZANI (Bazani) CAVAZZONI, Virginia
Mariolina Meliadò
Nacque a Modena nel 1681.
Vari autori disputarono sulla sua città natale. Finì per decidere il Tiraboschi, citando a riprova, contro il parere [...] andò sposa a un aiutante di camera del duca Ferdinando Carlo. Visse anche a Bologna, ove fu accademica , II, 1, Milano 1741, p. 337; G. Tiraboschi, Biblioteca Modenese, I, Modena 1781, p. 182; A. Lombardi, Storia della letteratura italiana nel sec ...
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ALFANO, Antonio
Alberto Asor Rosa
Nobiluomo palermitano, unì agli interessi letterari quelli filosofici e teologici. Fu membro tra i primi, col nome di "Solingo",dell'Accademia palermitana degli Accesi, [...] 1568 sotto la protezione del viceré, Francesco Ferdinando d'Avalos, marchese di Pescara, personaggio verso Lucifero,in Studi letterari,Palermo 1881, pp. 103-147; G. B. Grassi, Il I vol, delle Rime degli Accad. Accesi ..., Palermo 1900, pp. 13-20; E. ...
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BASTIANELLO, Giuseppe
Luigi Lotti
Nato a Bologna nel 1805, studiò dapprima nel collegio di Cassano d'Adda, quindi a Bologna con P. Costa, infine a Roma, ove, all'Archiginnasio della Sapienza, si laureò [...] 414; L. Rocco, La stampa periodica napolitana delle rivoluzioni (1799-1820-18481860), Napoli 1921, p. 146; E. Cione, Ferdinando II e i carbonari emiliani. Un episodio ignorato del 1830, in Nuova riv. storica, XVIII (1934), pp. 213-218; F. Fattorello ...
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ASTORI, Giuseppe Celestino
Antonella Dolci
Nacque a Bergamo nel maggio del 1728, da Domenico e da Anna Maria Rota.
A quattordici anni compose un epigramma latino Ad Deiparam Virginem,Bergamo 1742, stampato [...] e attribuito all'A. da B. Vaerini (Gli Scrittori di Bergamo,I,Bergamo 1788, p. 133). In questa poesia l'A. cercava di quantitativo latino secondo uno schema assai semplicistico escogitato da Ferdinando Caccia nel 1741 e perfezionato da Giuseppe Rota: ...
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AVANZI, Giovanni Maria (Ioannes Marius Avantius)
Mario Quattrucci
Nacque a Rovigo da Iacopo Lorenzo il 23 ag. 1549. Apprese i primi rudimenti della grammatica da A. Riccoboni, giureconsulto e professore [...] dove conquistò la stima dei suoi nuovi concittadini. Ferdinando arciduca d'Austria lo invitò ripetutamente presso di sé 1726, pp. 117 s.; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 2, Brescia 1753, pp. 1225 s.; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.