CARINA, Alessandro
Bruno Cherubini
Nacque a Firenze il 1ºluglio 1808 da Ferdinando, impiegato presso la corte borbonica del cessato Regno d'Etruria, e da Dionisia Orlandini. Successivamente la famiglia [...] si trasferì a Roma, sempre al servizio dei Borbone-Parma, e nel 1817, quando Maria Luisa insieme con l'infante Carlo Ludovico prese possesso di Lucca, andò a risiedere in questa città. Qui il C., compiuti ...
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WOSTRY, Carlo
Matteo Gardonio
– Nacque a Trieste il 18 febbraio 1865 da Ferdinando, di origini irlandesi, e da Virginia Artelli, appartenente a un’illustre famiglia di provenienza veneziana.
Già l’ambiente [...] familiare gli permise di far parte di un’atmosfera artistica di livello; il nonno, infatti, fu Giovanni Battista Artelli, «amantissimo d’arte e collezionista» che «si era trasferito da Venezia a Trieste ...
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INVERNIZIO, Carolina
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Voghera il 28 marzo 1851 da Ferdinando, funzionario del Regno di Sardegna, cui la città allora apparteneva, e da Anna Tettoni.
La data, accertata solo [...] nel 1983 presso i registri comunali, anticipa di ben sette anni quella accreditata dalla stessa I. e poi accolta nelle sue biografie.
La famiglia, appartenente all'agiata borghesia, si trasferì nel 1865 ...
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GIAMPIETRO, Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 17 ag. 1849 da Ferdinando, piccolo imprenditore pastario, e da Mariannina Sciorilli, originaria di Tornareccio (Chieti), località della quale [...] il fratello del G., Alfredo, fu sindaco dal 1870 al 1880. Volontario garibaldino, insieme con F. Cavallotti, al quale si legò di affettuosa amicizia, si distinse nello scontro di Mentana (3 nov. 1867) ...
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MOTTURA, Giacomo
Francesco Cassata
– Nacque a Torino il 25 giugno 1906 da Ferdinando e da Laura Gamna.
Studiò al liceo classico Massimo D’Azeglio, ove ebbe come professori Pilo Predella in matematica [...] e Augusto Monti in letteratura italiana. Seguendo probabilmente le orme dello zio Carlo Gamna, all’epoca titolare della cattedra di medicina clinica presso l’Università di Siena, si iscrisse nel 1924 alla ...
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Appellativo, in Spagna, dei fautori di Giuseppe Bonaparte, detti anche josefinos. Esiliati da Ferdinando VII (1814), furono amnistiati nel 1820. ...
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. L'ermellino, simbolo di candore, fu una delle imprese di Ferdinando d'Aragona, re di Napoli (1458-1494), che la fece imprimere su una moneta d'argento, del valore di mezzo carlino, detta perciò armellino. [...] figura l'animale andante a sinistra, col motto Decorum), e si continuò a stampare sotto i successori, Alfonso II e Ferdinando II (1494-1496).
Armellino si disse ufficialmente nelle gride monetarie una moneta d'argento, del valore forse di un mezzo ...
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Trovatore gallego-portoghese (sec. 13º), di Santiago de Compostela. Probabilmente accompagnò il re Ferdinando III alla conquista di Siviglia (1248). Ci sono pervenute di lui 18 "cantigas de amor" e 7 "de [...] amigo" ...
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Musicista (n. Anversa, 1530/40 circa - m. Innsbruck 1581). Fu alla corte di Ferdinando di Asburgo a Praga e Innsbruck. Influenzato dal madrigalismo italiano, compose musica sacra e profana (pubbl. 1570-77). ...
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Magistrato (Hechingen 1577 - ivi 1623). Dopo gli studî a Ingolstadt, ove ebbe compagni Ferdinando d'Asburgo, poi imperatore, e Massimiliano duca di Baviera, fu presidente del tribunale imperiale (Reichskammergerichtspresident) [...] dal 1603; fervido polemista cattolico, fu al servizio dell'imperatore (1608), impiegato in numerose missioni diplomatiche ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
casiniano
s. m. e agg. Chi o che si richiama alla linea politica di Pier Ferdinando Casini, esponente cattolico di centro. ◆ Quelli del Cdu, sistemati intorno all’antico e salutare Scudocrociato, fiutano l’aria e nicchiano. «Un manipolo di...