Apertura praticata nelle opere fortificate o nelle piastre di corazzature dei forti e dei carri armati, attraverso la quale il difensore può fare uso delle armi rimanendo al coperto. Le f. praticate negli sporti delle mura o sul cammino di ronda si chiamavano caditoie ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] .d. guelfi), a coda di rondine (c.d. ghibellini) o dentati (doppi merli). Nella seconda metà del sec. 12° merli e feritoie erano utilizzati più per l'effetto a distanza che per scopi difensivi; più tardi i merli spesso vennero murati e trasformati in ...
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TORTOSA
M. Braune
(gr. ᾽ΑντάϱαδοϚ; lat. Constantia; arabo Ṭarṭūs)
Città della Siria, capoluogo del distretto omonimo, situata nella stretta fascia costiera sovrastata dai monti di al-Nuṣayriyya. Il [...] 'accesso da O e l'uscita a S che conduce verso un camminamento nel fossato interno, esposto per m 70 al tiro dalle feritoie, per giungere fino all'unico impianto di accesso del muro interno della cittadella, la cui soglia originaria si trova a m 2,20 ...
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CRIPTOPORTICO (dal gr. κρυπτός "nascosto" e dal lat. portĭcus)
G. Lugli
B. Conticello
Sebbene il nome sia in parte greco e significhi portico coperto, tuttavia l'applicazione di questo edificio, se [...] con lo scopo di fornire un luogo di passeggio, fresco nell'estate e riparato nell'inverno: era illuminato per mezzo di feritoie ricavate nel fianco della vòlta e affacciate generalmente sopra un giardino. I Romani lo usarono molto per sostruzione di ...
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VILLANDRAUT
F.A. Costantini
Centro della Francia occidentale (dip. Gironde), che deriva probabilmente il nome da quello del villaggio spagnolo di Villandrado, appannaggio del cadetto di Biscaglia Alonso [...] , consistenti in una croce patente (alta cm 160), i cui bracci misurano cm 35 di lunghezza. La maggior parte delle feritoie fu ingrandita in basso, quando l'arco e la balestra vennero sostituiti da armi da fuoco.Si sono conservati gli appartamenti a ...
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Aigues Mortes
B. Sournia
Città della Francia meridionale nel dip. del Gard. Primo porto del regno capetingio sul Mediterraneo e luogo di imbarco per le due crociate di s. Luigi (1248 e 1270), A. fu [...] è costruita in calcare rivestito a bugnato. In origine preceduta da un fossato, è munita di due livelli di feritoie e il parapetto è concepito per sostenere le caditoie impalcate; è inoltre rafforzata da quindici elementi che sormontano e controllano ...
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ZARA
I. Petricioli
(serbo-croato Zadar; gr.᾽Ιάδαιϱα, ᾽Ιάδεϱα; lat. Iader; Iadera; Iadra nei docc. medievali)
Città della Croazia, ubicata sulla costa orientale del mar Adriatico.Z., già abitato liburnico, [...] sudorientale, verso la terraferma, si è conservata una parte della cinta - con merlature e una torre di pianta pentagonale con feritoie al primo piano - che, sulla base di uno stemma murato, risalirebbe alla fine del 13° secolo. Durante il dominio ...
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GIOVANNI CAPULA
R. Serra
Architetto attivo a Cagliari nel primo decennio del 14° secolo.Un'epigrafe del 1305, murata all'ingresso della torre di S. Pancrazio, lo celebra "architector optimus", indicandolo [...] Bonaria accuratamente squadrati e giunti, mentre la chiara definizione geometrica della costruzione raggiunge in tutti gli elementi (feritoie, mensole e cornici) una perfetta corrispondenza.Scano (1934) non ebbe dubbi circa la nazionalità sarda di G ...
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FINESTRA (ϑυρίς, fenestra)
G. Cressedi
Nelle costruzioni delle civiltà preelleniche, la posizione delle f. nelle case private si può desumere da alcune maioliche rinvenute a Cnosso e conservate nel museo [...] si aprivano piuttosto in alto, spesso ai lati della porta e generalmente di piccole proporzioni, talvolta ridotte addirittura a feritoie, a sguancio verso l'interno, per raccogliere la maggior quantità di luce possibile con quella minima apertura. Le ...
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PLANTAGENETI
M. Di Fronzo
Dinastia inglese il cui nome deriva dal soprannome di Goffredo V il Bello, conte d'Angiò (1128-1151) e duca di Normandia (dal 1144), che aveva per emblema un ramo di ginestra [...] sui possedimenti continentali, Mesqui (1979, p. 99) osserva come i P., contemporaneamente a Filippo II Augusto, diffusero la novità delle feritoie nei loro castelli o nei rifacimenti di essi, come a Niort (dip. Deux-Sèvres), edificato da Enrico II, e ...
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feritoia
feritóia s. f. [der. di ferire]. – 1. Apertura praticata nelle opere fortificate o nelle piastre di corazzature dei forti e dei carri armati, attraverso la quale il difensore può fare uso delle armi rimanendo al coperto. Nelle antiche...
bertesca
bertésca (ant. bertrésca e beltrésca) s. f. [lat. mediev. brittisca, prob. der. di Brittus «bretone», cioè propr. «torre o fortificazione di tipo bretone, alla maniera dei Bretoni»]. – 1. Nell’antica architettura militare, opera difensiva...