In un lemmario televisivo con il quale la RAI salutava gli anni Novanta del secolo scorso per entrare nel nuovo millennio, Tullio De Mauro, direttore del progetto e coordinatore di un prestigioso cartello [...] , scelse per sé la parola amore, un auspicio potente e impegnativo per entrare negli anni Duemila con passo gentile ma fermo. Quella parola, illustrò il linguista, affonda le sue radici in una origine infantile e si salda al termine latino amma ...
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Davide GrittaniIl greggeViterbo, Alter Ego, 2024 Il problema della vita è che accade. Poco ci si può fare, niente proprio: l’affastellarsi di «lunedì, martedì e mercoledì e aprile, maggio e giugno» che [...] compagni vengono rapiti dai marziani». Il pregio di chi scrive nel raccontare un voto comunale «nel tempo di adesso», così sciocco, fermo e zimbellabile non sta tanto nel dire ma nello specchiare: nel farci vedere per ciò che siamo, piccoli e non poi ...
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Luigi MattManuale di stilisticaFirenze, Vallecchi, 2024 Il lettore ormai avvezzo alla narrativa commerciale, tutta appiattita su dialoghi stereotipati e soggetti già pronti per la trasposizione audiovisiva, [...] sulle modifiche dalla «ventisettana» alla «quarantana» sono meno cogenti sul piano stilistico rispetto alla revisione del medesimo episodio del Fermo e Lucia, con il passaggio dal dialogo tra don Ferrante e «un Magnifico Signor Lucio» al monologo del ...
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Giovanni FontanaLa discarica fluenteprefazione di Giorgio Patrizi, postfazioni di Marcello Sessa e Daniele PolettiViareggio/Pisa, [dia•foria/dreamBOOK, 2023 Insaziato sperimentatore di linguaggi, regista [...] grottesco (ecco il tono Fontana); una waste poetry frazionata, violentemente frantumata, persino sbriciolata, dove il punto fermo enfatico, unico segno interpuntivo, funge insieme da pausa respiratoria e confine versale:– Si tratta di questioni che ...
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E ogni volta l’annusiamo, circospetti ci muoviamo, un po’ randagi ci sentiamo noi...(Genova per noi, Paolo Conte, 1975) La provincia e la grande città. La campagna e il mare aperto. Il richiamo del sole [...] ma anche per l’aspetto di infinito battuto dalle onde di «quel mare scuro che si muove anche di notte, non sta fermo mai». La continuità allarma, spaventa. La notte ha lo stesso rumore del giorno, il buio la stessa intensità della luce. E si ...
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Il secondo battesimo dell’eroeIl nuovo “battesimo dell’eroe” può appartenere alla storia esterna dell’opera o essere interno all’opera, quando è il personaggio stesso a scegliersi uno pseudonimo o un nome [...] di battaglia o gli altri personaggi ad imporgli un soprannome.Nel primo caso, l’esempio del passaggio anche onomastico dal Fermo e Lucia ai Promessi sposi è il più noto e studiato. È noto che Edmondo De Amicis (che deve il suo prenome all’Edmond ...
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Il problema dei libri di storia è che presentano sempre quella maiuscola: generali fanno guerre, attentatori le scatenano, bombe segnano la paura. Di chi ci finisce sotto, in mezzo e morto si fa sempre [...] contenti quando i figli dei contadini studiano». È lo scacco l’inizio di ogni situazione, a guerra in corso o a conflitto fermo, ché la fame è sempre un’ottima strada (credono i padroni del fuoco) per portare gli affamati all’obbedienza e pare quasi ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] trova uno specchio adeguato nella frase complessa formata per ramificazioni e parentesi, come se mettere un punto fermo equivalesse a interrompere il faticoso piacere, a tratti masochistico, dell’introspezione. Immagine: Tratta da https://www.youtube ...
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Maria Silvia RatiI giovani e l’italianoFirenze, Franco Cesati Editore, 2023 Nel 1951, Alberto Menarini pubblicò un importante dizionario di neologismi (Profili di vita italiana nelle parole nuove, Firenze, [...] poste dalla punteggiatura dell’emotività (punti interrogativi, punti esclamativi, puntini di sospensione), all’indifferenza verso il punto fermo a fine capoverso (epicedio per il famoso punto e a capo! che risuonava implacabile per tutta l’aula ...
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Durante l’università, quando ero caporedattore di «Inchiostro» (una rivista universitaria), chiesi a un professore di letteratura se volesse fare il giudice per un concorso di racconti a tema. Lui mi rispose: [...] La vicinanza con l’autobiografia palermitana è chiara: non solo per la difficoltà a chiudere la sintassi con un punto fermo (e frequente sospensione), ma soprattutto perché in entrambi i casi c’è la ricerca di un originario “trauma” (chiamiamolo così ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...
Diritto
Misura precautelare a cui viene sottoposta una persona gravemente indiziata di determinati delitti. Il fermo non è consentito quando il fatto è stato compiuto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero...
Comune delle Marche (124,53 km2 con 36.812 ab. nel 2020; detti Fermani); capoluogo dell’omonima provincia. È situato a 319 m s.l.m. su un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna e Ete Vivo. Attivo mercato di prodotti agricoli (cereali, ortaggi,...